#LavoroDignitoso

La promozione e la protezione del lavoro sono al centro del nostro Focus “Welfare e contrattazione”. Inoltre seguiamo regolarmente gli sviluppi del mondo del lavoro nelle aziende e nel Terzo Settore. Approfondisci il Goal 8 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

L'Osservatorio DOMINA ha da poco pubblicato il Terzo Rapporto Annuale sul lavoro domestico. Il documento offre una panoramica sul settore dell'assistenza domestica in Italia, analizzando la composizione della forza lavoro, la gestione dei datori di lavoro e l'impatto economico e fiscale di questo settore. Più della metà del settore è composto da lavoratori irregolari.
I problemi legati alla salute mentale sono cresciuti negli ultimi due anni, spingendo diverse imprese a investire per tutelare i propri dipendenti. Ma ci possiamo aspettare un impegno simile anche superata l'emergenza? Ne abbiamo parlato con alcuni esperti del tema.
Nel sesto approfondimento di ABNE, il progetto che stiamo realizzando con Slow News per raccontare cos'è e come funziona la Politica di coesione europea, si affronta il tema della digitalizzazione del Terzo Settore guardando all'esperienza del capoluogo piemontese, che negli ultimi anni si è rivelato un grande laboratorio di innovazione (anche) per il mondo non profit (anche) sul digitale.
La popolazione italiana continua a diminuire e questo genera conseguenze su vari fronti, tra cui la sostenibilità del nostro sistema di protezione sociale. In questo articolo Ester Bonomi ci aiuta a capire quali sono le cause della denatalità e come i diversi Paesi europei hanno cercato di porre un freno al calo demografico. Esempi a cui potrebbe guardare l’Italia per ripensare il suo approccio al tema.
Il fenomeno dei giovani che non studiano, non lavorano e non sono inseriti in percorsi di formazione in Italia resta su livelli allarmanti. Il Dipartimento per le Politiche giovanili e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno quindi elaborato il Piano nazionale “Neet working” per affrontare la questione.
Secondo una recente indagine dell'INAPP circa 7,2 milioni di lavoratori stanno sperimentando lo smart working in Italia. In molti vorrebbero continuare a svolgere la loro attività in "modalità agile" nel prossimo futuro, ma per i dipendenti delle micro e piccole imprese le possibilità sono limitate.
Alcuni dei più noti approfondimenti dedicati al welfare aziendale mettono in luce come la corretta comunicazione del piano ai dipendenti e ai collaboratori dell'impresa sia essenziale. Sulla stessa linea è la Prassi di Riferimento UNI 103:2021, che evidenzia come senza il giusto coinvolgimento dei beneficiari si rischi un fallimento. Valentino Santoni ci aiuta ad approfondire questo tema, poco trattato ma molto importante per lo sviluppo del welfare aziendale.
Sull’ultimo numero della Rivista Politiche Sociali/Social Policies Gianluca Busilacchi, Giovanni Gallo e Matteo Luppi riflettono sui limiti della misura, che persistono a tre anni dalla sua approvazione. Di seguito gli autori ci propongono una sintesi del loro lavoro di analisi, riguardante gli aspetti di condizionalità richiesti per l’accesso e quelli legati alla sua concreta implementazione.
Luca Davico, curatore del Rapporto Giorgio Rota, propone alcune riflessioni sull'impatto che la pandemia ha avuto sul sistema occupazionale italiano. Secondo i dati raccolti dal rapporto, i gap di genere e generazionali risultano in forte aumento. Al tempo stesso i redditi e i consumi si sono ridotti considerevolmente, soprattutto al Nord. E sullo smart working è necessaria una riflessione più approfondita.
Abbiamo intervistato Paola Blundo, che che da gennaio 2022 ha assunto la carica di Direttore Welfare di Edenred Italia, uno dei principali operatori di welfare aziendale in Italia. Ci ha spiegato come stanno cambiando le proposte delle imprese nel campo del welfare e come si stanno evolvendo i bisogni dei lavoratori a seguito della pandemia.
Impact4Coop è il nome del fondo nato dalla collaborazione tra Fondazione Cariplo e Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore e si pone come una risposta agli effetti negativi della pandemia sulle cooperative sociali. Lo stanziamento di 1,2 milioni di euro permetterà un rafforzamento del settore cooperativo in termini occupazionali e di impatto generato attraverso i servizi.
Ministero dell'Innovazione Tecnologica, Ministero dell'Economica e ACRI hanno hanno definito il funzionamento dello strumento che finanzierà progetti per accrescere e migliorare le competenze digitali degli italiani. Prevede un investimento complessivo di 350 milioni di euro da parte delle Fondazioni di origine bancaria ed è realizzato mutuando il modello del Fondo per il contrasto alla povertà educativa.
Su Impresa Sociale Maria Lucia Piga e Daniela Pisu analizzano i cambiamenti organizzativi interni ad alcune realtà sarde del Terzo Settore. Il loro articolo si concentra, in particolare, sull'introduzione di policy aziendali di Diversity Management e sul loro valore in ambito di inclusione e parità di genere all'interno delle organizzazioni.
Si torna a discutere della possibilità di "raddoppiare" anche per quest'anno la soglia per la detassazione dei fringe benefit. Attraverso vari emendamenti al Decreto Milleproroghe si punta a confermare il valore dei 516 euro almeno fino a dicembre 2022.
È disponibile il Quinto Rapporto sul secondo welfare, documento che intende offrire una fotografia inedita su presente e futuro del welfare italiano scosso dalla pandemia. I contenuti del Volume sono stati approfonditi dal gruppo di ricerca del Laboratorio e discussi dai rappresentanti delle principali Alleanze di scopo del nostro Paese nel corso di una presentazione online. Di seguito qualche spunto, in attesa di approfondire molte delle cose emerse.
A gennaio è entrato in vigore il nuovo accordo integrativo di secondo livello dell’istituto bancario. Oltre 80.000 collaboratori del Gruppo possono usufruire di una serie di misure e interventi finalizzati a migliorare il contesto lavorativo, ma anche a dare nuove risposte alle esigenze familiari e personali in un momento complesso come quello attuale.