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terzo settore

Negli ultimi anni stanno sorgendo presidi di welfare territoriale all'interno di edicole abbandonate o in difficoltà. Questi luoghi rappresentano un'opportunità di inclusione per il territorio e offrono risposte a bisogni che faticano a trovare risposta: al loro interno sono infatti spesso offerti servizi per rispondere alle esigenze quotidiane delle persone. In questo articolo vi raccontiamo un recente progetto promosso a Milano.
Nell'ambito del progetto Minplus sono state presentate le linee guida per una comunicazione volta a promuovere forme di coesione sociale tra comunità locali e migranti stranieri. In questo senso, l'obiettivo del documento è favorire la nascita di un sentire comune sul tema dell’integrazione nelle comunità ospitanti.
Southern Italy is the poorest one in terms of GDP per capita. Sicily and Calabria are characterized by a poor welfare system and are affected by a social plague: mafias. This article, part of a series written by the students of GPS Master at the University of Milan, aims to investigate how social movements from the bottom - such as anti-mafia associations - contribute to improve welfare systems in those regions.
In questa intervista Gabriella Merlo e Michela Allievi dell’Associazione Irene ci raccontano l'esperienza maturata con progetti mirati a diffondere il welfare aziendale anche nelle piccole imprese agricole
Quotidiani e riviste, ma anche piccole commissioni, documenti e servizi alla persona. Le edicole del futuro potrebbero occuparsi sia dei primi sia dei secondi. Questi spazi, infatti, hanno da sempre un grande potenziale sociale e la crisi che stanno attraversando potrebbe farlo riemergere, facendoli evolvere con un'ottica di prossimità e comunitaria. Ne parliamo nella nostra nuova inchiesta pubblicata su Buone Notizie del Corriere della Sera.
Le reti familiari sono sempre più sfilacciate ed è quindi difficile soddisfare piccoli bisogni quotidiani, sociali e non. Cresce l’attenzione al commercio di prossimità e, più in generale, alla dimensione locale e di quartiere. Le esigenze di conciliazione si fanno sempre più complesse. Sono alcune ragioni alla base della nascita delle edicole “sociali”, di cui Elisabetta Cibinel ci parla nel suo commento pubblicato su Buone Notizie.
A conclusione dell'esperienza di Padova Capitale Europea del Volontariato, unitamente alla presentazione della nuova versione della "Carta dei Valori del Volontariato", è stata annunciata la candidatura del volontariato come bene immateriale Unesco. Lo scopo è quello di portare alla luce l'importanza del volontariato, anche a fronte del grande sforzo profuso da centinaia di migliaia di volontari durante la pandemia, e valorizzarlo adeguatamente.
Le piattaforme digitali nel campo del welfare sono uno strumento sempre più diffuso. Se da una parte riescono a facilitare l'incontro tra domande e offerta, dall'altra rischiano però di eliminare il processo di intermediazione tra beneficiari e servizi sociali. Affiancare questi strumenti digitali con luoghi di informazione fisici potrebbe evitare il processo di disintermediazione tra bisogni e utenti. Ce ne parla Valentino Santoni.
Sei settimane, in bici e treno, da Nord a Sud, per supportare enti e organizzazioni non profit attraverso il volontariato digitale. È questo l’obiettivo del Tour Italiano di Skillando, una community di volontari digitali che opera in Italia e nei paesi emergenti per combattere il digital divide e sostenere attività di impatto sociale che ancora non hanno sfruttato appieno il potenziale degli strumenti digitali.
Il nuovo Consiglio d'Amministrazione dell’Ufficio Pio, ente strumentale di Compagnia di San Paolo, ha reso pubblico il suo Piano programmatico pluriennale 2021-2023. Grazie all'investimento di oltre 42 milioni di euro, il Piano sostenere progetti di impatto sociale volti a rispondere alle problematiche emerse con l'emergenza Covid-19. In questo articolo Valeria De Tommaso ci racconta le linee strategiche che saranno seguite a tale scopo.
NeMOLab è un nuovo polo tecnologico per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni altamente innovative per rispondere ai bisogni di chi vive una patologia neurodegenerativa e neuromuscolare. Il progetto vuole introdurre un nuovo modo di fare ricerca in questo campo, grazie alla partnership tra i Centri Clinici NeMO, che da anni sono specializzati nella presa in carico multidisciplinare, e il Gruppo CGM.
VALI - Valore Autonomia Lavoro Inclusione grazie a un approccio innovativo supporterà le persone disoccupate nella ricerca fattiva di una occupazione e, contemporaneamente, le accompagnerà in percorsi per aiutarle a superare le condizioni di disagio determinate dalla mancanza di lavoro. Per realizzare il progetto la Fondazione si avvarrà di un'ampia rete di partner territoriali e stanzierà 3 milioni di euro.
I Regolamenti di amministrazione condivisa sono la cornice giuridica entro cui cittadini e enti locali stabiliscono patti di collaborazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni. Nell'ambito della nostra inchiesta per Corriere Buone Notizie Lorenzo Bandera riflette sul ruolo di questi strumenti alla luce dei cambiamenti in atto nel welfare locale e della crisi pandemica.
Nel 2016 il Centro Socio-Educativo per l’autismo del Comune di Bergamo ha avviato un ripensamento complessivo del proprio modello di servizio, in precedenza fortemente standardizzato e codificato. La trasformazione intendeva creare una struttura maggiormente flessibile, con progetti personalizzati, ma soprattutto con una forte apertura e integrazione “nel” e “con” il territorio. Un'esperienza interessante da conoscere.
Fondazione Cariplo e la multiutility ACSM AGAM hanno siglato un accordo per sostenere economicamente diversi interventi di contrasto alla povertà sulle province di Como, Lecco, Monza e Brianza, Sondrio e Varese. Il progetto verrà concretizzato attraverso un’alleanza strategica triennale che coinvolgerà anche le Fondazioni di comunità di questi territori.
I bilanci sono una fonte di informazioni preziosa, ma gli indicatori che se ne traggono per valutare e comprendere un'impresa sociale non possono essere gli stessi che utilizziamo per un'azienda for profit. È il tema del nuovo numero di Impresa Sociale, rivista parte del network di Secondo Welfare, che nella prima pubblicazione dell'anno apre una riflessione, sia teorica sia fondata su dati empirici, che mira a ripensare gli strumenti necessari a fare valutazione.
Valorizzare e diffondere le buone pratiche realizzate dalle associazioni non profit italiane in questo lungo periodo di emergenza. È questo l'obiettivo del progetto "Adotta una Buona Pratica" che, grazie al contributo diretto di imprese private, intende diffondere le iniziative più interessanti promosse dal mondo del Terzo Settore come reazione alle crisi sanitaria, economica e sociale.