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#NoFame

Quello della povertà alimentare è un fenomeno in crescita nel nostro Paese; dal 2013 lo analizziamo nelle sue diverse declinazioni con il Focus “Povertà Alimentare”, nato con il patrocinio di Expo Milano 2015. Approfondisci il Goal 2 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

ActionAid ha realizzato una ricerca sulla povertà alimentare nel nostro Paese basandosi su diverse basi dati che hanno permesso di sviluppare alcuni indici dedicati proprio a questa forma di deprivazione. Roberto Sensi e Giulia Ciancimino ci spiegano i principali risultati emersi e le azioni necessari per un intervento istituzionale efficace.
All’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano si è svolta una lezione aperta per riflettere sulla povertà come fenomeno strutturale e promuovere politiche integrate, capaci di superare l’approccio emergenziale e di affrontare le sfide attuali con dati e coordinamento istituzionale.
Un'analisi dettagliata sull’evoluzione della Rete Cibo Brescia e la sua trasformazione nella Rete Conta su di noi, con riflessioni su dinamiche operative, modalità di intervento e forme di collaborazione. Il contributo, in particolare, approfondisce il tema della governance collaborativa, raccontando come nella città di Brescia questa abbia permesso di passare da modalità reattive e frammentarie di contrasto a varie forme di povertà ad un insieme di attività che oggi si svolgono in un disegno condiviso e coordinato.
Il mancato accesso al cibo si esprime in varie forme: disagio fisico, psicologico e sociale. Un problema multidimensionale spesso dimenticato, che necessita di un approccio trasversale per essere inquadrato e affrontato efficacemente.
Il progetto di ricerca “Disentangling inequality and food Poverty amongst Adolescents: concepts, measures and local action strategies” intende approfondire un tema poco studiato ma particolarmente importante per capire i fenomeni che generano disuguaglianze all’interno della nostra società. Sarà realizzato da un team multidisciplinare dell’Università degli Studi di Milano e di ActionAid, grazie al sostegno di Fondazione Cariplo.
Nel 2024 il Fondo per il Reddito alimentare potrà contare su una dotazione di 2 milioni di euro. Queste risorse saranno usate per avviare una sperimentazione triennale volta a sostenere le persone in condizione di povertà e ridurre lo spreco alimentare nei capoluoghi delle Città metropolitane di Genova, Firenze, Napoli e Palermo.
Dovrebbe sostenere una fetta di popolazione che, anche se non in povertà, è in difficoltà ad acquistare beni alimentari di prima necessità. Ma già in partenza esclude almeno 6,3 milioni di famiglie che avrebbero diritto in base all’ISEE. È solo uno dei punti critici dell'ennesima misura "tampone"
Negli ultimi tre anni a Torino le politiche di contrasto alla povertà alimentare sono andate incontro a un processo di trasformazione profonda, grazie alla nascita della rete Torino Solidale. Partendo dalla mozione da poco presentata in consiglio comunale sull’impiego dei fondi sul Reddito Alimentare, in questa articolo si riflette su tale misura nel contesto del welfare torinese.
A Milano si è svolto un incontro sul programma di recupero di alimenti freschi e cotti dalla Ristorazione e dalla Grande Distribuzione Organizzata, che da quando è nato ha permesso di recuperare l'equivalente di decine di milioni di pasti, evitando sprechi e sostenendo contemporaneamente chi si trova in povertà alimentare.
Se ne è parlato lo scorso 9 maggio in un evento organizzato presso l'Università degli Studi di Milano a cui hanno partecipato esperti, amministratori locali, studiosi e operatori che si sono confrontati sulla necessità di individuare nuove soluzioni per affrontare un fenomeno sempre più diffuso.
Nel 2020 l'emergenza sanitaria e le sue conseguenze hanno portato a un aumento degli investimenti del 4,3%, legati soprattutto al contrasto all'esclusione e, in particolare, alla povertà alimentare. A dirlo è Istat, che conferma grandi differenze all'interno del Paese.
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