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#Istruzione

È fondamentale mantenere l’attenzione su temi come la povertà educativa e l’inclusione scolastica, anche di ragazzi con disabilità. Tra le altre cose, ci occupiamo di servizi per la prima infanzia con il nostro Focus “ZeroSei”. Approfondisci il Goal 4 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Gli esperti, nominati dal Ministero dell’Istruzione nel marzo scorso, hanno elaborato celermente alcuni indicazioni per il contrasto della dispersione scolastica e il superamento dei divari territoriali nell’ambito dell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In assenza di riscontri, dopo alcune settimane di attesa hanno scelto di interpellare direttamente il responsabile del dicastero con una lettera aperta.
Marisa Parmigiani, direttrice di Fondazione Unipolis, ci racconta genesi e sviluppo del progetto triennale rivolto ai giovani di Calabria e Campania che saranno accompagnati nella valorizzazione dei propri talenti. “L’obiettivo è far crescere le persone, ma anche la comunità in cui queste si collocano, unendo l‘empowerment personale con il community engagement”.
Il report curato da Secondo Welfare mette in evidenza come i giovani tra i 15 e i 34 anni risultino tra i più colpiti dagli effetti sociali del Covid-19. Alla luce dei dati raccolti, la Fondazione CR Biella ha scelto di lanciare una call di coprogettazione territoriale che porterà all’avvio di nuove iniziative a loro dedicate.
Il Service Learning è un approccio educativo che costruisce ponti e contaminazioni tra scuola e territorio per rendere gli studenti cittadini attivi del mondo. Ce ne parlano le esperte della cooperativa sociale Comin.
Siamo andati in Puglia per raccontarvi di un istituto che già da anni investe nel digitale per ripensare la propria offerta didattica e che con la pandemia ha accelerato il proprio cambiamento. Nella nuova puntata di #OltreLaDad Chiara Agostini ci racconta l'esperienza di questa scuola attraverso le parole di studenti e docenti, che sono riusciti a creare un sistema di didattica digitale integrata efficiente ed entusiasmante proprio nei mesi più duri del lockdown.
I doposcuola della Regione si sono costituiti in comunità di pratica per definire le loro linee guida. Il laboratorio di scrittura collettiva, promosso dalla Fondazione comunitaria della Valle d’Aosta, è stato accompagnato da Marco Cau e Viola Petrella di Pares, che in questo articolo raccontano come hanno facilitato un percorso ibrido, in parte in presenza e in parte online.
Secondo Welfare ha realizzato una ricerca per ActionAid Italia al fine di individuare le aree di intervento strategiche per promuovere il superamento delle disuguaglianze sociali che si sviluppano nell'ambiente scolastico. La presentazione del report che abbiamo prodotto ci offre anche la possibilità di raccontare perché il nostro Laboratorio si sta occupando con crescente attenzione di giovani e educazione.
Per il 70% la DAD è stata più faticosa delle lezioni in presenza, mentre più del 25% afferma che abbia influenzato negativamente i propri voti. La pandemia però è stata anche l’occasione per sperimentare i vantaggi del digitale, che oltre il 90% dei dirigenti vorrebbe continuare ad utilizzare.
La chiusura delle scuole, dei servizi educativi e di molte attività sportive e ricreative ha determinato una deprivazione educativa, culturale e relazionale senza precedenti. Su Rivista Solidea, Chiara Agostini individua e descrive alcune logiche di intervento per rimettere al centro delle politiche per bambini, bambine, ragazzi e ragazze.
In che modo il nostro Paese sta affrontando, finora senza esiti positivi, l’emergenza denatalità? In questo articolo, che si aggiunge a quelli già pubblicati su Francia e Germania, facciamo il punto sulle misure adottate negli ultimi anni e analizziamo le novità del Family Act, approvato ad inizio aprile, a cui però bisognerà affiancare interventi di più ampio respiro.
