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Nato a Milano nel 1958, laureato in Economia Aziendale alla Bocconi, lavora per oltre 25 anni nel settore privato come manager di grandi aziende. Nel 2009 diventa direttore generale del Comune di Milano per Letizia Moratti. Dal 2010 al 2016 è amministratore delegato di Expo 2015 S.p.A e dal 2013 Commissario unico per Expo. Ora è il candidato del centrosinistra per le elezioni di Milano. Abbiamo chiesto a Beppe Sala di raccontarci qual è il suo giudizio sulla situazione sociale della città e, soprattutto, quali scelte intende intraprendere in tema di welfare qualora diventasse sindaco. Ecco come ci ha risposto.
La diffusione di nuove forme di povertà, l'aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile), l’afflusso di un numero crescente di migranti, la necessità di trovare nuovi strumenti per conciliare vita e lavoro, l'emergenza casa: sono solo alcune delle grandi sfide che Milano ha dovuto affrontare negli ultimi anni, mettendo alla prova la propria capacità di reazione e, soprattutto, di innovazione. Ne abbiamo parlato con Stefano Parisi e Beppe Sala, candidati a sindaco di Milano nelle ormai prossime elezioni amminsitrative.
La Legge di Stabilità 2016 ha introdotto la possibilità di convertire il premio di produttività in prestazioni di welfare. Questa previsione introduce un indubbio vantaggio economico per le aziende, a fronte del “risparmio” sui contribuzioni previdenziali, mentre per i lavoratori il calcolo della convenienza non appare altrettanto scontato. Percorsi di secondo welfare e lo Studio Attuariale Orrù & Associati hanno sviluppato un modello valutativo per capire quali e quanti benefici possono essere ottenuti anche dai lavoratori.
Il prossimo giugno a Milano nascerà Cariplo Factory, un grande polo per l’innovazione digitale che favorirà il lavoro dei giovani, in particolare attraverso la strada dell’autoimprenditorialità. Fondazione Cariplo ha investito nel progetto ben 10 milioni di euro, con l’obiettivo di creare almeno 10.000 job opportunities nei prossimi 3 anni. In questo articolo vi spieghiamo ragioni, caratteristiche e obiettivi di questa interessante iniziativa, che dice molto sulla nuova strategia adottata dalla fondazione milanese.
Promuovere la transizione verso un’economia circolare, incoraggiare l’imprenditorialità tra i giovani e diffondere i valori dell’economia positiva. Sono questi gli obiettivi con cui Fondazione Bracco, in collaborazione con Positive Economy Forum San Patrignano, l’incubatore Speed MI Up e il fondo di investimento Oltre Venture, lancia la prima edizione del bando per startup innovative. Ai vincitori un finanziamento a fondo perduto e un anno di incubazione.
Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del Lavoro del Comune di Milano, ha presentato il “Libro Bianco di Milano sull’Innovazione Sociale”. La ricerca racconta i processi innovativi sviluppati nel capoluogo lombardo tra il 2012 e il 2016 per rispondere ai bisogni emergenti trovando nuove soluzioni o creando nuove combinazioni con le risorse già presenti sul territorio. Un'iniziativa che si inserisce nel più ampio progetto di “Milano Smart City”, orientato a migliorare l’attrattività della città per cittadini, city users e imprese.
In un momento storico delicato come quello attuale come è possibile rispondere a bisogni sociali sempre più complessi e, nel contempo, garantire una spesa pubblica sostenibile che non vada a pesare sulle spalle delle generazioni future? È questa la domanda che ha contraddistinto il Forum “Generare impatto sociale. Misura, progetti, alleanze per una nuova economia”, organizzato dalla Fondazione EY Italia Onlus e svoltosi il 21 aprile scorso presso la Camera dei Deputati.
In occasione del convegno “La certificazione aziendale Family audit. La sperimentazione nazionale e il ruolo delle grandi imprese”, l’Assessore al Welfare della Regione Puglia, Salvatore Negro, ha presentato le principali azioni messe in campo dal governo regionale sul fronte delle politiche sociali. Nel corso dell'evento è stata sottolineata l'importanza degli attori privati che, all'intero del sistema di protezione della Regione, sono ormai chiamati a giocare un ruolo cruciale.
