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#IstituzioniSolide

Abbiamo bisogno di istituzioni solide e trasparenti e di cittadini e cittadine consapevoli. Per questo ci occupiamo, tra le altre cose, di biblioteche e welfare socio culturale e collaboriamo mensilmente alle inchieste di Corriere Buone Notizie. Approfondisci il Goal 16 sul sito di ASviS.

Quello della sostenibilità è ormai un tema ricorrente nel dibattito pubblico. Per tale ragione, da giugno 2020 abbiamo scelto di approfondire i nessi tra i cambiamenti in atto nel welfare italiano e i 17 Sustainable Development Goals, gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il contesto socio-economico di un Paese incide pesantemente sulla scelta di fare un figlio. Ma se in Italia la denatalità è un problema grave lo si deve soprattutto alla mancanza di politiche serie per la famiglia. Occupazione femminile, sgravi fiscali e politiche di work-life balance sono i punti da cui partire per cercare di affrontare il problema.
La denatalità rappresenta un problema di lunga data per l'Italia che però ora, complice la pandemia, appare quanto mai evidente. Il momento che stiamo attraversando richiede di ripensare profondamente le politiche per contrastare il fenomeno, anche seguendo l'esempio di altri Paesi che in Europa sono stati capaci di risollevare le nascite.
Grazie al confronto con alcuni esperti tiriamo le fila di quanto abbiamo imparato in questi mesi con #OltreLaDad: cosa è stata davvero la didattica a distanza, quali lezioni sono state apprese e cosa occorre per realizzare un nuovo modo di fare scuola attraverso il digitale.
A dirlo sono i risultati del percorso di ricerca di Fondazione ULAOP-CRT Onlus “Un welfare aziendale a sostegno della genitorialità”, realizzato in Piemonte grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Torino, la Regione e Social Value Italia.
Nell'ultimo episodio di Denatalitalia, la serie con cui vogliamo capire se e come si può contrastare il calo demografico nel nostro Paese, riflettiamo in maniera collettiva di come il secondo welfare possa contribuire a invertire il trend negativo delle nascite.
Nel terzo paper della serie di Social Impact Agenda per l’Italia sui nessi tra PNRR e finanza a impatto, Antonio Bonetti approfondisce come alcuni strumenti e dinamiche dell’impact finance permetterebbero di ripensare le modalità di utilizzo delle risorse europee
Valeria De Tommaso ripercorre l’iter legislativo del provvedimento che stabilisce alcuni criteri per assicurare salari minimi adeguati in Europa e armonizzare la situazione nei Paesi membri. Un esercizio importante per capire cosa potrebbe accadere anche in Italia.
Il Covid ha fatto emergere diverse necessità che riguardano i sistemi di welfare locale, tra cui quella di rafforzare i servizi socio-sanitari in senso territoriale e integrato. Un approccio alternativo a quello “prestazionale” che ha caratterizzato il SSN negli ultimi decenni. Il tema è al centro di un paper di recente pubblicazione curato da Euricse e dal Centro di Salute Internazionale e Interculturale insieme ad altri partner.
La Commissione, il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto l’accordo sul salario minimo nell’Unione Europea, scatenando il dibattito nel nostro Paese sulla necessità o meno di introdurre questo strumento anche in Italia. Proprio per questo è importante capire meglio di cosa si tratta, quali obiettivi può raggiungere e che effetti può generare. Ce ne parla Valeria De Tommaso.
Abbiamo discusso con Andrea Fanzago, Responsabile Area povertà alimentare di Caritas Ambrosiana, di come gli sconvolgimenti degli ultimi anni abbiano mutato le condizioni degli indigenti e le modalità con cui operano le organizzazioni che li sostengono. Come gli empori solidali. Parlando dell’esperienza di Milano sono emersi elementi interessanti che possono essere utili a inquadrare un fenomeno che riguarda tutto il Paese.
Nell'ultimo reportage di A Brave New Europe, Eleonora Camilli approfondisce i diversi standard di accoglienza stabiliti dalla UE per gli ucraini che scappano dall'invasione russa e per le persone di nazionalità diverse in fuga da altri conflitti.
Le professioniste della cooperativa sociale Comin approfondiscono l'importanza della dimensione temporale nel lavoro che gli assistenti sociali svolgono con le famiglie. Analizzando due strumenti specifici, viene evidenziato come e perché è fondamentale scandire le tempistiche degli interventi per misurare l’efficacia del proprio operato.
