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assistenza domiciliare

“Pratiche educative domiciliari. Educatori e famiglie tra case e cimase” è un libro che parla di un lavoro di/sul confine, meravigliosamente complesso, praticato in prima linea, spesso svolto in solitudine da una figura professionale - l’educatore professionale/domiciliare - che ancora fatica ad affermarsi con chiarezza nel suo ruolo e nella sua funzione. Anna Di Nardo, co-autrice, ci racconta la gestazione e i principali contenuti del volume.
L'Osservatorio Domina ha reso disponibile il rapporto annuale sul lavoro domestico e di cura. Nell'anno del Covid-19, anche a seguito della cosiddetta Sanatoria, sembra esserci stato un forte aumento di regolarizzazioni di lavoratori e lavoratrici di questo settore. Permane però il forte ricorso al lavoro sommerso: si stima che quasi il 60% degli assistenti familiari non sia in regola dal punto di vista contributivo.
È uscito il nuovo Rapporto del Network Non Autosufficienza sull’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia, promosso dalla Fondazione Cenci Gallingani ed edito da Maggioli. Il documento offre uno sguardo completo sul sistema pubblico di assistenza e sulle sue prospettive, partendo dall’assunto che la tragedia vissuta con la pandemia ci ha condotti a un "punto di non ritorno".
Nel nostro Paese l'assistenza agli anziani tramite l'impiego delle cosiddette "badanti" è una realtà di fatto da diversi anni. Maurizio Artero e Minke Hajer, ricercatori dell'Università degli Studi di Milano, ci presentano una recente indagine, condotta nell'ambito del progetto InnovaCAre, che si è proposta di comprendere cosa pensano di questo fenomeno i diretti interessati: gli assistenti, gli assistiti e i loro familiari.
Un gruppo di associazioni attive nel campo dell'assistenza ha presentato 10 proposte per realizzare una rete di cure territoriali “robusta, diffusa e competente” sul territorio lombardo. L'iniziativa è promossa dalle sezioni regionali di Forum del Terzo Settore, Spi Cgil, Fnp Cisl, Acli Aps, Legacoop, Confcooperative, Federsolidarietà, Auser, Anteas, Ordine degli assistenti sociali, CISL Medici, UNEBA e i Centri di servizio per il volontariato.
Ester Gubert è autrice del Working Paper 2WEL 1/2020 “La Cura è di Casa. Una partnership tra pubblico, privato e cittadinanza per l’innovazione del sostegno alla domiciliarità”. In questo articolo ci racconta alcuni degli elementi più rilevanti del suo contributo che approfondisce un progetto finalizzato ad aiutare le persone anziane a invecchiare in autonomia all'interno del proprio domicilio.
L'80% delle case in Europa non è adeguato a garantire la vita indipendente degli anziani. Per questo offrire soluzioni diversificate, coinvolgere le persone nella progettazione e integrare l'offerta abitativa con servizi di assistenza domiciliare saranno temi sempre più importanti nei prossimi anni. Se ne è parlato in un webinar sull'abitare age-friendly al tempo del Covid-19, tenuto da Homes4Life project, Housing Europe, Centre for Ageing Better e European Social Network.
Durante la pandemia di Covid-19 le politiche di long-term care hanno mostrato tutti i loro limiti, anche a causa del ritardo che il nostro Paese sconta nell’attuare processi di riforma e di investimento in questo campo di policy. Marco Arlotti, Andrea Parma e Costanzo Ranci hanno riflettuto sul tema nel numero 1/2020 di Politiche Sociali; qui trovate una sintesi del loro articolo.
La Fondazione Giordano Dell’Amore, braccio strategico e operativo della Fondazione Cariplo nel campo dell’impact investing, ha lanciato una dual call chiamata Get it! Twice, un programma di impact investment readiness che intende orientare l’innovazione tecnologica e sociale delle imprese e delle startup verso problemi sociali e sanitari particolarmente rilevanti. C'è tempo fino al 30 per candidare la propria idea, da sottoporre al programma S2P del Politecnico di Milano.
Il Decreto Rilancio ha destinato 734 milioni di euro aggiuntivi all'assistenza domiciliare integrata per l'anno 2020. Diversi elementi lasciano supporre che, nei prossimi mesi, la nuova dotazione di risorse potrebbe essere resa strutturale. Se così fosse, comincerebbe una nuova fase per il finanziamento del settore. Ne parla Cristiano Gori, docente presso il Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento, in questo articolo uscito per la piattaforma "I Luoghi della Cura".
