esclusione sociale

UBI Banca ha emesso il prestito obbligazionario solidale “UBI Comunità per Save the Children” per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro. UBI Banca devolverà a Save the Children un contributo pari allo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni sottoscritte, che sarà destinato al sostegno dei 16 "Punti Luce" istituiti da Save the Children in territori privi o carenti di opportunità educative per minori e finalizzati a contrastare la povertà educativa.
Oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta. Pur con significative differenze regionali, l’offerta educativa e i servizi per l’infanzia sono in generale insufficienti, e a farne le spese (in termini di acquisizione delle competenze) sono soprattutto le fasce più disagiate. Questo il quadro delineato da Save the Children nel rapporto "Liberare i bambini dalla povertà educativa: a che punto siamo?" presentato a Roma lo scorso 9 maggio, in occasione della conferenza di rilancio della campagna “Illuminiamo il Futuro”.
Nella seduta del 18 aprile la Giunta della Regione Lombardia ha approvato il "nuovo" Reddito di Autonomia, che si rivolge alle famiglie in condizione di vulnerabilità sociale ed economica. L'Esecutivo regionale ha confermato gran parte del pacchetto d'interventi sperimentati tra fine 2015 e inizio 2016, rivedendo alcuni dei criteri di funzionamento e prevedendo, in alcuni casi, risorse aggiuntive. Ne abbiamo discusso con Paola Gilardoni, Segretario di CISL Lombardia.
Da lunedì 9 maggio parte “7 Giorni per il Futuro” una serie di eventi e iniziative per i bambini, organizzate da Save the Children con la collaborazione delle diverse realtà presenti sul territorio. Questa iniziativa mira a rilanciare la campagna “Illuminiamo il Futuro” avviata a maggio del 2014 con l’obiettivo di contrastare la povertà educativa in Italia e sostenere i “Punti Luce”, spazi dove bambini e adolescenti possono seguire gratuitamente attività educative, ricreative e culturali.
Access to knowledge and culture remains a problem for many children in Italy, in particular for those who are born in underprivileged familiar contexts. This is the bitter reality that emerges from “Illuminiamo il futuro 2030”, Save the Children’s research launched in 2014 and specifically dedicated to educational poverty. In this paper, Save the Children has identified a strategy to “illuminate the future” of children who live in Italy and to eliminate educational poverty before 2030.
Verso la fine dello scorso anno la Regione Valle d’Aosta ha istituito una misura di inclusione attiva e di sostegno al reddito. Patrik Vesan mostra le principali caratteristiche delle strumento, mettendone in evidenza punti di forza e di debolezza. Alla luce di questa nuova esperienza, l’obiettivo dell'articolo è di porre qualche domanda di carattere generale così da contribuire all’attuale dibattito nazionale sugli strumenti e le strategie di inclusione attiva e di contrasto alla povertà.
Il Laboratorio di Politica Comparata e Filosofia Pubblica del Centro Einaudi ha pubblicato un working paper che affronta il tema del reddito minimo in Spagna. In questo paese, spiega Marcello Natili, gli schemi di reddito minimo sono stati introdotti dalle Comunità Autonome nel tentativo di contrastare l’inerzia del livello nazionale e affrontare la povertà e l’esclusione sociale attraverso l’erogazione di benefici universalistici rivolti a persone con un reddito al di sotto di una soglia stabilita.
On the eleventh and the twelfth of April, an event promoted by the European Commission - in collaboration with Impact Hub Siracusa - entitled “A brighter future for Europe: Innovation, integration and the migrant crisis” took place in Siracusa. The event (that lasts one day and a half) aimed at exploring integration policies and practices for migrants within member states while connecting and creating new synergies between projects for future collaborations.
“Oltre i margini” è un progetto realizzato a Baranzate - comune della periferia milanese dove un abitante su tre è migrante - che si propone di offrire servizi concreti alla comunità e di favorire l’inclusione sociale attraverso due diritti fondamentali: salute e lavoro. Con l’obiettivo di coinvolgere oltre 2.200 persone, ci insegna come, grazie a strumenti soft basati sulla collaborazione tra attori e comunità locali, si può provare a realizzare una vera integrazione e recuperare le periferie cittadine.
L’8 ottobre 2015 la Regione Lombardia ha varato la sperimentazione del “Reddito di autonomia”. Sei mesi dopo è arrivato l’annuncio dell’avvio della fase di implementazione di questo pacchetto di misure. Tuttavia, secondo Rosangela Lodigiani, il Reddito di Autonomia com'è attualmente inteso non coglie l'opportunità di razionalizzare e integrare gli strumenti di contrasto alla povertà già in essere nel sistema regionale di welfare, non riuscendo a strutturare una rete universalistica di protezione di ultima istanza.
L'11 e 12 aprile 2016 si terrà a Siracusa un evento di Social Innovation Europe, promosso dalla Commissione Europea in collaborazione con Impact Hub Siracusa, intitolato "Un futuro migliore per l’Europa: innovazione, integrazione e migrazione". L'intento è quello di esplorare le politiche e le pratiche di integrazione dei migranti nei paesi membro, in modo da connettere e creare nuove sinergie tra i progetti per sviluppare future collaborazioni.
Nella nostra intervista a Ivano Abbruzzi, Presidente della Fondazione L’Albero della Vita, vediamo come l’advocacy può concretizzarsi anche nella promozione di un nuovo approccio alla lotta alla povertà. Questa fondazione, infatti, attraverso l’attività di ricerca e la progettazione di interventi rivolti ai minori, sta promuovendo una visione che mette al centro il potenziale delle famiglie povere e le considera come le principali protagoniste dei progetti di uscita dalla povertà.
