capitolo 5

Tra impresa e territorio: welfare aziendale e sostenibilità in Italia

di Valentino Santoni

conciliazione vita-lavoroflessibilità organizzativaprovidersviluppo sostenibilewelfare aziendale

abstract

Come vi raccontiamo in ogni Rapporto biennale, il welfare aziendale rappresenta un’opportunità sia per le imprese che per i lavoratori.

Per le organizzazioni è una risorsa per mettere al centro le persone e valorizzare la propria responsabilità sociale, migliorando al tempo stesso il clima aziendale; mentre per i dipendenti è un modo per avere più possibilità in termini di work-life balance, sanità e previdenza. Anche grazie alla spinta delle parti sociali, il welfare si è diffuso sempre di più tra le imprese italiane. Questo ha portato alla nascita di un vero e proprio mercato, fatto di società provider che intermediano tra domanda e offerta di servizi e prestazioni, dal valore potenziale di 2,8 miliardi di euro.

Nonostante ciò il welfare aziendale tende a diffondersi in maniera disomogenea, a sfavore delle micro e piccole imprese, di quelle attive in settori meno redditizi e di quelle del Sud. Anche per questo, in alcuni contesti, stanno nascendo delle iniziative di welfare aziendale territoriale, incentrate cioè sulla costituzione di reti multiattore finalizzate a coinvolgere in maniera ampia e diffusa il territorio. In questo modo, il welfare d’impresa diviene a tutti gli effetti uno strumento per valorizzare gli investimenti e le pratiche di sostenibilità che il sistema produttivo può mettere in campo; al tempo stesso si trasforma in un’occasione di confronto collaborativo tra soggetti di diversa natura del territorio e, perciò, rappresenta anche un’opportunità per lo sviluppo di pratiche di coprogettazione.

Per welfare aziendale si intende quell’insieme di dispositivi in denaro e servizi forniti ai dipendenti dalle imprese come integrazione della retribuzione monetaria.

Il welfare aziendale è uno degli elementi centrali del secondo welfare. Come vi raccontiamo in ogni Rapporto biennale, le pratiche di welfare d’impresa e di flessibilità organizzativa continuano a essere sempre più diffuse tra le realtà economiche del nostro Paese. E ciò nonostante eventi imprevisti come la pandemia e il rapido aumento dell’inflazione e del costo della vita degli ultimi mesi e nonostante un quadro normativo in costante aggiornamento.

miliardi di euro
0

valore stimato del mercato del welfare aziendale, fatto di società provider che mettono a punto piattaforme digitali che facilitano l’intermediazione tra domanda e offerta di servizi e prestazioni. 

Negli ultimi anni, e specialmente a partire dalla pandemia, sono sempre più rilevanti pratiche di flessibilità organizzativa che sono riconducibili al welfare aziendale:

Smart working

settimana corta

I limiti e le distorsioni del welfare aziendale

Il welfare aziendale è poco presente tra le micro e piccole imprese.

Il welfare aziendale è più diffuso in alcuni comparti (industria, manifattura, telecomunicazioni) e quasi assente in altri (settore agricolo, edilizia).

Le imprese che investono nel welfare aziendale si trovano soprattutto nelle regioni del Nord.

Il welfare aziendale sta divenendo uno strumento cruciale in materia di sostenibilità in azienda. Sono sempre di più le organizzazioni chiamate a investire in questa direzione, per varie ragioni: posizionarsi ed essere competitive sul mercato, migliorare la propria immagine, evidenziare i propri valori.

Le misure e i servizi di welfare diventano così un’opportunità per valorizzare appieno l’impegno delle aziende nell’ambito della sostenibilità, in coerenza con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Fonte: Sesto Rapporto sul secondo welfare

Il welfare aziendale territoriale, che consiste in progetti o interventi incentrati sul welfare aziendale e realizzati attraverso la costituzione di reti e partnership, è un esempio rilevante in un’ottica di sostenibilità, perchè…

attraverso l’adozione di strumenti aggregativi si riducono le disuguaglianze associate al welfare aziendale e si facilita il coinvolgimento di imprese che appartengono a territori o settori in cui il welfare aziendale è marginale.

grazie alla costruzione di reti il welfare aziendale territoriale rappresenta un’opportunità per coinvolgere maggiormente il territorio e i suoi stakeholder: favorendo azioni aggregative e collaborative le misure di welfare aziendale possono così trasformarsi in beni collettivi in grado di generare valore economico e sociale per tutto il territorio.

Prosegui la lettura