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Se ne è discusso all'Università degli Studi di Milano durante un evento parte del Festival “Il Tempo delle Donne” del Corriere della Sera. A confrontarsi sul tema la nostra direttrice scientifica Franca Maino insieme a Maurizio Ferrera, Ilaria Madama, Claudia Moneta, Marzia Sica e Barbara Farina.
Microimprese e PMI hanno un ruolo cruciale nell’economia italiana. Ma devono superare i limiti imposti dalle loro dimensioni, attraverso reti, alleanze o piattaforme. Ne va del loro futuro.
Le imprese possono avere un ruolo importante nella promozione della genitorialità responsiva, per il sostegno alla natalità e per costruire le basi di una buona crescita per le bambine e i  bambini. Vediamo come.
Crescono i provider che spingono le imprese clienti a utilizzare le risorse del welfare aziendale, tra cui i fringe benefit, nei circuiti territoriali. Ma soprattutto tra le PMI è difficile superare diffidenze e resistenze.
Si tratta di strumenti regolati dalla stessa normativa fiscale del welfare aziendale, sicuramente molto presenti nella vita di lavoratori e lavoratrici, per cui rappresentano un'importante forma di integrazione del salario.
Dopo tanti interventi estemporanei, nell'attesa Riforma Fiscale potrebbero arrivare modifiche strutturali alla normativa sul welfare aziendale. Ci siamo confrontati con alcuni esperti per capire come interverrà il Legislatore e quali opportunità potrebbero esserci per le imprese che investono nel welfare.
È il tema dell’ultimo numero della collana “Quaderni del Salone” promosso da Il Salone della CSR e dell’innovazione sociale. Tra i contributi, segnaliamo quello di Franca Maino, Direttrice Scientifica di Percorsi di secondo welfare e professoressa dell’Università degli Studi di Milano.
Per contrastare disoccupazione, povertà e disuguaglianze non si può fare a meno di ammortizzatori sociali e misure di sostegno del reddito. Ma da soli non creano lavoro. In Europa e in Italia sono in corso interessanti sperimentazioni in questo ambito.