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Sul disagio dei giovani e sull'urgente necessità di allargare le loro opportunità si è finalmente creato un largo consenso. Comprensibilmente, la priorità del governo è il lavoro. Nella fascia 25-29 anni in Italia la quota di occupati è il 53,7%, in Francia il 74,1%, in Germania il 78,3%. Persino la Grecia (56,1%) riesce a fare meglio di noi. La crisi economica dell'ultimo decennio è solo in parte responsabile di questa situazione. L'enorme divario che ci separa dal resto d'Europa affonda le sue radici nel "modello di gioventù" che caratterizza l'Italia.
Il 5 settembre la Prima Ministra scozzese Nicola Sturgeon ha delineato davanti al Parlamento di Edimburgo il suo piano d’azione per l’anno a venire. Tra i punti chiave del programma risalta la presa in considerazione di un incremento delle tasse sul reddito dei più abbienti, mirato a finanziare un programma di sostegno sociale più efficiente ed esteso. Sturgeon ha inoltre annunciato l’avvio di una ricerca per valutare l'introduzione del “Reddito di base universale”.
Nel 2014 la Germania vantava il record europeo di fondazioni attive e la maggiore spesa di investimento in azioni di pubblico interesse. Negli anni le fondazioni tedesche hanno assunto un ruolo importante nella vita sociale ed anche politica del paese, ad esempio nel processo di riunificazione. In questo approfondimento vi presentiamo la storia, caratteristiche e sfide future delle fondazioni tedesche.
L’innovazione sociale è tra i temi al centro delle politiche europee già dal Consiglio di Lisbona e oggi ha una grande rilevanza nella strategia Europa 2020 dell'Unione Europea. Ma in che modo l’istituzione comunitaria stimola gli Stati membri nell’agire in tal senso? E come cogliere questa occasione senza farsi trovare impreparati? Abbiamo rivolto qualche domanda sulla questione al Professore Federico Porcedda, esperto in metodologie e tecniche di europrogettazione e tra i docenti del Master MEMIS.
Cosa succederebbe se lo Stato ci concedesse l'opportunità di scegliere come spendere i soldi pubblici? Alla luce del recente articolo con cui Maurizio Ferrera propone un "Cinque per mille per il lavoro ai giovani", volentieri riproponiamo questo articolo di Roberto Rossini, che offre alcuni spunti che vanno nella medesima direzione: vincolare il Pubblico a scegliere di sostenere alcuni capitoli di spesa piuttosto che altri in base alla volontà dei cittadini.
Il 27 giugno all'Europarlamento di Bruxelles si è svolto il convegno “Verso un mercato sostenibile di Housing Sociale in Europa: quali esperienze dal modello italiano?” in cui Fondazione Cariplo e Fondazione Housing Sociale hanno presentato il proprio sistema welfare abitativo. Sperimentato con successo in Lombardia e ora avviato su tutto il territorio nazionale, questo modello può diventare un punto di riferimento per l’implementazione delle future politiche europee in materia.
Come ogni anno Acri e Assifero hanno organizzato un incontro per presentare il tema della prossima Giornata europea delle Fondazioni e dei Donatori, che si celebrerà il prossimo 1° ottobre. Nel corso dell'evento è emerso come la sfida educativa dei minori sia un argomento che sta particolarmente a cuore ai soggetti filantropici, che possono svolgere un ruolo di attivatori e moltiplicari delle risorse attraverso progetti multi stakeholder.
Negli ultimi due anni l'Unione Europea ha registrato un flusso senza precedenti di richiedenti protezione internazionale. Il rapporto "Employment and Social Development in Europe 2016" della Commissione dedica un intero capitolo all’integrazione lavorativa dei rifugiati, evidenziando come questi rappresentino uno dei gruppi più vulnerabili in termini di integrazione nel mercato del lavoro e proponendo una serie di riflessioni utili a guidare le politiche e i programmi di integrazione degli Stati Membri.
La Fondazione Rodolfo De Benedetti dal 1998 promuove la ricerca e il dibattito scientifico sulle tematiche più rilevanti della politica economica nel campo del mercato del lavoro e dei sistemi di welfare in Europa. Lo scorso 27 maggio ha organizzato la XIX Conferenza Europea sul tema della mobilità sociale intergenerazionale in Italia e nel mondo. Percorsi di secondo welfare era presente e vi racconta cosa è successo.
Da qualche giorno è attivo il sito dell’Osservatorio nazionale sulle politiche sociali, il quale si pone come strumento di informazione per chiunque sia interessato ai temi del welfare. Attraverso il sito, l’Osservatorio renderà fruibili e facilmente accessibili materiali e informazioni su svariati argomenti inerenti il welfare, inoltre si occuperà di realizzare dei dossier di approfondimento e dei seminari tematici specifici.
Nel panorama degli enti pubblici c’è una new entry. Si chiama Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP) e il suo compito sarà monitorare, valutare e contribuire alla progettazione delle “riforme”, in particolare quelle sul lavoro e sul welfare. Ma la sua istituzione può rappresentare un'opportunità in materia di programmazione strategica delle politiche?
Il 10 maggio presso la Camera dei Deputati sono stati presentati i dati della quarta edizione del Rapporto “Un Neo-Welfare per la famiglia. Proteggere e accompagnare i figli nella vita adulta: una questione di cooperazione”, curato dal Gruppo Assimoco (Assicurazioni Movimento Cooperativo). Eleonora Maglia ci presenta una sintesi di quanto emerso nel corso dell'evento e dei principali contenuti del rapporto.