Anche internet può essere un "non luogo". Soprattutto se non si hanno le conoscenze e le competenze per utilizzarlo. A incontrare maggiori difficoltà sono le persone più fragili, come gli anziani. Per questo il Terzo Settore può valorizzare delle nuove figure in grado di guidare le persone anziane nell’utilizzo del digitale.
Sia a livello nazionale, come dimostra il rinnovo del CCNL del settore Chimico-farmaceutico, che a livello decentrato, come evidenziano le ricerche di Fondazione Di Vittorio e Assolombarda, il welfare promosso dalle imprese in accordo con le parti sociali è diventato centrale nella contrattazione. Nell’attuale situazione può assumere un ruolo ancora più significativo?
Secondo Maurizio Ambrosini, sociologo dell’Università degli Studi di Milano esperto di migrazioni, la gestione dell’emergenza ucraina presenta elementi di discontinuità rispetto al passato che fanno sperare nel miglioramento di un sistema che finora è stato frammentato e insufficiente. Accoglienza diffusa, partenariato e responsabilizzazione sono i punti da cui può partire questo cambiamento. A condizione che la società nel suo insieme sia pronto a farsene carico.
La Cooperativa “La Meridiana” di Monza ha realizzato una piattaforma digitale per migliorare il benessere delle persone anziane presso il loro domicilio o le strutture residenziali. Oggi si presenta come un canale tv tematico che propone svago, attività cognitive e motorie ma che, in una logica di interattività, attraverso strumenti di telemedicina permette di raccoglie informazioni sanitarie. Un mezzo che, come ci ha spiegato Roberto Mauri, sta permettendo di ridurre la distanza tra utenti, caregiver e servizi.
Negli ultimi due anni si è resa evidente la diffusa impreparazione di attori pubblici e privati nell'affrontare le conseguenze psico-sociali della pandemia, che però ha offerto anche l’opportunità di sperimentare e intervenire in maniera innovativa. Lo dimostrano diverse esperienze realizzate in Italia.
In Europa cresce l’attenzione per le organizzazioni ibride o private in grado di svolgere funzioni di interesse collettivo e generale. Franca Maino e Valeria De Tommaso ci portano alla scoperta delle Public Service Mutuals: imprese di varia natura legale che, a seguito di un processo di esternalizzazione da parte di un ente pubblico, si occupano di assistenza integrativa del sistema socio-assistenziale e sanitario inglese continuando a rispondere ad una funzione di pubblica utilità.
Gli studi di genere e le analisi sui mutamenti del welfare e del lavoro retribuito sono la cornice interpretativa del nuovo libro di Maddalena Cannito dedicato al tema della paternità in Italia. Svolta con l’aiuto di dati quantitativi e grazie alla realizzazione di numerose interviste ad aziende e a padri lavoratori, la ricerca vuole offrire nuovi spunti per ripensare il ruolo dei padri italiani.
Tra stereotipi e falsi miti, andiamo a scoprire la realtà di una professione complessa. Lo facciamo attraverso storie e riflessioni di chi lavora ogni giorno sul campo, che mettono in luce il valore del lavoro di intervento sociale.
Secondo Oliviero Forti di Caritas Italiana la crisi ucraina sta permettendo di sperimentare nuove forme di coinvolgimento della società civile, che però ora devono strutturarsi andando oltre l’emergenza. “Comuni e Terzo Settore devono essere considerati sullo stesso piano” per superare le attuali rigidità del sistema di accoglienza.
Flaviano Zandonai, membro del Comitato Scientifico della Fondazione Easy Care, ci propone alcuni dati sull’utilizzo dell’Indennità di Accompagnamento da parte di cittadini con problematiche legate alla Long Term Care. Dalle rilevazioni affidate a Swg emerge la disponibilità degli utenti di virare verso un modello “cash to care”. Ma restano da affrontare questioni legate alla discrezionalità della scelta, alla complessità dei contesti e alla trasformazione tecnologica del welfare.
Social Impact Agenda per l’Italia sta realizzando una serie di paper per capire i nessi possibili tra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la finanza a impatto. In questo articolo vi raccontiamo il secondo approfondimento curato da Giuseppe Guerini, dedicato all'evoluzione dei modelli di cura e assistenza sociale.