Dopo due anni di crisi pandemica il fenomeno della povertà educativa ha conosciuto un ampliamento, anche a causa del ritardo nelle competenze digitali di molti ragazzi. In questo nuovo approfondimento di #OltreLaDad Sofia Barbè Cornalba ci parla del modello di apprendimento digitale promosso dalla Fondazione Mondo Digitale con il progetto OpenSPACE, che ha unito tecnologia ed empowerment per favorire la crescita dei giovani.
La digitalizzazione della didattica ha radici ben più lontane della Dad, alla quale ci siamo abituati negli ultimi due anni di pandemia. In questo approfondimento per Buone Notizie Chiara Agostini riflette sull'importanza delle competenze digitali per i giovani e sulla necessità di riempire il digital divide attraverso un adeguato percorso che interessi le scuole italiane e che si distacchi da quanto fatto nel periodo emergenziale.
Se la didattica a distanza ha creato disuguaglianze sociali evidenti, con gravi conseguenze sui livelli d'apprendimento e lo status psicologico dei giovani, lo stesso non si può dire per le prospettive che offre invece la didattica digitale integrata. In questo articolo per Buone Notizie Paolo Riva offre uno sguardo sulle opportunità dell'apprendimento digitale e sulla necessità di utilizzare efficacemente i fondi del PNRR per realizzare un nuovo modello di scuola.
In questa scuola superiore della provincia di Varese la pandemia ha permesso di accelerare un processo di innovazione digitale della didattica che era già in atto da tempo. Nella nuova puntata di #OltreLaDad Ester Bonomi ci spiega che tra gli elementi di maggior valore, accanto alle nuove tecnologie, spicca una dimensione umana fondamentale: la disponibilità degli insegnanti di mettersi in discussione.
Non per mancanze o ritardi, ma perché era già stata "superata" da una vera didattica digitale integrata. Qui web, app e metodologie partecipative ribaltano le logiche abituali di insegnamento e innescano meccanismi collaborativi tra allievi e con i docenti. Ed è accaduto anche durante una pandemia. Vi spieghiamo come nel nostro primo primo caso di studio per #OltreLaDad.
A metà degli anni 2000 i tedeschi avevano dei tassi di fertilità bassissimi, ma sono riusciti a farli risalire fino a tornare in linea con la media europea. In che modo ci sono riusciti? Facendo tornare le donne nel mercato del lavoro il prima possibile e incentivando la conciliazione vita-lavoro.
Con 193 voti favorevoli, 10 contrari e 15 astenuti, il Senato ha approvato il pacchetto di riforme per le politiche per la famiglia. Ora il Governo e il Parlamento dovranno confrontarsi per emanare i decreti attuativi nel corso dei prossimi due anni.
Realizzando "A Brave New Europe" ci siamo accorti che la Politica di coesione europea non è cosa nota ai più e, soprattutto, che quando si parla di “Unione Europea” si scatena il tifo. Per questo ci piacerebbe capire meglio qual è la percezione delle persone su questi temi per migliorare il nostro progetto. Ci dai una mano partecipando a un breve sondaggio?
Al momento sono arrivate richieste solo per metà delle risorse messe a disposizione dal Piano: il rischio è che così non venga raggiunta l'agognata copertura del 33%. Per questo il network, che riunisce le principali reti che si occupano di minori ed educazione, ha voluto mettere in luce le ragioni di questa situazione e le azioni da intraprendere evitare di sprecare l'occasione offerta dal PNRR.
Come interloquire con chi parla un’altra lingua? E come dialogare quando i riferimenti culturali sono altri? A partire dall’esperienza di una struttura di isolamento fiduciario di Trieste, in questo contributo gli operatori che ogni giorno si relazionano con minori stranieri non accompagnati mettono a tema il ruolo della mediazione culturale come strumento imprescindibile nelle relazioni educative.
La popolazione italiana continua a diminuire e questo genera conseguenze su vari fronti, tra cui la sostenibilità del nostro sistema di protezione sociale. In questo articolo Ester Bonomi ci aiuta a capire quali sono le cause della denatalità e come i diversi Paesi europei hanno cercato di porre un freno al calo demografico. Esempi a cui potrebbe guardare l’Italia per ripensare il suo approccio al tema.