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Sale riunioni dell'ufficio a disposizione dei figli dei dipendenti per sostenere esami e interrogazioni, supporto psicologico gratuito, rimborsi per linea internet durante lo smart working, 15 giorni aggiuntivi di permesso retribuito per assistere familiari malati di Covid-19 e la possibilità di effettuare test sierologici. L'emergenza sanitaria non fa paura a tante realtà lombarde che hanno risposto rafforzando le misure di welfare.
La crisi che stiamo attraversando indebolirà gli investimenti delle imprese nel welfare aziendale? Oppure, anche a fronte delle difficoltà del Pubblico, le iniziative di welfare integrativo andranno a rafforzarsi? Valentino Santoni ne ha parlato con Diego Paciello, responsabile dell'area fiscale, welfare, compensation e benefits presso lo Studio Toffoletto, De Luca, Tamajo e Soci.
Lo scorso 30 ottobre si è tenuta la prima edizione del Welfare Forum, evento organizzato dal provider di welfare aziendale Edenred. L'obiettivo dell'incontro è stato quello di analizzare e fare il punto in merito ai cambiamenti che hanno interessato il mondo del lavoro, la sua organizzazione e, in particolare, il ruolo del welfare aziendale. Ecco cosa è emerso nel corso dell'incontro.
Banca d'Italia e CONSOB hanno rinnovato il loro piano di welfare aziendale. Allo scopo di massimizzare l'impatto sociale del piano, l'accordo prevede un budget welfare "di base", uguale per tutti i dipendenti; tale somma può però essere incrementata in base ai bisogni sociali del lavoratore: l'importo dipenderà dalla presenza o meno di figli, loro età, dalla presenza di familiari disabili, e così via.
Il sistema educativo è un pilastro fondante e strategico per il futuro della società, delle imprese e del Paese. Investire su istruzione e formazione significa, nella pratica, investire risorse per fornire agli individui tutti gli strumenti chiave che permettano loro di svolgere, nel miglior modo possibile, il loro ruolo di cittadini. A dirlo è l'ottavo Libro Bianco di Assolombarda intitolato, appunto, "Il Futuro della Formazione".
Prosegue il progetto "Welfare aziendale e territoriale a misura di artigiani, micro e piccole imprese", promosso da CNA Piemonte attraverso il bando regionale WeCaRe, Welfare Cantiere Regionale. A seguito dello stop forzato dovuto dalla pandemia di Covid-19, sono ripartiti gli incontri formativi e informativi dedicati ai temi del welfare aziendale e delle reti tra imprese.
Secondo Assolombarda, l'unione delle imprese che operano delle aree di Milano, Monza, Lodi e Brianza, il 75% degli accordi sottoscritti dall'associazione prevedono forme di welfare aziendale. La diffusione dei benefit di welfare, e specialmente della sanità integrativa, sarebbe dunque sempre più comune nel contesto lombardo. In questo approfondimento analizziamo i dati diffusi dall'Osservatorio di Assolombarda sulle dinamiche in atto.
Durante la fase 1 molte organizzazioni hanno attivato o rafforzato strumenti di welfare aziendale e responsabilità sociale per venire incontro alle mutate esigenze sociali dei propri collaboratori e delle loro famiglie, ma anche sostenere le istituzioni pubbliche e le comunità impegnate nel contrasto al virus. Ora, spiega Federico Razetti su Buone Notizie, la sfida è capitalizzare queste esperienze ed evitare che gli investimenti fatti si disperdano.
Su Corriere Buone Notizie è uscita la nostra inchiesta sulle organizzazioni che durante la fase 1 hanno attivato o rafforzato strumenti di welfare aziendale e responsabilità sociale per venire incontro alle mutate esigenze sociali di lavoratori e territori. Nel suo articolo "di contesto" Paolo Riva fa il punto sui principali dati raccolti da Secondo Welfare, evidenziando buone pratiche ed elementi su cui occorre porre attenzione.
Il welfare occupazionale si sta diffondendo in maniera rilevante attraverso la contrattazione collettiva, anche grazie ad alcune formule innovative. Il contratto collettivo nazionale degli assistenti familiari, ad esempio, ha introdotto formule assicurative per le famiglie datrici di lavoro, mentre quello degli elettrici prevede la possibilità ti convertire il premio annuale in ferie e permessi.
Attraverso le Risoluzione n. 55/E, l'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti importanti per il trattamento fiscale dei beni e servizi offerti dalle imprese e dai datori di lavoro ai loro dipendenti nell'ambito di un piano di welfare aziendale. In particolare l'Agenzia ha stabilito che il lavoratore non può concordare preventivamente con il fornitore esterno all'azienda una prestazione specifica: è necessario che siano presenti pacchetti uguali per tutti i dipendenti.
