Cerca
Close this search box.

imprese

Gli enti bilaterali, soggetti territoriali formati in maniera paritetica da esponenti dei lavoratori e dei datori di lavoro, possono essere uno strumento prezioso per diffondere il welfare aziendale anche tra le piccole e medie imprese, ma i limiti legati alla loro efficacia sono numerosi. Il giornalista Davide Illarietti approfondisce questo tema all'interno della nuova inchiesta realizzata da Percorsi di secondo welfare per Buone Notizie, inserto del Corriere della Sera.
Lo sviluppo di esperienze bilaterali su base regionale e locale può aiutare ad adattare l'offerta di welfare alle esigenze specifiche dei territori, mettendo a disposizione degli iscritti una rete capillare di fornitori, con conseguenze economiche positive per la collettività. È quando sostiene Franca Maino nel suo approfondimento comparso all'interno dell'inchiesta sulla bilateralità realizzata da Percorsi di secondo welfare per Corriere Buone Notizie.
L'Atlante Italiano dell'Economia Circolare è una piattaforma web interattiva che mette in rete le imprese e le associazioni italiane orientate a realizzare prodotti e processi virtuosi, ad alto valore sociale e territoriale. Attualmente i soggetti iscritti all'Atlante sono circa 100. In questo articolo ne vediamo il funzionamento, i risultati raggiunti e le opportunità in un'ottica di secondo welfare.
Il Gruppo Veritas è una società multiservizi a carattere interamente pubblico che opera nel territorio di Venezia. Nel 2016, ha introdotto un articolato piano di welfare aziendale per oltre 3.000 dipendenti e sperimentato un meccanismo premiante finalizzato a ridurre gli infortuni, basandolo proprio su l'erogazione di beni e servizi di welfare. Grazie a un'intervista con alcuni responsabili del Gruppo vi spieghiamo di cosa si tratta.
Lo scorso 12 giugno si è svolta la seconda edizione di "Welfare Awards", l'evento di premiazione dei migliori piani di welfare aziendale organizzato dal provider Easy Welfare. L'obiettivo del premio è quello di selezionare i migliori progetti aziendali in materia di welfare e promuovere le best practice realizzate nel territorio italiano, avendo come focus lo sviluppo della persona e del suo benessere. Ecco chi sono le realtà vincitrici.
Il 18 giugno è stato presentato il policy paper di Percorsi di secondo welfare ''Welfare e mondo assicurativo. Prestazioni, sinergie e prospettive in un'ottica di secondo welfare'' realizzato in collaborazione con il Forum ANIA-Consumatori. La ricerca analizza il ruolo assunto dal mondo assicurativo nella duplice veste di operatore di Mercato e di erogatore di servizi di welfare per i dipendenti delle imprese assicuratrici.
Sacchi Spa - azienda fondata nel 1957 e divenuta una delle principali realtà italiane nella distribuzione di materiale elettrico, illuminazione e automazione industriale - ha scelto di continuare ad investire nel welfare aziendale. In totale sono 1.030 i dipendenti che potranno usufruire di un piano di welfare articolato, realizzato grazie alla collaborazione con il provider Easy Welfare. In questo articolo, Valentino Santoni ci racconta il progetto di welfare della società.
Fondazione Sodalitas nel corso dell'evento "Volontariato d'impresa: l'esperienza delle aziende italiane" ha presentato i risultati di una ricerca volta ad indagare la diffusione delle iniziative di volontariato promosse a livello d'impresa. Eleonora Maglia ci presenta i principali dati e contenuti dello studio, utile per comprendere le opportunità che i progetti di volontariato possono generare per aziende, lavoratori e comunità.
Dopo "Push to Open", ideato da Jointly, anche il provider di welfare aziendale Eudaimon ha realizzato un programma rivolto ai figli dei dipendenti finalizzato a sostenere questi ultimi nella scelta del percorso da intraprendere al termine degli studi superiori. Il progetto è un'opportunità per i giovani per confrontarsi con una figura professionale esperta in grado di aiutarli e supportarli. Ecco come funziona questa proposta.
A settembre 2017 vi abbiamo riportato del progetto realizzato da Generali Italia e H-Farm volto a selezionare, promuovere e sviluppare start-up in grado di implementare strumenti di digital health, ossia basati sull'applicazione di tecnologie digitali hardware e software nei settori della salute, in una prospettiva di welfare aziendale. Oggi l'iniziativa si è conclusa e in questo articolo vi raccontiamo dei principali obiettivi raggiunti.
Lavorare in serenità significa lavorare meglio. E se in azienda c'è un professionista in grado di ascoltare problemi e dubbi, anche personali, i riscontri sono ancora più positivi. In Italia questa tendenza si sta diffondendo e sono più di 30 le grandi e medie aziende che hanno cominciato un percorso di consulenza sociale e psicologica grazie a ISSIM, Istituto per il servizio sociale nell'impresa, associazione che opera nel settore del welfare aziendale fornendo servizi di counseling.
Il mercato legato al welfare aziendale sembra essere sempre più ricco di soggetti che vi operano. Come vi abbiamo mostrato attraverso i nostri articoli, negli ultimi mesi anche il mondo della cooperazione sembra essersi fatto avanti in questo campo. A tal riguardo, un caso interessante ci arriva dalla mutua sanitaria Cesare Pozzo che da circa un anno ha dato vita a Welf@reIN, un portale dedicato proprio al welfare aziendale.