Da quando è iniziata la pandemia le persone che ci aiutano in casa e assistono i nostri anziani - quelle che comunemente chiamiamo colf e badanti - sembrano essere state dimenticate. Senza di loro, tuttavia, il nostro sistema di welfare non reggerebbe. Per questo, secondo Maurizio Ambrosini, occorre tutelarle e trattarle con equità al pari di tanti altri lavoratori colpiti dalle conseguenze del Coronavirus.
La Fondazione CRC ha deliberato un nuovo fondo di 500 mila euro per rispondere all'emergenza Coronavirus nel settore socio-assistenziale. I contributi sono a disposizione sia degli enti pubblici, sia degli enti del Terzo Settore della provincia di Cuneo attivi in questo ambito e saranno destinati a interventi urgenti di risposta alla situazione di emergenza che stiamo attraversando. L’intervento si aggiunge ai 500 mila euro già messi a disposizione la scorsa settimana.
Nasce in Italia il primo "Senior Serviced Residence", una struttura di co-housing pensata per rispondere alle esigenze degli anziani che vogliono godersi la terza età, in piena libertà e con la garanzia di una vita sociale attiva. Il progetto - promosso dal gruppo francese Aegide Domitys - propone un'interessante alternativa all'attuale modello delle residenze sanitarie assistenziali.
L'Associazione "La Bottega del Possibile" da anni sperimenta insieme a diversi partner locali nuovi percorsi, interventi e servizi di sostegno alla domiciliarità per la popolazione anziana cercando di integrare servizi sociali e sanitari, coinvolgendo soggetti pubblici e del privato sociale e avvalendosi di differenti professioni. Se ne parla nel numero 2/2019 di Rivista Solidea.
La Fondazione CRT ha lanciato la nuova edizione del bando Vivomeglio, che mira a migliorare il benessere e la qualità della vita delle persone con disabilità. Saranno finanziate, in particolare, iniziative innovative e sostenibili in grado di favorire l'integrazione sociale e lo sviluppo delle autonomie e delle capacità individuali delle persone con disabilità. In questo articolo vi raccontiamo gli obiettivi e gli elementi principali del bando, che si chiuderà il 26 luglio.
La diffusione del welfare aziendale oggi consente a milioni di lavoratori di richiedere in maniera immediata e diretta prestazioni sanitarie nel momento in cui si presenta un bisogno, andando oltre il classico modello dei Fondi Integrativi. Per agevolare questa dinamica negli ultimi anni sono nati alcuni operatori specializzati nell'intermediazione tra domanda e offerta, che mettono cioè in contatto i fornitori dei servizi con i beneficiari dei piani di welfare. Come Assirete.
L'invecchiamento è ormai un fenomeno strutturale per l'Italia. Alcune zone del Paese soffrono però questo fenomeno più di altre, come per esempio il territorio di Belluno. Per fronteggiare le criticità legate allo spopolamento, le organizzazioni sindacali locali e la Provincia hanno promosso un percorso di welfare territoriale e costituito un Fondo che interverrà nei passaggi più delicati della vita dei bellunesi.
La Compagnia di San Paolo ha pubblicato la nuova edizione del bando “InTreCCCi – Casa Cura Comunità” a sostegno della domiciliarità in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. La nuova edizione del bando mira a sostenere la domiciliarità puntando su elementi di valore specifici, quali l’adozione di una prospettiva di comunità, un approccio focalizzato sulla persona, l’integrazione degli interventi.
Il progetto "La Cura è di Casa" si propone di aiutare le persone anziane ad invecchiare in autonomia, all'interno del proprio domicilio, migliorando la loro qualità di vita e offrendo un supporto alle famiglie e all'intera comunità. L'iniziativa sperimentale, finanziata da Fondazione Cariplo attraverso il bando "Welfare in azione", è stata avviata nella provincia del Verbano Cusio Ossola nel 2016 e si concluderà nel 2019. In questo contributo, la nostra Elisabetta Cibinel ci spiega in cosa consiste il progetto.
E' uscito l'ultimo numero del 2018 della rivista Welfare Oggi. Il volume dedica un focus al tema dell'accoglienza e dell'integrazione dei migranti: in particolare, sono presi in considerazione alcuni progetti che hanno cercato di interpretare tale fenomeno come un'opportunità di sviluppo locale. Di seguito, la rivista raccoglie diversi contributi sulla non autosufficienza e si concentra, nell'ultima parte, su esperienze di ricerca e di intervento che hanno visto la partecipazione di attori del pubblico e del privato sociale.