esclusione sociale

Per completare la riforma avviata dal Governo Renzi in materia di lotta alla povertà “serve un piano pluriennale” . A sostenerlo sono L'Alleanza contro la povertà in Italia e la Caritas Italian attraverso due documenti di recente pubblicazione. Secondo queste organizzazioni, il piano dovrebbe prevedere un incremento progressivo delle risorse da destinare alla povertà e consentire di raggiungere, nel giro di quattro anni, tutti i poveri assoluti.
Proseguono gli approfondimenti di Percorsi di Secondo Welfare sulla Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità “Uniti, Diritti, alla Meta”, svoltasi a Firenze il 16 e 17 settembre. In questo articolo Paolo Pantrini ci propone una sintesi del dibattito sul Secondo Programma Biennale di Azione per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilità, con un focus sui temi dell'inclusione sociale e la vita indipendente.
La Cisl ha dato vita a una serie di iniziative ed eventi pubblici per porre l’attenzione sulla necessità di realizzare un solido, strutturato e omogeneo sistema di “welfare dell’inclusione sociale”. ll Ddl povertà e l’implementazione del SIA, secondo la Cisl, possono rappresentare un’opportunità per avviare un percorso di ripensamento e rigenerazione delle politiche sociali. Tale percorso deve però essere sostenuto e accompagnato da un ampio “Patto Sociale”.
Venerdì 16 e sabato 17 ottobre a Firenze si è svolta la Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità, a cui hanno partecipato rappresentanti dell'associazionismo, dei sindacati e dei differenti livelli dell'amministrazione pubblica. All'ordine del giorno temi importanti come l'accertamento dell'invalidità, l'inserimento lavorativo, la scuola, l'accesso ai servizi e la partecipazione alla vita sociale. Paolo Pantrini ci racconta cosa è successo.
Per alcuni anni molti Paesi europei hanno strutturato e ampliato i sistemi di presa in carico degli anziani non autosufficienti. Poi la crisi economica, l’aumento della quota di anziani e la modificata struttura familiare hanno indotto dei ripensamenti del modello. La domanda è: come affronterà oggi questa nuova situazione? Vii proponiamo un'analisi di Matteo Luppi, pubblicato sul numero 3/2016 di Welfare Oggi, che affronta il caso italiano comparandolo con altri cinque Paesi UE.
Dopo un lungo periodo di sperimentazione, il Sostegno per l'Inclusione Attiva (SIA) sarà ora esteso all’intero territorio nazionale. Si tratta di una misura intermedia in attesa dell’attuazione, prevista per il 2017, del Reddito di Inclusione, la misura unica di contrasto alla povertà prevista dalla Legge di Stabilità. A partire dal 2 settembre 2016, i cittadini in possesso dei requisiti potranno richiedere il SIA e, contemporaneamente, i Comuni potranno presentare proposte progettuali volte al rafforzamento dei servizi e degli interventi rivolti ai destinatari della misura.
Quanto ci costano le abitazioni fatiscenti, sovraffollate e prive dei servizi di base? E quanto ci costerebbe sistemarle? Prova a rispondere un recente rapporto di Eurofound che, analizzando i problemi degli alloggi delle abitazioni e quantificando i costi che essi determinano, perlopiù relativamente alla salute, suggerisce come nuovi investimenti nella riqualificazione del patrimonio edilizio potrebbero generare benefici inaspettati.
La Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora (Fio.PSD) ha avviato in Italia la sperimentazione dell’approccio Housing First, che si basa sull’idea che l’abitazione sia il punto di partenza e non l’obiettivo finale di un percorso rivolto alle persone senza dimora. A due anni di distanza dall’avvio della sperimentazione, in questo articolo si trae un primo bilancio delle esperienze attivate e dei primi risultati raggiunti.
Anche a Roma è partita la sperimentazione della Nuova Carta Acquisti. A fine aprile è stata pubblicata la graduatoria definitiva e, nel mese di maggio, Poste Italiane ha erogato le prime carte. Attualmente, l’amministrazione è impegnata nella somministrazione dei questionari di valutazione rivolti ai beneficiari. A breve, partiranno anche i progetti personalizzati. La sperimentazione prende il via al termine di un lungo e complesso lavoro che ha visto l’amministrazione di Roma Capitale impegnata nella gestione delle 8.263 domande raccolte.
L'Istat ha diffuso il proprio report annuale sulla povertà in Italia. I dati, riferiti al 2015, mostrano un sostanziale peggioramento della situazione del Paese rispetto al 2014, segno che gli effetti della crisi economica sono ancora molto forti nonostante i primi, timidi segnali di ripresa economica. Vi segnaliamo alcuni degli elementi più significativi che emergono dalla rilevazione dell'Istituto Nazionale di Statistica.
In termini di povertà e deprivazione economica, i minori stanno pagando il prezzo più alto della crisi. Un fenomeno che si lega soprattutto alle difficoltà economiche dei genitori, che sempre più spesso perdono il lavoro a causa dell'andamento dell'economia italiana. E' quanto emerso nel corso del seminario “Gli strumenti della contrattazione sociale per contrastare le nuove povertà: l’Isee e il portale AIDA Cisl” che ha provato a capire come il fenomeno della povertà stia cambiando nel quadro della crisi economica.
