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#Partnership

La collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni è l’essenza del secondo welfare. Ecco perché ci occupiamo di partnership pubblico-privato, innovazione sociale, cooperazionecoprogettazione. Approfondisci il Goal 17 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Se ne è discusso all'Università degli Studi di Milano durante un evento parte del Festival “Il Tempo delle Donne” del Corriere della Sera. A confrontarsi sul tema la nostra direttrice scientifica Franca Maino insieme a Maurizio Ferrera, Ilaria Madama, Claudia Moneta, Marzia Sica e Barbara Farina.
È l’obiettivo di Sardegna ForMed, un programma di studio che coinvolge numerosi atenei mediterranei ed è promosso dalla Fondazione di Sardegna insieme a Unimed. Un progetto che spiega molto bene come mai la cooperazione internazionale rientra fra gli obiettivi della filantropia.
Le piccole e medie imprese ancora oggi faticano a implementare misure di welfare. Nonostante un aumento della diffusione di queste azioni, grazie soprattutto agli incentivi fiscali previsti dalla normativa, sono ancora poche le imprese come meno di 250 addetti che riescono a garantire piani complessi e strutturati. Investire sulle reti può essere un'opportunità per cambiare le cose.
Grazie ad un finanziamento dell’Unione dei Comuni della Marca Senone, nelle Marche è nato un progetto che cerca di favorire la diffusione del welfare aziendale tra le imprese del territorio, coinvolgendo anche piccole attività commerciali e fornitori di servizi.
Insieme a don Stefano Guidi, direttore della FOM, abbiamo cercato di capire meglio cosa contraddistingue oggi i cosiddetti GREST e i motivi per cui, negli ultimi anni, stanno diventando la prima scelta di molte famiglie. C’entrano i bisogni crescenti di conciliazione, la convenienza economica e la qualità di un’offerta educativa aperta a tutti.
Le piccole località come Biccari, sui Monti Dauni, hanno trovato un supporto nella Strategia Nazionale Aree Interne per collaborare e accedere ai fondi UE. Tuttavia, con il PNRR, la competizione per le risorse è diventata più intensa.
Insieme a Michele D’Alena, esperto del tema, coautore del volume “Fare assieme: una nuova generazione di servizi pubblici” e neo assessore alla felicità del Comune di San Lazzaro di Savena, abbiamo indagato le caratteristiche dei servizi pubblici collaborativi e ci siamo chiesti che importanza possano assumere.
L’approccio del Comune nella programmazione dei servizi sociali ed educativi riflette un percorso di amministrazione condivisa che ha portato a una responsabilizzazione della comunità, in cui l’ente pubblico ha assunto il ruolo di orchestratore dei diversi attori del territorio
La domanda è affronta in un Position Paper promosso da Nexto, che grazie al contributo di Percorsi di secondo welfare individua alcune strade per innovare le politiche sociali regionali. Spunti utili per scegliere come votare l’8 e 9 giugno, ma anche per immaginare policy di medio-lungo termine.
Lo pensano Anton Hemerijck e Manos Matsaganis, che hanno appena pubblicato un volume sul tema. Li abbiamo intervistati e abbiamo capito che il Welfare State nell'Unione Europea è uscito rafforzato dalle crisi degli ultimi anni. Ma la situazione non è uguale in tutti i Paesi: in alcuni, come l'Italia, il nodo del finanziamento e le scelte di spesa restano temi su cui riflettere.
Prosegue il progetto per promuovere il welfare aziendale di comunità in provincia di Cuneo. Il percorso progettuale, sostenuto dalla Fondazione CRC e promosso da ASL CN2, ad oggi coinvolge un folto partenariato, tra cui Secondo Welfare, che mira a rafforzare la capacità di dialogare e confrontarsi con le aziende del territorio.
Il Piano Strategico Cuneo 2030, frutto di un ampio lavoro di consultazione, mira a potenziare l'ecosistema territoriale attraverso cinque obiettivi. Attraverso questo strumento la Fondazione CRC, insieme alla Provincia e alla Camera di Commercio di Cuneo, intende promuovere uno sviluppo territoriale condiviso.
A Bruxelles si è tenuta una riunione congiunta tra i Ministri dell’economia e delle finanze e quelli del lavoro e delle politiche sociali dei 27 Stati membri. Un fatto straordinario, che dice molto del momento che sta vivendo l’Unione Europea.
Un convegno svoltosi a Bruxelles è stata l’occasione per fare il punto sulle esperienze di imprese in crisi salvate dai propri lavoratori attraverso la creazione di cooperative. Un modello nato in Italia quasi 40 anni fa che ora è adottato in molti Paesi. E che avrebbe un grande potenziale per sviluppare l’economia sociale.
Le trasformazioni tecnologiche e sociali degli ultimi decenni in molti casi hanno destabilizzato le biblioteche, tanto che alcuni si domandano se saranno in grado di sopravvivere. Una possibile soluzione ai cambiamenti in atto potrebbe consistere nel ripensare il loro ruolo e le loro forme in un'ottica di innovazione sociale.
Flaviano Zandonai, che è intervenuto alla presentazione nazionale del Sesto Rapporto sul secondo welfare, propone alcune riflessioni sul ruolo che coprogettazione e coprogrammazione possono giocare nell'attuale contesto di policrisi. Ma per generare impatti positivi serve un salto di qualità.