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Conciliazione

Con il termine “conciliazione vita-lavoro” si fa riferimento a un vasto insieme di politiche attuate dallo Stato o promosse da enti privati per permettere alle persone di raggiungere un maggiore equilibrio tra tempi personali e professionali.

Si tratta di un ambito sempre più importante per il welfare, poiché lo sviluppo di politiche di conciliazione permette di accrescere il benessere delle persone, raggiungere la parità di genere e, più in generale, sostenere la crescita del Paese.

Efficaci interventi di conciliazione vita-lavoro, infatti, oltre a giocare un ruolo di primo piano nel sostenere la partecipazione femminile al mercato del lavoro, favorire l’uguaglianza uomini-donne e garantire lo sviluppo economico possono contribuire ad affrontare le grandi sfide attuali delle nostre comunità, quali ad esempio i mutamenti demografici e la povertà educativa.

Di seguito i nostri articoli sul tema.

Oggi la della quantità, che riguarda ad esempio il numero di lavoratrici o il pay gap, sta passando in secondo piano rispetto a quella della qualità, legata alla riqualificazione delle competenze. Il PNRR potrebbe essere l'occasione per affrontarle entrambe, ma il tempo è sempre meno.
Se ne è discusso all'Università degli Studi di Milano durante un evento parte del Festival “Il Tempo delle Donne” del Corriere della Sera. A confrontarsi sul tema la nostra direttrice scientifica Franca Maino insieme a Maurizio Ferrera, Ilaria Madama, Claudia Moneta, Marzia Sica e Barbara Farina.
Un podcast che è andato “oltre”, avviando un confronto ampio e variegato su cosa significhi diventare genitori. E quello che ci servirebbe per sostenere chi sceglie di esserlo nonostante solitudine e tante difficoltà.
Le imprese possono avere un ruolo importante nella promozione della genitorialità responsiva, per il sostegno alla natalità e per costruire le basi di una buona crescita per le bambine e i  bambini. Vediamo come.
Crescono i provider che spingono le imprese clienti a utilizzare le risorse del welfare aziendale, tra cui i fringe benefit, nei circuiti territoriali. Ma soprattutto tra le PMI è difficile superare diffidenze e resistenze.
Sebbene diversi indicatori mostrino come in città l'occupazione femminile sia ampiamente migliore rispetto alla media italiana, andare oltre i numeri permette di comprendere la complessa relazione tra quantità e qualità dell’occupazione e gli svantaggi che si "cumulano" sulle donne.
Gigi De Palo, nel corso dell'ultima edizione degli Stati generali della Natalità, ha proposto la creazione di una struttura governativa "neutra e snella composta dalle forze migliori del Paese".
Sul Corriere della Sera è uscito un articolo, realizzato col supporto di Secondo Welfare, in cui Paola D'Amico fa il punto su come il nostro Paese stia affrontando il tema del benessere psicologico tra i più giovani.
La realizzazione di servizi educativi 0-3 anni in un contesto domiciliare permette di rispondere a varie esigenze emerse negli ultimi anni. Ma presenta anche molteplici sfide che richiedono adeguate competenze per essere affrontate.