Vivo Meglio è il bando di Fondazione CRT, storico ente filantropico torinese, attraverso il quale vengono finanziati servizi rivolti a persone con disabilità. Vivo Meglio sostiene progetti innovativi e sostenibili caratterizzati dalla logica della domiciliarità e dell'integrazione sociale e si sviluppa nel più ampio insieme di progetti e interventi della Fondazione dedicati a costruire una città più inclusiva nell'ottica di un welfare comunitario.
Nel suo impegno per imprimere una direzione nuova al welfare e contribuire allo sviluppo delle politiche sociali nei confronti di famiglie povere e fragili con figli minorenni, Fondazione L’Albero della Vita, insieme a Fondazione Emanuela Zancan e Vita, ha promosso la Conferenza “Combattere la povertà con le famiglie. Verso un nuovo welfare d’aiuto”. Alessandra Pavani ci racconta i principali contenuti emersi nel corso dell'evento.
A Torino si è svolto un ciclo di incontri dedicato alle tematiche educative e al mondo della scuola, intitolato “Dialoghi sull’educazione”. I seminari sono stati un’occasione d’incontro e confronto per sviluppare riflessioni secondo una prospettiva di lifelong e lifewide learning. Di particolare rilevanza per il mondo del secondo welfare è stato l’incontro “Educazione e lotta alle povertà. Mappe e progetti per rompere il circolo vizioso delle povertà educative”, dedicato alle iniziative di Save The Children.
Il prossimo 9 giugno uscirà il volume “Il Reddito d’Inclusione Sociale (ReIS). Le proposte dell’Alleanza contro la povertà in Italia” scritto dai componenti del gruppo scientifico dell’Alleanza contro la Povertà in Italia. Il libro illustra i contenuti della proposta di ReIS presentata a ottobre del 2014 e ne approfondisce gli aspetti tecnici e attuativi, analizzando gli ostacoli da affrontare, le strade per superarli e le ragioni a favore di ciascuna scelta suggerita.
La sperimentazione della Nuova Carta Acquisti intendeva rivolgersi a quanti si trovavano in condizione di povertà economica a causa della recente perdita di lavoro, intercettando quindi le cosiddette “nuove povertà” piuttosto che rivolgersi ai poveri di lungo periodo. Su questo punto, l’esperienza realizzata nel Comune di Bari è stata particolarmente positiva. In questo Comune, infatti, la misura è riuscita a coinvolgere con successo utenti in precedenza sconosciuti ai servizi sociali.
Il 26 maggio presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca si è tenuta la Quarta Giornata Interculturale dedicata al tema dell'educazione interculturale. L'evento ha visto la partecipazione di intellettuali come Alessandro Baricco e Lucio Caracciolo, oltre che autorità internazionali come Nassir Abdulaziz Al-Nasser, Alto Rappresentante dell’agenzia delle Nazioni Unite UNAOC, e numerosi professionisti e studiosi del settore.
Come italiani fatichiamo ad accettare che nel Paese vivano 1,1 milioni di bambini in povertà assoluta. Che diventano 2 milioni se esaminiamo la povertà relativa: 1 bambino su 5. Persino nella rissosa lotta politica è rimasto quest’ultimo tabù: la paura di ammettere che in Italia ci sono situazioni che una volta definivamo da «Terzo mondo» e che non coinvolgono solo ragazzi stranieri. E questa amnesia convive con un paradosso: la quota crescente di bambini poveri si accompagna alla diminuzione delle nascite.
La scorsa settimana l'Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo - ente strumentale della Fondazione torinese - ha presentato il proprio Bilancio di Missione relativo alle attività svolte nel 2015. Il documento mostra come lo corso dell'anno, proseguendo sulla strada tracciata dal Progetto di Programma Pluriennale del 2014, l'organizzazione si sia focalizzata su un obiettivo giudicato prioritario in questo frangente storico: il contrasto alla riproduzione intergenerazionale della povertà.
Il 17 maggio a Roma è stato ufficialmente presentato il Fondo per contrastare la povertà educativa. A questo punto entro un mese dovrebbe essere varato il Decreto del Ministero del Tesoro che, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità, assicurerà alle Fondazioni un credito d’imposta pari al 75% delle somme impegnate. Le Fondazioni bancarie, infatti, sosterranno l’iniziativa con uno stanziamento di 120 milioni all’anno per il prossimo triennio.
È stata presentata venerdì 20 maggio la call for ideas del programma Attiv-aree, dedicato alla valorizzazione delle aree interne, dunque di importanza strategica in un paese come il nostro, in cui rappresentano il 60% del territorio. Un bando che nasce dal tentativo di comprendere come invertire quel trend negativo di perdite demografiche, economiche e di servizi, che si traducono in perdita di benessere per i cittadini.
La Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora ha pubblicato le Linee di Indirizzo per il Contrasto alla Grave Emarginazione Adulta in Italia che, insieme alle indagini dell'Istat "I Servizi alle Persone Senza Dimora" e "Persone Senza Dimora", rappresentano il primo grande sforzo per conoscere il fenomeno della povertà estrema. Uno strumento utile a definire paradigmi di intervento omogenei, riconosciuti e condivisi dai principali attori che nel nostro sistema di welfare si occupano di grave marginalità.