ActionAid presenta oggi il volume “L’Italia e la lotta alla povertà nel mondo. Una leadership per un futuro sostenibile”, l’undicesima edizione dell’Annuario della cooperazione allo sviluppo. Il rapporto, oltre a descrivere il posto che l’Italia occupa nel contesto mondiale della cooperazione allo sviluppo, si concentra su alcune questioni di cui il nostro paese dovrebbe farsi promotore nel prossimo G7 di Taormina (26-27 maggio 2017) e approfondisce l'opinione degli italiani rispetto a questi temi.
Il futuro del lavoro non è mai stato tanto arduo da prevedere. Eppure ogni volta la nascita di nuovi lavori ha finito per compensare nel medio-lungo termine l’estinzione di attività tradizionali provocata dall’introduzione di nuove tecnologie, il più delle volte migliorando la stessa qualità delle condizioni di lavoro. Gianluca Salvatori, Amministratore Delegato di Euricse, offre alcuni spunti emersi nel orso di una recente conferenza dell'International Labour Organization delle Nazioni Unite su questi temi.
Secondo la Commissione Europea le pensioni occupazionali e private possono favorire la sostenibilità e adeguatezza del sistema pensionistico. Tuttavia, alcuni accademici nel campo delle scienze sociali ventilano il rischio di aggravare il dualismo tra cittadini più e meno tutelati a seguito del crescente ruolo del mercato nel contesto previdenziale. Una prospettiva comparata ci è utile per gettare luce in che modo, a livello europeo, le pensioni occupazionali si stiano sviluppando in diversi sistemi di welfare.
Il programma di tutti gli eventi previsti sul territorio nazionale dalla campagna "Illuminiamo il futuro", che vuole sensibilizzare rispetto all’importanza di offrire opportunità educative, ricreative e culturali a bambini e adolescenti. Un'occasione per fare luce sul fenomeno della povertà educativa minorile, che limita bambini e adolescenti nella realizzazione dei loro desideri, delle loro capacità e delle loro ambizioni.
Il 21 marzo si è celebrato in tutto il mondo il "World Social Work Day", quest'anno dedicato al tema “Promoting Community and Environmental Sustainability” incentrato sulla promozione della comunità e della sostenibilità ambientale. Approfondiamo in questo articolo i principali temi proposti dall'International Federation of Social Workers e dall'Ordine degli Assistenti Sociali.
Con l'approvazione della legge delega per la prima volta l’Italia si è dotata di una misura strutturale di contrasto alla povertà: il Reddito di Inclusione. Stiamo assistendo a un passaggio storico, ma rimane da capire se questa misura riuscirà o meno a diventare universale e a raggiungere quindi tutte le persone in povertà assoluta. In sostanza se l’obiettivo è che l’Italia, come il resto dei Paesi europei, si doti di una misura di reddito minimo, è necessario che la legge delega sia il punto di partenza di una politica nazionale che deve ancora svilupparsi e consolidarsi.
L’Italia è un Paese che invecchia, che fa sempre meno figli e li fa sempre più tardi. È una situazione che è sotto gli occhi di tutti, ma quali sono le ragioni di questo calo che ha ormai raggiunto valori drammatici? A partire dagli ultimi dati pubblicati dall'Istat nel rapporto annuale sugli indicatori demografici, proponiamo alcuni spunti di riflessioni sulle ragioni dell'attuale situazione e sulle sfide sempre più complesse che interessano il nostro sistema sociale.
Nel corso della tavola rotonda “La povertà educativa in Europa: il fenomeno e la voce dei ragazzi” europarlamentari, esperti di politiche pubbliche ed esponenti della società civile si sono confrontati sui principali risultati dell'ultimo rapporto di Save the Children. Al centro della discussione le misure messe in campo per affrontare il problema della povertà minorile e le azioni auspicabili per contrastarlo efficacemente, sia a livello nazionale che europeo.
Il rapporto “Sconfiggere la povertà educativa in Europa” analizza i meccanismi attraverso cui povertà educativa e materiale si rinforzano a vicenda influenzando negativamente il benessere e lo sviluppo dei bambini. Save the Children ha descritto la difficile situazione in Europa attraverso l'analisi dei dati relativi al rischio di povertà o esclusione sociale, alla performance scolastica, all’abbandono scolastico e all’accesso ai servizi per l’infanzia, cercando di dare voce ai bambini attraverso una serie di workshop.
Below 10 è un progetto internazionale volto a ridurre il tasso di abbandono scolastico. Promosso da un ricco partenariato, composto da 9 enti di 6 differenti Paesi, si pone l’obiettivo di sviluppare una ricerca-azione di lotta alla demotivazione degli studenti e all’abbandono scolastico precoce. In questo contributo vi raccontiamo le prospettive italiane dell'iniziativa, che ne nel nostro Paese è sostenuta da Fondazione CRC e dall'Azienda di Formazione Professionale di Dronero.
Il saggio "Lealtà, defezione, protesta" di Albert O. Hirschman si propone di dimostrare agli economisti l'utilità di accogliere indicazioni provenienti dalla politologia, delineando in questo senso un reticolo concettuale capace di spiegare in modo unitario i comportamenti in risposta a fenomeni di crisi di diverso tipo: nelle aziende, nei servizi, nei partiti, negli stati. Un modello ancora valido per capire le difficoltà di oggi.