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#MenoDisuguaglianze

Il contrasto alle disuguaglianze e all’esclusione sociale è uno dei nostri principali temi di ricerca e approfondimento. Dedichiamo particolare attenzione alle persone maggiormente a rischio di esclusione, per esempio, con il nostro Focus “Immigrazione e accoglienza”. Approfondisci il Goal 10 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

A dirlo è il Manifesto del "Patto per un nuovo welfare sulla non autosufficienza" pubblicato in vista della prossima Legislatura. Un documento che ricorda le ragioni per cui è fondamentale portare a termine il processo riformatore previsto dal PNRR e le condizioni da rispettare per riuscire a centrare un obiettivo storico.
Grazie al Bando Riesco di Fondazione MPS, a Siena sta nascendo una piattaforma promossa dalle organizzazioni di volontariato. Oltre a facilitare l'incontro tra domande e offerta, il progetto prevede anche la presenza di sportelli e operatori per aiutare le persone a individuare i servizi.
La giornalista ed esperta di dati Donata Columbro ha scritto un libro per spiegare come mai i dati sono ovunque e perché è importante proteggerli e saperli interpretare. Competenze fondamentali in una società in cui i dati orientano sempre più le nostre piccole scelte personali così come decisioni destinate ad avere conseguenze enormi e permanenti.
"17 storie per il 2030" è un progetto promosso dalla Fondazione Unipolis per raccogliere storie propositive, raccontarle tramite podcast e favorire così il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Un'immersione in un desiderio comune di cambiamento e nella voglia di dare voce a un futuro diverso. Ce ne parlano Laura Baiesi e Elisa Paluan.
La denatalità rappresenta un problema di lunga data per l'Italia che però ora, complice la pandemia, appare quanto mai evidente. Il momento che stiamo attraversando richiede di ripensare profondamente le politiche per contrastare il fenomeno, anche seguendo l'esempio di altri Paesi che in Europa sono stati capaci di risollevare le nascite.
Nelle prossime settimane il Governo adotti tutte le misure possibili affinché il prossimo Parlamento possa mettersi immediatamente al lavoro per garantire l'avvio della riforma della Long Term Care. A chiederlo sono le organizzazioni del Patto per il nuovo welfare sulla non autosufficienza con una lettera aperta alle istituzioni.
L'acceleratore intende sostenere realtà capaci di sviluppare soluzioni e modelli scalabili, in grado di cambiare il sistema di welfare a livello nazionale e internazionale. Il progetto è promosso da CDP Venture Capital SGR insieme a SocialFare e a|cube, e grazie a un'ampia compagine di partner sostenitori. C'è tempo fino al 2 ottobre per candidarsi.
Il Comitato scientifico di valutazione istituito presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha prodotto una relazione per affrontare alcune delle questioni più controverse sulla misura. L'obiettivo è fornire dati e informazioni fondate che possano aiutare a orientare il dibattito pubblico ancorandolo a solide basi scientifiche ed evidenze empiriche.
Sul numero 1/2022 della rivista "Politiche Sociali/Social Policies" Mauro Migliavacca e Alessandro Rosina riflettono su quattro temi-chiave per leggere correttamente le nuove generazioni: demografia, istruzione, lavoro e partecipazione.
Nell'ultimo reportage di A Brave New Europe, Eleonora Camilli approfondisce i diversi standard di accoglienza stabiliti dalla UE per gli ucraini che scappano dall'invasione russa e per le persone di nazionalità diverse in fuga da altri conflitti.
Le professioniste della cooperativa sociale Comin approfondiscono l'importanza della dimensione temporale nel lavoro che gli assistenti sociali svolgono con le famiglie. Analizzando due strumenti specifici, viene evidenziato come e perché è fondamentale scandire le tempistiche degli interventi per misurare l’efficacia del proprio operato.
Secondo Maurizio Ambrosini, sociologo dell’Università degli Studi di Milano esperto di migrazioni, la gestione dell’emergenza ucraina presenta elementi di discontinuità rispetto al passato che fanno sperare nel miglioramento di un sistema che finora è stato frammentato e insufficiente. Accoglienza diffusa, partenariato e responsabilizzazione sono i punti da cui può partire questo cambiamento. A condizione che la società nel suo insieme sia pronto a farsene carico.
Negli ultimi due anni si è resa evidente la diffusa impreparazione di attori pubblici e privati nell'affrontare le conseguenze psico-sociali della pandemia, che però ha offerto anche l’opportunità di sperimentare e intervenire in maniera innovativa. Lo dimostrano diverse esperienze realizzate in Italia.
La XIV edizione del Rapporto dell'Osservatorio Europeo sulla Sicurezza di Fondazione Unipolis e Demos&Pi mette in luce il differente pensiero di giovani e meno giovani su guerra ambiente, lavoro, economia, scuola e diritti. Il quadro è sconfortante.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Biella intende costituire un Tavolo operativo che coinvolga Enti Pubblici e organizzazioni del Terzo Settore per realizzare interventi che possano aiutare e sostenere i giovani del territorio. C’è tempo fino al 15 settembre per candidarsi.
Social Impact Agenda per l’Italia sta realizzando una serie di paper per capire i nessi possibili tra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la finanza a impatto. In questo articolo vi raccontiamo il secondo approfondimento curato da Giuseppe Guerini, dedicato all'evoluzione dei modelli di cura e assistenza sociale.
La Cisl ha avviato un'interlocuzione con la Regione per stabilire l'utilizzo delle risorse europee ed incrementare i servizi favorendo la conciliazione. Paola Gilardoni ci descrive le principali iniziative che andrebbero perseguite per garantire più integrazione e maggiore sostenibilità di queste politiche.
Gli esperti, nominati dal Ministero dell’Istruzione nel marzo scorso, hanno elaborato celermente alcuni indicazioni per il contrasto della dispersione scolastica e il superamento dei divari territoriali nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In assenza di riscontri, dopo alcune settimane di attesa hanno scelto di interpellare direttamente il responsabile del dicastero con una lettera aperta.