Il Quaderno di approfondimento "La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business?", curato da Assoprevidenza e Itinerari Previdenziali, affronta il tema della residenzialità per anziani proponendo due azioni per affrontare la sfida dell'invecchiamento: l’introduzione di una copertura di LTC obbligatoria e la possibilità di coniugare sociale e business attraverso il mercato.
A partire dalle riflessioni condotte nel corso dello scorso anno, e in coerenza con le Linee di Indirizzo del Piano Territoriale Unitario emanate nell’ottobre 2015 dal Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Compagnia di San Paolo ha deciso di rafforzare il proprio impegno nei confronti del mondo carcerario italiano con il Progetto Libero 2016. Sul sito della fondazioni sono disponibili le linee guida per partecipare all'iniziativa.
“Io non mi arrendo. Bambini e Famiglie in lotta contro la Povertà” è il titolo della ricerca realizzata dalla Fondazione Emanuela Zancan e promossa dalla Fondazione L’Albero della Vita. Lo studio ha approfondito la condizione di vita delle famiglie fragili con figli minori e si è posto l’obiettivo di cogliere la multidimensionalità dei problemi che interessano le famiglie in povertà approfondendo la questione dell’utilità degli aiuti ricevuti e della mancanza di aiuti di cui invece le famiglie avrebbero bisogno.
Le polisportive per l’integrazione sociale sono oggi diffuse in tutto il territorio nazionale e rappresentano una forma di “innovazione silenziosa” fondata sulla capacità tipica delle cooperative sociali, e più in generale delle organizzazioni del Terzo Settore, di coordinare risorse pubbliche, private e comunitarie per trasformare la capacità di risposta di una comunità alla domanda di integrazione di cui sono portatrici le persone con disagi psicosociali. Ce ne parlano Andrea Bernardoni e Antonio Picciotti.
Per la sperimentazione della Nuova Carta Acquisti le amministrazioni comunali coinvolte hanno impegnato una quota che va dalla metà ai due terzi del totale delle risorse disponibili. Questo è accaduto anche a Napoli, dove la restrittività del target definito a livello ministeriale ha portato ad escludere fette importanti di potenziali utenti. Il caso napoletano offre allora uno spunto per riflettere sull’adeguatezza delle misure messe in campo per far fronte alle nuove forme di povertà.
Come salvaguardare alti standard di welfare in modo sostenibile, trasformando il “libro dei sogni” in politiche concrete e realizzabili? Quali sono i modelli e le idee innovative che possono offrire soluzioni? Qual è il contributo del Terzo Settore a questo processo? Sono queste le domande che aprono il percorso di Share2016, un laboratorio aperto di idee e buone pratiche per Torino, promosso da amministratori pubblici e persone appassionate di politica.
Il CILAP EAPN Italia, sezione italiana dell’European Anti Poverty Network (EAPN), ha di recente pubblicato un rapporto di ricerca interamente dedicato alle donne in povertà in Italia e in Spagna. La ricerca, realizzata attraverso un’analisi documentale e una serie di interviste in profondità, è stata finanziata dalla Commissione Europea e ha visto la partecipazione, oltre che del CILAP EAPN, di EAPN Spagna.
A partire dalla seconda metà di febbraio nel Cuneese inizierà la sperimentazione di una nuova figura professionale che si propone di cambiare la geometria delle cure domiciliari in Piemonte: l’infermiere di famiglia e di comunità. Questo soggetto aiuterà gli anziani a vivere autonomamente nel proprio domicilio il più a lungo possibile, offrendo loro supporto nelle attività della vita quotidiana, nell’assistenza nelle terapie e nel monitoraggio dei vari indicatori di salute.
Oltre a fornire diversi dati aggiornati, il Rapporto sulle condizioni di vita dei pensionati pubblicato dall'Istat evidenzia il ruolo che le pensioni svolgono nel mettere al riparo da situazioni di disagio economico e sociale. All’interno dei nuclei familiari vulnerabili, come ad esempio quelli composti da genitori soli, la presenza di un reddito da pensione è infatti in grado di dimezzare il rischio di povertà della famiglia.
Il 14 dicembre a Torino è andato in scena lo spettacolo di Teatro forum “Dindi, grana, spiccioli e altre quisquilie!”. La serata è il frutto di un percorso teatrale sul tema delle difficoltà economiche svolto nell’ambito del progetto Contiamo Insieme, sviluppato da ActionAid in partnership con l'Associazione TeatroContesto, il CEPSI, il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino e realizzato grazie alla collaborazione della Città Metropolitana di Torino e il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Per le persone con disabilità una vita indipendente non è solo una condizione auspicabile, ma anche una prospettiva possibile. Per realizzarla, però, è necessario mobilitare le energie presenti nei territori e sensibilizzare le comunità, così da innescare – prima di tutto – un cambiamento culturale. Sono queste le premesse da cui è partito il progetto VelA promosso dalla Fondazione CRC. Analizziamo le azioni messe in campo nel Cuneese per affrontare il difficile tema del “durante e dopo di noi”.
Nel nostro Paese c'è un grande bisogno di distinguere “ciò che funziona” da ciò che “non funziona” in modo da migliorare e rendere meno costoso il sistema di welfare. Eppure in Italia i casi in cui si è provato ad usare metodologie rigorose per verificare l’efficacia di un intervento sociale sono assai limitate. Uno sforzo in questa direzione è stato fatto dal progetto “Riunioni di famiglia”, che ha sperimentato l’utilizzo delle Family Group Conferences per migliorare il benessere dei ragazzi in difficoltà.