Il 6 e 7 aprile 2016 a Milano, presso la sede della Regione Lombardia, si sono svolti i primi Stati generali della conciliazione famiglia-lavoro e del welfare aziendale, organizzati dall'Assessorato regionale al Reddito d'autonomia e inclusione sociale. Qui trovate una breve sintesi dei principali risultati, oltre ai primi materiali di lavoro prodotti nel corso dell'evento.
Nei prossimi anni le imprese europee saranno chiamate ad assumere un ruolo sempre più strategico per quel che riguarda rispetto e promozione dei diritti umani nell’ambito della propria attività e sfera di influenza. Per questa ragione Fondazione Sodalitas ha scelto di promuovere un momento di confronto sulle sfide ancora aperte nell’integrazione dei diritti umani nelle politiche aziendali. L'evento si svolgerà il prossimo 11 aprile a Milano.
Il timore di molti analisti si è avverato. I dati Istat sull’occupazione relativi a febbraio 2016 sono una doccia fredda per il governo e per la valutazione sull’efficacia del Jobs Act e della decontribuzione. La paura era quella della fine del trend positivo delle assunzioni a tempo indeterminato una volta esauriti gli incentivi della legge di stabilità del 2015. Paura che sembrava sventata con i dati positivi di gennaio, celebrati come una conferma del cambio di rotta introdotto dalla riforma del mercato del lavoro.
A tre anni dall'accordo fra le parti che ne aveva previsto l’istituzione, WILA – il fondo “Welfare Integrativo Lombardo dell’Artigianato” ha cominciato a muovere i primi passi. Destinato ai lavoratori del comparto artigiano, il fondo – che assicura prestazioni di assistenza sanitaria e forme di sostegno alla famiglia – rappresenta un’interessante espressione del cosiddetto welfare bilaterale territoriale. Per capire meglio la genesi e i possibili sviluppi di WILA, abbiamo raccolto il punto di vista di Angelo Carrara, vicepresidente di Confartigianato Lombardia e vicepresidente del fondo.
Il Ministro Poletti ha finalmente firmato il tanto atteso decreto attuativo dei commi della Legge di Stabilità 2016 che definiscono la nuova disciplina del premio di risultato e le modalità di partecipazione dei lavoratori all’organizzazione del lavoro. Un articolo particolarmente significativo è dedicato alla disciplina del voucher per l’erogazione di beni e servizi di welfare aziendale: con l’aiuto dell’esperto Diego Paciello ne ricostruiamo le modalità di utilizzo.
L'Associazione Bancaria Italiana ha voluto riconoscere pubblicamente il valore del progetto di UBI Banca "Un giorno in dono” con una menzione speciale nella categoria "La banca per la sostenibilità” - Premio “Innovare responsabilmente” del Premio ABI per l'Innovazione nei Servizi Bancari 2016. Nel corso dei primi due anni dell’iniziativa più di 1.400 dipendenti del gruppo UBI hanno partecipato a oltre 1.600 giornate di volontariato presso 70 organizzazioni differenti.
Welfare Index PMI è un indice, promosso da Generali con la partecipazione di Confindustria e Confagricoltura, che valuta il livello di welfare aziendale nelle piccole e medie imprese italiane. Sviluppato da Innovation Team, questo strumento vuole fotografare il livello di welfare aziendale raggiunto dalle PMI e, nel contempo, offrire alle aziende la possibilità di valutare il livello di servizi offerti comparandoli con quelli delle altre imprese che hanno partecipato all’indagine.
Mentre i bisogni sanitari crescono, la popolazione invecchia e i costi dovuti al progresso tecnologico in campo medico aumentano, le risorse a disposizione del sistema sanitario pubblico italiano si riducono, lasciando scoperte aree sempre più ampie di bisogno. In questo contesto Confindustria e Confcommercio hanno avanzato una proposta per convogliare la maggior parte della spesa sanitaria privata verso Fondi integrativi capaci di garantire intermediazione ed assicurarne una gestione più efficiente e trasparente.
Nei giorni scorsi il Senato ha approvato la proposta del Senatore Marco Del Barba sulle Benefit Corporation. Mentre alcuni ritengono che si tratti di un tema che non riguarda le vicende sull’impresa sociale e il nuovo quadro giuridico di cui essa avrebbe bisogno, altri ritengono che questo provvedimento possa avere ricadute positive sul processo di riforma del Terzo settore. Giulio Pasi offre alcune considerazione sulla proposta che, involontariamente, potrebbe pregiudicare gli sforzi riformistici sinora profusi.