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disuguaglianze

Il Capitolo 1 del Quinto Rapporto sul secondo welfare propone un’analisi delle conseguenze che la pandemia di Covid-19 sta avendo sul nostro sistema sociale, mettendo in luce sia le conseguenze sul sistema di welfare sia le opportunità di rinnovamento offerte dalla crisi pandemica.
A dirlo è il Rapporto 2021 sui territori e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, secondo cui aumenta un po' ovunque la forbice del reddito disponibile, peggiora il tasso di occupazione, aumentano i NEET e aumenta le persone in stato di povertà e a rischio di esclusione sociale.
Comprendere il fenomeno sistemico della violenza di genere è necessario per agire efficacemente e adottare misure che possano eliminare tutte le forme di violenza nei confronti delle donne.
Il PNRR rappresenta un’opportunità unica per intervenire sulle storiche carenze della scuola italiana, ma le riforme previste dal Piano saranno sufficienti? Cerchiamo di fare chiarezza.
Due diverse associazioni pronte a collaborare per contrastare la violenza economica sulle donne sia nell’ambito privato che in quello pubblico.
A Porto si è deciso che entro il 2030 almeno il 78% della popolazione europea dovrà avere un lavoro. Ma dietro a medie e percentuali ci sono questioni complesse che occorre conoscere per evitare di sottovalutare questo tema strategico.
La pandemia ha portato a un aumento del rischio povertà in molti Paesi europei, tra cui l'Italia. Le risorse che arriveranno da Bruxelles nei prossimi anni possono rappresentare un'opportunità per affrontarla? Ce ne parla Paolo Riva nella nostra inchiesta per Buone Notizie.
Secondo Maurizio Ferrera in questo momento non ci servono sterili contrapposizioni di principio ma un buon «tagliando» basato su un pacato sapere empirico. Per farlo bisogna ripensare criteri e soglie di accesso e affrontare il nodo dell'inserimento lavorativo. Ma senza sviluppo economico nessuna misura può fare miracoli.
Secondo l'Istat nell'anno della pandemia risultano in condizione di povertà assoluta poco più di 2 milioni di famiglie: il 7,7% del totale, in aumento rispetto al 6,4% del 2019. In termini reali si tratta di oltre 5,6 milioni di individui, il 9,4% dei residenti in Italia. I nuovi dati confermano la situazione drammatica delle fasce più giovani della popolazione, in particolare i minori e le loro famiglie.