Nel corso dell'evento di presentazione del Rapporto 2020 di Welfare Index PMI, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha premiato 78 imprese che si sono contraddistinte per il loro piano di welfare aziendale e i loro interventi nel campo della conciliazione vita-lavoro. A prevalere sono le organizzazioni del settore dell'industria e del Terzo Settore.
Negli ultimi quattro anni le PMI che hanno sviluppato piani di welfare aziendale strutturati sono raddoppiate. Molte iniziative di welfare "su misura" sono state implementate per rispondere alla pandemia e ai suoi effetti. Nonostante la crescita, il sindacato resta ancora poco presente nelle fasi di contrattazione del welfare. Sono alcune delle cose che emergono dal nuovo Welfare Index PMI, letto per noi da Valentino Santoni.
La normativa del welfare aziendale contiene al suo interno svariate soluzioni, tra cui alcuni interventi legati al tempo libero. Alcune società si sono specializzati nel fornire servizi in questo ambito: tra queste c'è Salabam, realtà che consente di spendere parte del conto welfare per acquistare biglietti o prenotare strutture per viaggi e vacanze.
Grazie alla partnership tra le società Welfood e Fitprime nasce "WePeople", un programma dedicato alle aziende e ai loro lavoratori, con l’obiettivo di migliorare il benessere psicofisico di questi ultimi. In particolare WePeople offre una serie di servizi che hanno l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano, attivo e consapevole.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il Report sull'andamento dei Premi di Produttività relativo al mese di settembre 2020. Secondo il documento attualmente sono 12.939 gli accordi di secondo livello che regolamentano forme premiali legate alla produttività: di questi, 7.616 (il 57%) prevedono la possibilità di conversione del premio in benefit e servizi di welfare aziendale.
Con il Decreto Agosto il Governo ha stabilito che fino al termine del 2020 le aziende potranno destinare a ogni dipendente fino a 516 euro da spendere in fringe benefit (come i voucher welfare), il doppio rispetto a quanto previsto precedentemente dalla normativa. Il nostro ricercatore Valentino Santoni ha approfondito la questione e ha analizzato quali opportunità e quali criticità questa scelta può generare nell'ottica del secondo welfare.
"PA sostenibile e resiliente" è un'iniziativa promossa da Forum PA in collaborazione con ASviS allo scopo di premiare e valorizzazione esperienze, soluzioni e progetti orientati a una crescita sostenibile e solidale del Paese. In particolare il concorso vuole portare alla luce progettualità volte a realizzare percorsi di innovazione che hanno consentito di rispondere in maniera efficace all'emergenza sanitaria.
La gentilezza è un atteggiamento che si basa su un ideale di comunità e di cura uno per l'altro. Per questo parlare di gentilezza nel contesto lavorativo può sembrare difficile, se non addirittura impossibile. Molte imprese e organizzazioni stanno però cercando di promuovere una "cultura gentile", investendo in piani di welfare aziendale e garantendo maggiore coinvolgimento dei lavoratori. Ve ne parliamo in questo approfondimento.
Comune di Torino e Lavazza hanno promosso il progetto “Toward 2030 - What Are You Doing?” allo scopo di diffondere consapevolezza in merito all'Agenda di sviluppo sostenibile 2030. I muri della città sono stati colorati con 18 murales realizzati da street artist di fama internazionale. Si conferma così una tradizione ormai ventennale a Torino: la promozione di iniziative che coniugano creatività giovanile, produzione culturale e riqualificazione del territorio.
Il Consiglio Regionale per le Pari Opportunità di Regione Lombardia ha lanciato la seconda edizione di "Parità Virtuosa. Iniziative creative e sostenibili di conciliazione vita-lavoro in Lombardia ai tempi del Covid-19" per premiare le best practice di welfare aziendale e work-life balance promosse da imprese che operano sul territorio regionale. C'è tempo fino al 16 ottobre per presentare il proprio progetto.
Durante il lockdown è stato possibile sperimentare, in modo massiccio, il lavoro agile. Il cosiddetto smart working implementato in questi mesi e già previsto dalla legge 81/2017, manca però di un requisito fondamentale che è la "volontarietà" della scelta. Tuttavia, nonostante le difficoltà, i rischi e le limitazioni, un'analisi successiva a questo periodo racconta che cambiare il modo di lavorare è desiderabile ma, soprattutto, possibile.