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disuguaglianze

La sociologa Laura Zanfrini riflette sulle condizioni dei lavoratori stranieri in Italia. E su cosa si potrebbe fare per migliorarle, anche grazie agli attori del secondo welfare.
Le crisi hanno sempre molte facce. Per questo la transizione ecologica necessaria per affrontare il cambiamento climatico deve essere attuata considerando le crescenti diseguaglianze sociali, partendo ad esempio dal tema del lavoro. E, in quest'ottica, un'attenzione particolare va dedicata alla condizione delle donne.
Secondo Alessandro Rosina serve un cambiamento culturale che li responsabilizzi rendendoli più “cittadini attivi” e meno “figli a carico”. Questo passa però dal rafforzamento e allargamento di investimenti che li aiutino a sperimentarsi e ad essere riconosciuti come soggetti attivi in grado di prendere decisioni responsabili.
Il sistema antiviolenza italiano non è dotato di politiche e interventi strutturali, integrati e adeguatamente finanziati in grado di sostenere a 360 gradi le donne che subiscono violenza. Sul tema abbiamo intervistato Katia Scannavini, Vice Segretaria Generale di ActionAid Italia.
Nel settore della logistica sono impiegati moltissimi stranieri, che lavorano in condizioni dure e il più delle volte discutibili. La loro dignità tuttavia non riguarda solo il luogo di lavoro ma anche il contesto in cui vivono: avere luoghi e strumenti per far dialogare i vari stakeholder territoriali è quindi prioritario.
L'ultima uscita della pubblicazione promossa dall’omonima Società di mutuo soccorso approfondisce la questione delle disuguaglianze. Tra i contenuti c'è anche un articolo di Franca Maino e Valeria De Tommaso sul Piano di Azione Nazionale della Garanzia Infanzia.
Quali e quante conseguenze avranno i cambiamenti climatici sulle politiche sociali? Chi rischia di essere più colpito? Come possono essere limitate? Una prima riflessione su un tema che, volenti o nolenti, sarà sempre più centrale nel dibattito pubblico.
A quasi sei mesi dal bando della Protezione Civile per gestire l'accoglienza diffusa i problemi appaiono numerosi. E intanto il numero dei profughi aumenta. Ce ne parla Paolo Riva.
A dirlo è l'Osservatorio Nazionale sui Servizi Sociali Territoriali del CNEL che ha realizzato, in collaborazione con ISTAT, un rapporto sui dati 2018-2019. Spendiamo appena lo 0.7% del Pil, un terzo degli altri Paesi UE.
Il progetto HOOD dell’Ufficio Pio aiuta i servizi a usare l’approccio della Co-progettazione Capacitante nel lavoro di contrasto all’homelessness. A partire dal sogno.
Il dibattito sul welfare durante la campagna elettorale si è concentrato su pochi punti chiave, lasciando ai margini molti temi sociali che sono e saranno fondamentali per il nostro Paese. Per questo vogliamo offrire alcune riflessioni che possano essere utili al prossimo Governo.
"17 storie per il 2030" è un progetto promosso dalla Fondazione Unipolis per raccogliere storie propositive e favorire il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile.