Cerca
Close this search box.

Aziende

Dinamiche, esperienze e riflessioni sulle forme di welfare aziendale che nascono grazie a imprese, associazioni datoriali, sindacati e alleanze di scopo. Approfondimenti per capire benefici e rischi per lavoratori, organizzazioni e territori.

Lo scorso 30 ottobre si è tenuta la prima edizione del Welfare Forum, evento organizzato dal provider di welfare aziendale Edenred. L'obiettivo dell'incontro è stato quello di analizzare e fare il punto in merito ai cambiamenti che hanno interessato il mondo del lavoro, la sua organizzazione e, in particolare, il ruolo del welfare aziendale. Ecco cosa è emerso nel corso dell'incontro.
Banca d'Italia e CONSOB hanno rinnovato il loro piano di welfare aziendale. Allo scopo di massimizzare l'impatto sociale del piano, l'accordo prevede un budget welfare "di base", uguale per tutti i dipendenti; tale somma può però essere incrementata in base ai bisogni sociali del lavoratore: l'importo dipenderà dalla presenza o meno di figli, loro età, dalla presenza di familiari disabili, e così via.
Prosegue il progetto "Welfare aziendale e territoriale a misura di artigiani, micro e piccole imprese", promosso da CNA Piemonte attraverso il bando regionale WeCaRe, Welfare Cantiere Regionale. A seguito dello stop forzato dovuto dalla pandemia di Covid-19, sono ripartiti gli incontri formativi e informativi dedicati ai temi del welfare aziendale e delle reti tra imprese.
Secondo Assolombarda, l'unione delle imprese che operano delle aree di Milano, Monza, Lodi e Brianza, il 75% degli accordi sottoscritti dall'associazione prevedono forme di welfare aziendale. La diffusione dei benefit di welfare, e specialmente della sanità integrativa, sarebbe dunque sempre più comune nel contesto lombardo. In questo approfondimento analizziamo i dati diffusi dall'Osservatorio di Assolombarda sulle dinamiche in atto.
Durante la fase 1 molte organizzazioni hanno attivato o rafforzato strumenti di welfare aziendale e responsabilità sociale per venire incontro alle mutate esigenze sociali dei propri collaboratori e delle loro famiglie, ma anche sostenere le istituzioni pubbliche e le comunità impegnate nel contrasto al virus. Ora, spiega Federico Razetti su Buone Notizie, la sfida è capitalizzare queste esperienze ed evitare che gli investimenti fatti si disperdano.
Su Corriere Buone Notizie è uscita la nostra inchiesta sulle organizzazioni che durante la fase 1 hanno attivato o rafforzato strumenti di welfare aziendale e responsabilità sociale per venire incontro alle mutate esigenze sociali di lavoratori e territori. Nel suo articolo "di contesto" Paolo Riva fa il punto sui principali dati raccolti da Secondo Welfare, evidenziando buone pratiche ed elementi su cui occorre porre attenzione.
Il welfare occupazionale si sta diffondendo in maniera rilevante attraverso la contrattazione collettiva, anche grazie ad alcune formule innovative. Il contratto collettivo nazionale degli assistenti familiari, ad esempio, ha introdotto formule assicurative per le famiglie datrici di lavoro, mentre quello degli elettrici prevede la possibilità ti convertire il premio annuale in ferie e permessi.
Attraverso le Risoluzione n. 55/E, l'Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti importanti per il trattamento fiscale dei beni e servizi offerti dalle imprese e dai datori di lavoro ai loro dipendenti nell'ambito di un piano di welfare aziendale. In particolare l'Agenzia ha stabilito che il lavoratore non può concordare preventivamente con il fornitore esterno all'azienda una prestazione specifica: è necessario che siano presenti pacchetti uguali per tutti i dipendenti.
Nel corso dell'evento di presentazione del Rapporto 2020 di Welfare Index PMI, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha premiato 78 imprese che si sono contraddistinte per il loro piano di welfare aziendale e i loro interventi nel campo della conciliazione vita-lavoro. A prevalere sono le organizzazioni del settore dell'industria e del Terzo Settore.
Negli ultimi quattro anni le PMI che hanno sviluppato piani di welfare aziendale strutturati sono raddoppiate. Molte iniziative di welfare "su misura" sono state implementate per rispondere alla pandemia e ai suoi effetti. Nonostante la crescita, il sindacato resta ancora poco presente nelle fasi di contrattazione del welfare. Sono alcune delle cose che emergono dal nuovo Welfare Index PMI, letto per noi da Valentino Santoni.
