Conciliazione

Con il termine “conciliazione vita-lavoro” si fa riferimento a un vasto insieme di politiche attuate dallo Stato o promosse da enti privati per permettere alle persone di raggiungere un maggiore equilibrio tra tempi personali e professionali.

Si tratta di un ambito sempre più importante per il welfare, poiché lo sviluppo di politiche di conciliazione permette di accrescere il benessere delle persone, raggiungere la parità di genere e, più in generale, sostenere la crescita del Paese.

Efficaci interventi di conciliazione vita-lavoro, infatti, oltre a giocare un ruolo di primo piano nel sostenere la partecipazione femminile al mercato del lavoro, favorire l’uguaglianza uomini-donne e garantire lo sviluppo economico possono contribuire ad affrontare le grandi sfide attuali delle nostre comunità, quali ad esempio i mutamenti demografici e la povertà educativa.

Di seguito i nostri articoli sul tema.

La Legge di Bilancio 2020 sul fronte dei bonus alle famiglie conferma la linea degli anni precedenti. I 600 milioni di euro stanziati, salvo qualche piccola novità, verranno utilizzati per rinnovare i vari bonus già esistenti nel 2019 tra cui bonus bebè, mamme domani e quello per l'asilo nido. Sembra dunque che bisognerà aspettare il 2021 per l'introduzione dell'assegno unico che accorperà in un unico contributo tutte le misure frammentate e una tantum attualmente attive.
La direttiva europea sul work-life balance approvata la scorso aprile rappresenta un passo importante nel processo di riforma delle politiche legate alla conciliazione vita-lavoro. Ma qual è l'attuale condizione dei principali Paesi europei su questo fronte? Quali sono le sfide comuni sul tema della work-life balance? Cerchiamo di rispondere a queste domande analizzando i risultati del report "Conciliazione vita lavoro: sviluppo di policy" curato da ANPAL.
Il Comune di Milano ha pubblicato un avviso rivolto alle imprese del territorio per l'acquisizione di manifestazione di interesse per il coinvolgimento in un percorso di formazione digitale per i dipendenti genitori e in uno di valutazione delle policy aziendali di conciliazione vita-lavoro. L'avviso - che scadrà il prossimo 31 gennaio - è parte del progetto europeo "MASP - Master parenting in work and life".
Secondo il nuovo rapporto del Centro Studi di Confindustria, nel 2019 il 60% delle imprese associate alla confederazione degli industriali ha avviato politiche di welfare aziendale. Il report stima una crescita importante di tutti i servizi di welfare messi a disposizione dalle imprese per i propri lavoratori, ma anche di misure come lo smart working. Persistono però delle differenze importanti rispetto alle dimensioni aziendali e al settore di appartenenza.
Nel nostro Paese il 36% di chi si licenzia lo fa a causa dell'incompatibilità tra i propri impegni di lavoro e le esigenze di cura dei figli. In particolare i ritmi di vita quotidiani, la mancanza di tempo e l'incertezza sul futuro starebbero allargando l'area dei bisogni delle famiglie. A questo si aggiunge spesso l'assenza di una rete familiare, i costi elevati di asilo nido e baby sitter e la mancanza di posti nelle strutture pubbliche. A dirlo è un'analisi dell'Unione europea delle cooperative, Uecoop).
L'Osservatorio Ocsel di Cisl ha pubblicato il nuovo Rapporto relativo alla contrattazione di secondo livello. Stando ai dati del documento, nel 2018 quasi il 40% degli accordi aziendali e territoriali prevedeva misure di welfare aziendale: si tratta di un incremento di oltre 15 punti percentuali rispetto al 2016. Permangono però alcune differenze tra le imprese. In questo articolo analizziamo i contenuti del Rapporto.
La Regione Lombardia ha approvato le linee guida per la definizione dei Piani Territoriali di Conciliazione 2020-2023. Il D.G.R. 2398/2019 prevede lo stanziamento di 3 milioni di euro nel corso del prossimo triennio per il finanziamento di progetti e politiche volte a promuovere interventi di welfare aziendale e di armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, avviati da alleanze territoriali multi-attore.
Da gennaio a giugno 2020 si terrà a Torino un ciclo di incontri gratuito incentrato sui temi del welfare aziendale, conciliazione vita-lavoro, occupazione femminile e sviluppo sostenibile. Il percorso formativo è parte del progetto "Mutualismo, innovazione e coesione sociale. Secondo welfare... Per primi!" promosso dalla società di mutuo soccorso Solidea, in cui è coinvolto anche il nostro Laboratorio.
Negli ultimi anni il Gruppo Hera, multiutility che si occupa della gestione di gas, luce, acqua e servizi ambientali in alcune regioni del Centro e del Nord-Est, ha realizzato importanti investimenti nel campo del welfare aziendale e della conciliazione vita-lavoro. Tra le azioni più interessanti c'è il progetto "Politiche del buon rientro", destinato ai neo-genitori. Valentino Santoni ci racconta questo piano di welfare, per il quale Hera investe circa 5 milioni di euro l'anno.
Il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro si intreccia fortemente con quello dell'occupazione femminile, della genitorialità e del welfare. Ed è proprio per questo che l'associazione fiorentina Co-Cò ha dato vita a "Spazio Co-Stanza", una struttura di co-working che mette a disposizione servizi flessibili e modulabili, come attività ludico-ricreative per i più piccoli, baby-sitting, ma anche corsi di formazione.
Quella demografica è oggi tra le questioni più cruciali per l'Italia ma il nostro Paese finora non sembra essere stato capace di sviluppare politiche pubbliche e interventi collettivi all'altezza di questa sfida. Per far luce su tale problematica nasce l'Alleanza per l'infanzia, un network di associazioni, esponenti della società civile e studiosi che condivide l'urgenza di sensibilizzare e fare pressione sull'opinione pubblica e sulla politica.
Nell'Alto Milanese le parti sociali hanno dato vita ad un accordo territoriale volto a mettere in connessione l'offerta dei servizi pubblici e la domanda di prestazioni di welfare aziendale. In particolare, sono stati creati dei "pacchetti" di servizi offerti dalle società pubbliche locali a cui i dipendenti delle imprese possono accedere attraverso il loro "conto welfare". Un'interessante esempio di sviluppo del cosiddetto welfare aziendale territoriale.
Il Dipartimento per le politiche per la famiglia ha pubblicato la versione definitiva del testo del bando #Conciliamo. L'iniziativa, che destinerà 74 milioni di euro alle imprese che vogliono investire nel welfare aziendale, è stata quindi confermata. La novità più rilevante è che anche le micro e le piccole imprese potranno presentare i proprio progetti. La scadenza resta però fissata per il 18 dicembre. Ve ne parliamo qui.
A Salerno si è svolto il primo seminario di "La Città in Crescita", progetto promosso da diversi stakeholder nazionali e locali per attivare e mantenere reti che possano divenire “Comunità Educanti” nell'ambito del Sistema Integrato zero-sei anni. Questo primo appuntamento, dedicato al tema "Tuscan Approach e poli educativi 0-6" è stato curato da Arianna Pucci, Pedagogista dell'Istituto degli Innocenti. L'abbiamo intervistata.
Come spesso abbiamo sottolineato, oltre ad essere rilevante sotto il profilo dell'armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro, lo smart working rappresenta un'opportunità per promuovere un diverso modello di intendere ed organizzare il lavoro. Proprio per questa ragione, Luca Solari, Professore ordinario di Organizzazione aziendale presso l'Università degli Studi di Milano, in questo contributo evidenzia come il lavoro agile possa essere uno strumento strategico per le PA e, in particolare, per le Università italiane.
È partito il progetto "Welfare aziendale e territoriale a misura di artigiani, micro e piccole imprese" di CNA Piemonte per realizzare interventi volti a sensibilizzare le piccole realtà imprenditoriali sull'importanza del welfare occupazionale e territoriale. L'iniziativa, in cui sarà convolto anche il nostro Laboratorio attraverso la predisposizione di incontri, seminari e materiali informativi, scaturisce dal bando sul welfare aziendale previsto dalla strategia regionale WeCaRe.
Il Consiglio per le Pari Opportunità di Regione Lombardia ha istituito un premio allo scopo di valorizzare le associazioni imprenditoriali, sindacali e le singole imprese che hanno dato vita ad azioni e misure nel campo del welfare aziendale e della conciliazione vita-lavoro. Il premio si chiama "Parità virtuosa. Buone pratiche di conciliazione Vita-Lavoro in Lombardia" e c'è tempo fino al 18 ottobre per partecipare. Ecco come.
Dopo la sospensione annunciata nei giorni scorsi, il Dipartimento per la Famiglia ha reso noto che il bando #Conciliamo ripartirà prima della fine di quest'anno. Lo stop, a pochi giorni dalla chiusura delle candidature, pare sia dettato dalla volontà di allargare la platea dei potenziali beneficiari includendo anche le organizzazioni con meno di 50 dipendenti, inizialmente escluse dall'iniziativa.
Unioncamere Piemonte e Anci Piemonte, in collaborazione con le Camere di commercio e gli enti locali del territorio piemontese, hanno deciso di promuovere un ciclo di seminari gratuiti rivolti alle imprese. L'obiettivo è quello di approfondire il tema del welfare aziendale, il suo grado di sviluppo in Piemonte e, infine, presentare le modalità di partecipazione al bando legato alla strategia WeCaRe che finanzierà progetti di aziende e reti di imprese che decidono di implementare servizi e piani di welfare aziendale per i propri dipendenti.
Il Dipartimento per le politiche della famiglia ha annunciato oggi attraverso il proprio sito internet di aver sospeso il bando #Conciliamo, iniziativa che avrebbe stanziato 74 milioni di euro a sostegno di progetti di welfare aziendale destinati in via prioritaria all'armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro. Al momento la sospensione sembra dovuta a non meglio precisati approfondimenti tecnico-giuridici.