“INCL Invecchiare Bene” è un progetto realizzato al confine tra Italia e Francia per affrontare le fragilità socio-sanitarie di persone anziane che vivono in territorio montano. Percorsi di secondo welfare si è occupato della valutazione del modello di intervento sperimentato dal progetto. In questa pagina è scaricabile il Rapporto di valutazione in italiano scritto da Chiara Agostini, Ester Bonomi, Chiara Lodi Rizzini e Alessandra Motta. È disponibile anche un Executive Summary in francese.
Il progetto INCL
“INCL Invecchiare bene” è stato attuato tra giugno 2021 e settembre 2022 sul territorio di confine tra Italia e Francia che comprende, in Italia, la Comunità Montana Valli del Monviso (Varaita, Po-Bronda e Infernotto) insieme alle tre Unioni Montane di Valle Grana, Valle Maira e Valle Stura, e in Francia le Comunità dei Comuni del Guillestrois-Queyras, Serre-Ponçon e Ubaye-Serre-Ponçon. Il progetto INCL fa parte del Piano Integrato Territoriale PITER Terres Monviso ed è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), Programma Interreg Alcotra 2014-2020. È stato realizzato da un partenariato guidato dal Consorzio Monviso Solidale in collaborazione con l’ASL CN 1 e il Consorzio Socio-Assistenziale del Cuneese.
Il progetto era rivolto a persone, in particolare anziani, residenti in un territorio montano la cui permanenza al domicilio e conseguentemente la possibilità di invecchiare bene è particolarmente a rischio a causa di problemi di salute (patologie croniche) e condizioni di isolamento e solitudine. Se i processi di deterioramento fisico e cognitivo unitamente al sentimento di solitudine sono infatti tipici dell’invecchiamento, la situazione nel territorio del progetto è aggravata dal particolare contesto in cui questi anziani abitano: paesi poco popolosi, lontano da grandi centri e ad essi mal o per nulla collegati, con la conseguente difficoltà ad accedere ai servizi (sanitari e commerciali in primis).
Obiettivi
In questo quadro, INCL intendeva favorire la permanenza e il mantenimento dell’autonomia degli anziani fragili. Lo ha fatto perseguendo tre obiettivi principali: 1) implementare una modalità innovativa di presa in carico delle persone anziane con fragilità non conclamata e un quadro clinico non grave; 2) sperimentare, per un numero ridotto rispetto al target precedente, tale presa in carico anche per alcuni anziani con un quadro clinico più grave già seguiti dai servizi sociali o sanitari; 3) coinvolgere la comunità nell’individuazione dei bisogni e nella predisposizione delle possibili risposte.
Azioni
Il punto cardine nell’implementazione del progetto è stata la creazione delle équipe GIPIC (Gruppi Integrati di Presa In Carico), composte da diverse figure professionali quali assistenti sociali, infermieri, operatori socio-sanitari ed educatori professionali che hanno collaborato in maniera sinergica. I GIPIC si sono occupati di realizzare una presa in carico integrata articolata in due fasi. Nel corso della prima sono stati valutati i bisogni dell’anziano ed è stato definito il progetto individuale. Durante la seconda sono invece stati implementati i servizi. Le attività realizzate con INCL si possono dunque dividere in due principali categorie: quelle socio-sanitarie, che hanno riguardato specificamente i beneficiari presi in carico, e quelle educative, che non si sono rivolte solo agli anziani in carico, ma alla collettività, da un lato, per contrastare la condizione di solitudine in cui molti anziani versano, e dall’altro, per attivare una potenziale rete territoriale che si prende cura dei più fragili, in un’ottica di community building.
La valutazione: impatti diretti e indiretti
Percorsi di secondo welfare si è occupato della valutazione di “INCL Invecchiare bene”. Essa ha analizzato il progetto nel quadro dell’innovazione del welfare locale e ha riguardato sia gli impatti diretti, cioè sugli anziani, sia quelli indiretti, ovvero sugli operatori e sui loro enti, sui servizi e sul territorio. Per analizzare tali impatti sono stati utilizzati metodi qualitativi (analisi documentale, interviste e focus group) e quantitativi (questionario e analisi di dati secondari).
Struttura rapporto
Il rapporto si “INCL Invecchiare bene” è articolato in cinque sezioni. La prima presenta brevemente contenuti e articolazione del progetto. La seconda illustra gli obiettivi, le dimensioni di analisi e la metodologia della ricerca. La terza si concentra sull’analisi degli “impatti diretti”, ovvero che riguardano la condizione degli anziani. La quarta sugli “impatti indiretti” che interessano gli operatori e i loro enti, i servizi e il territorio. Il rapporto si chiude con delle riflessioni conclusive.
Percorsi di secondo welfare realizza attività di ricerca basate su una metodologia consolidata che prevedere il coinvolgimento di un team di lavoro ampio e trasversale. Vuoi realizzare una ricerca con con noi? Contattaci. |