La normativa del welfare aziendale contiene al suo interno svariate soluzioni, tra cui alcuni interventi legati al tempo libero. Alcune società si sono specializzati nel fornire servizi in questo ambito: tra queste c'è Salabam, realtà che consente di spendere parte del conto welfare per acquistare biglietti o prenotare strutture per viaggi e vacanze.
Grazie alla partnership tra le società Welfood e Fitprime nasce "WePeople", un programma dedicato alle aziende e ai loro lavoratori, con l’obiettivo di migliorare il benessere psicofisico di questi ultimi. In particolare WePeople offre una serie di servizi che hanno l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano, attivo e consapevole.
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato il Report sull'andamento dei Premi di Produttività relativo al mese di settembre 2020. Secondo il documento attualmente sono 12.939 gli accordi di secondo livello che regolamentano forme premiali legate alla produttività: di questi, 7.616 (il 57%) prevedono la possibilità di conversione del premio in benefit e servizi di welfare aziendale.
Dal 16 al 22 settembre si svolge ogni anno la Settimana Europea della Mobilità. L'iniziativa, oltre a sollecitare anche quest’anno incontri e manifestazioni, ha stimolato nuove riflessioni alla luce dei grandi cambiamenti che la pandemia ha determinato e continuerà a determinare nei nostri stili di vita. Ve ne parliamo perché la mobilità sostenibile, secondo noi, è anche un tema di welfare. Elisabetta Cibinel ci spiega perché.
Con il Decreto Agosto il Governo ha stabilito che fino al termine del 2020 le aziende potranno destinare a ogni dipendente fino a 516 euro da spendere in fringe benefit (come i voucher welfare), il doppio rispetto a quanto previsto precedentemente dalla normativa. Il nostro ricercatore Valentino Santoni ha approfondito la questione e ha analizzato quali opportunità e quali criticità questa scelta può generare nell'ottica del secondo welfare.
Il Consiglio Regionale per le Pari Opportunità di Regione Lombardia ha lanciato la seconda edizione di "Parità Virtuosa. Iniziative creative e sostenibili di conciliazione vita-lavoro in Lombardia ai tempi del Covid-19" per premiare le best practice di welfare aziendale e work-life balance promosse da imprese che operano sul territorio regionale. C'è tempo fino al 16 ottobre per presentare il proprio progetto.
Trenord, la società che opera nel settore del trasporto ferroviario passeggeri della regione Lombardia, conta oggi oltre 4.200 dipendenti. Nel corso degli ultimi 10 anni, l'azienda ha dato vita a un articolato sistema di welfare aziendale che trova le sue basi nel fondo di previdenza complementare, nella Cassa di Mutuo Soccorso che fornisce prestazioni sanitarie e per il sostegno alle famiglie e nel Circolo Ricreativo Aziendale.
Quali effetti hanno prodotto il Coronavirus e il lockdown a livello europeo in materia di occupazione e work-life balance? Una recente survey condotta su 85.000 persone in tutta Europa per conto di Eurofound ci aiuta a comprendere quale reale impatto stia avendo la pandemia di Covid-19 sul benessere e sul lavoro dei cittadini europei in questi primi mesi. Ce ne parla Luca Oliva.
Le scelte dei lavoratori in materia di welfare aziendale variano molto a seconda dell'età, del genere e del budget che questi hanno a disposizione. Ma anche la struttura delle piattaforme, e quindi la capacità di fare matching tra domanda e offerta di benefit e servizi, influisce molto sui comportamenti dei dipendenti. È quanto emerge dai dati pubblicati dal provider Easy Welfare Edenred e riferiti a un campione di circa 1.700 imprese.
Lo scorso aprile Carrefour Italia ha lanciato "Spesa SOSpesa", un'iniziativa solidale realizzata in collaborazione con la Fondazione Banco Alimentare per aiutare le famiglie in difficoltà a causa del Covid-19. Il progetto ha coinvolto tutti i 1.400 punti vendita del gruppo Carrefour nella Penisola e ha permesso di raccogliere complessivamente oltre 500.000 euro grazie alla generosità dei clienti della catena.
Edenred Italia ha promosso il Progetto Restart. L'obiettivo dell'iniziativa è quello di fornire un sostegno concreto alle attività che operano principalmente nel campo della ristorazione e del turismo che si trovano in difficoltà a causa del lockdown e delle misure destinate a contenere la diffusione del Coronavirus. Con Restart Edenred punta inoltre a promuovere un processo di digitalizzazione delle imprese del nostro Paese.