All'interno delle pagine del Corriere della Sera, Dario Di Vico si interroga in merito alla recente uscita di Luxottica dalle associazioni territoriali di Confindustria. Per Di Vico il caso risulta interessante se si considera il fatto che l'azienda veneta ha contribuito a innovare profondamente le relazioni tra impresa e lavoratore, ripescando la tradizione di Adriano Olivetti e Alessandro Rossi e promuovendo il welfare aziendale.
Dal 21 al 25 maggio, si svolgerà in tutta Italia la Settimana del Lavoro Agile con l'obiettivo di mettere a tema e promuovere iniziative di smart working per i dipendenti di aziende pubbliche e private, misurando l'impatto e i risultati ottenuti all'interno delle varie organizzazioni. Come negli anni precedenti, anche il nostro Laboratorio ha scelto di aderire all'iniziativa.
L'evoluzione del welfare aziendale non è dovuta solo agli interventi di sostegno e d'incentivazione di fonte normativa. Negli ultimi mesi, infatti, si è aperta una fase nuova che sta conducendo le funzioni HR delle aziende e i provider delle piattaforme web che gestiscono i piani di welfare aziendale verso due ambiti disciplinari potenzialmente molto innovativi sul piano della condivisione e della co-progettazione degli interventi: la gamification e il design thinking. Ce ne parla Giovanni Scansani.
Riprendendo i dati riportati nell'ultima Relazione Covip, il portale Il Punto - Pensioni&Lavoro ha realizzato un'analisi con lo scopo di delineare il profilo dell'aderente "tipo" dei fondi di previdenza complementare sulla base di alcune caratteristiche socio-demografiche (età, genere, condizione professionale, residenza) e delle preferenze in termini di opzioni di investimento offerte. Ecco quali sono stati i risultati dell'analisi.
Nel solco della digital health la start up Easy Life ha ideato una piattaforma che, attraverso l'uso del proprio smartphone, permette di monitorare da remoto lo stato di salute dei propri cari. Una iniziativa che è stata realizzata con lo scopo di supportare i caregivers nel rispondere ai propri oneri di cura familiari. Elena Barazzetta ci racconta di cosa si tratta e quali sono le prospettive di questo strumento.
Dopo avervi anticipato i principali dati emersi dal terzo rapporto di Welfare Index PMI, Valentino Santoni ci aiuta ad approfondire i principali risultati dall'indagine promossa da Generali, con la partecipazione di Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni, con l'obiettivo di stimare e monitorare la diffusione del welfare aziendale nelle piccole e medie imprese del nostro Paese.
"KnowAndBe.live più Conoscenza, meno Paura" è il nuovo programma digitale e transmediale di educazione alla prevenzione oncologica. Nato da una start up nell'area dell'innovazione sociale, il progetto sfrutta le tecnologie digitali per diffondere conoscenza e consapevolezza, con l'obiettivo di ridurre il costo sociale del cancro. In questo articolo vi spieghiamo di che cosa si tratta e quali sono le sue prospettive in termini di welfare aziendale.
Itinerari Previdenziali ha creato nel 2017 un Tavolo di Lavoro per discutere delle sfide e delle opportunità legate alla Long Term Care. I contributi condivisi nel Tavolo sono stati riuniti in un Quaderno di Approfondimento che vuole rappresentare un punto di partenza per una proposta organica per la copertura della non autosufficienza. In quanto articolo vi proponiamo una sintesi dei lavori a cui ha partecipato anche il nostro Laboratorio.
Jointly Push To Open è un progetto nato nel 2015 con l'obiettivo di supportare i ragazzi che dovranno scegliere il percorso da intraprendere al termine degli studi superiori. Per affrontare questa sfida Jointly ha costruito un progetto multistakeholder pensato come percorso di filiera dall'educazione al mondo del lavoro. Ecco cosa è emerso dal primo report che ne ha misurato l'impatto.
"Salute e persona: nella formazione, nel lavoro e nel welfare" è un e-book di ADAPT, curato da Silvia Bruzzone, che tratta con un approccio trasversale e interdisciplinare la complessa questione della tutela della salute sul luogo di lavoro. La pubblicazione include contributi su svariati temi: dal collocamento mirato, alla contrattazione collettiva, al welfare aziendale e contrattuale, fino al disability management.
Ansaldo Energia, tra le più importanti società industriali italiane, nel corso della sua storia ha sviluppato e introdotto interessanti servizi e prestazioni a sostegno dei propri collaboratori. Dal 2017, a seguito dell'entrata in vigore del nuovo CCNL del settore metalmeccanico, questi strumenti sono stati rafforzati dalle novità in materia di welfare aziendale previste dal Contratto collettivo. In questo articolo andiamo a conoscere l'evoluzione del welfare aziendale di Ansaldo Energia.
La rivoluzione dello smart working non riguarda più solo i colletti bianchi, che possono svolgere il loro lavoro anche da casa, negli spazi di co-working o da dove ritengono più opportuno. Oggi, anche grazie all'avvento dell'Industria 4.0, può coinvolgere anche chi lavora in produzione. Attraverso forme di "lavoro agile" è possibile rendere più autonomi e liberi i processi organizzativi e migliorare la soddisfazione e il benessere delle persone che vi partecipano. Approfondiamo in questo articolo.