capitolo 1

Da una crisi all’altra: bisogni sociali crescenti per un welfare dal futuro incerto

di Chiara Lodi Rizzini e Franca Maino

Eco-social welfareInvecchiamentoPovertàPovertà digitalePovertà energeticaSanità

abstract

A due anni dal precedente Rapporto e dalla fase acuta della pandemia nuove crisi, come lo scoppio della guerra in Ucraina, l’inflazione e le calamità naturali, hanno ulteriormente complicato bisogni e interventi sociali. I cambiamenti nello scenario politico, in rottura rispetto al passato, rendono ancora abbastanza incerta la rotta che prenderanno le politiche sociali e, in parte, anche il PNRR.

Il capitolo presenta una selezione di dati utili a contestualizzare lo scenario sociale attuale nella prospettiva che vede la sostenibilità assumere una crescente centralità nel dibattito e nei processi decisionali ai vari livelli di governo, soffermandosi sui bisogni emergenti e sulle scelte politiche adottate per farvi fronte. Dopo una prima panoramica generale sulla povertà, ne vengono illustrate due dimensioni particolarmente rilevanti rispetto alla fase contingente: l’accesso ai beni energetici e l’accesso a strumenti e competenze digitali. In seguito si trattano due bisogni più “tradizionali” ma relativamente ai quali gli eventi recenti, in particolare le risorse del PNRR, hanno posto nuovi orizzonti e interrogativi: la sanità e l’invecchiamento della popolazione. La sezione conclusiva del capitolo, infine, ricompone la discussione nella cornice del trilemma della sostenibilità.

Il precedente Rapporto aveva raccontato di uno scenario socio-economico profondamente sconvolto dalla pandemia di Covid-19 e dal futuro incerto.

A due anni di distanza ci troviamo di fronte a una situazione segnata da nuovi eventi che hanno ulteriormente complicato i bisogni sociali. A titolo di esempio: gli effetti economici e sociali della pandemia, la crisi energetica, l’inflazione, le conseguenze sempre più concrete del cambiamento climatico nella nostra vita quotidiana.

In questo senso sono moltissime le aree di policy che si intrecciano con il cambiamento climatico, proprio a partire dalle politiche sociali.

Il capitolo, a partire dalla consapevolezza di queste dinamiche, presenta una selezione di dati utili a contestualizzare lo scenario sociale attuale nella prospettiva che vede la sostenibilità assumere una crescente centralità nel dibattito e nei processi decisionali ai vari livelli di governo, soffermandosi sui bisogni emergenti e sulle scelte politiche adottate per farvi fronte.

Aree di policy e politiche per rispondere al cambiamento climatico
  • Globalizzazione della salute e definizione di strategie per condividere i rischi sanitari
  • Promozione dell’approccio one health
  • Predisposizione preventiva di piani di risposta e intervento per fronteggiare pandemie e sindemie
  • Politiche/misure di mitigazione e governo degli impatti di fenomeni e calamità naturali su produzione e accesso al cibo
  • Soluzioni e interventi per ridurre gli sprechi
  • Educazione e prevenzione al cambiamento climatico
  • Investimento su nuove competenze
  • Formazione alle nuove professioni e alle nuove
    figure con ruoli di facilitazione dei processi e coordinamento degli interventi
  • Efficientamento energetico delle abitazioni 
  • Politiche/misure di prevenzione del rischio
    meteo-idrogeologico sulle abitazioni
  • Interventi per ridurre il digital divide
  • Politiche per contrastare il mancato accesso a
    servizi sempre più digitalizzati
  • Transizione ecologica e conversione di posti di lavoro
  • Politiche/misure di governo per mitigare la perdita dei posti per automazione
  • Formazione professionale

Fonte: Sesto Rapporto sul secondo welfare.

Povertà

La povertà è un fenomeno in crescita costante. In questo senso la crisi del 2008 ha segnato un punto di rottura sia in termini di dimensione del fenomeno che in termini di distribuzione: dopo il 2008, infatti, il trend generazionale si è invertito e la povertà assoluta ha iniziato a colpire soprattutto giovani adulti e minori.

Ciononostante il 2023 ha visto un cambio di strategia, segnando una battuta di arresto rispetto alla tendenza dell’ultimo decennio: la scelta di cancellare il Reddito di Cittadinanza sostituendolo con l’Assegno di Inclusione comporta un ritorno a logiche precedenti e a misure categoriali. Secondo una stima condotta dall’Ufficio parlamentare di bilancio più della metà dei percettori del Reddito di Cittadinanza resterà senza un sostegno dal 1° gennaio 2024.

Accesso ai beni energetici

L’accesso all’energia è una sfida relativamente recente ma particolarmente emblematica del contesto attuale.

L’accesso all’energia è fortemente connesso alle conseguenze del cambiamento climatico e al contempo determinato da dinamiche inflazionistiche. Questi fattori amplificano il rischio di entrare in condizioni di povertà energetica: a fronte di una riduzione del reddito familiare, o dell’aumento dei costi energetici, si è costretti a rinunciare al consumo di energia o, per continuare a consumare un livello adeguato, si riducono altre spese più facilmente comprimibili.

Povertà e competenze digitali

In un mondo sempre più connesso e digitalizzato, l’accesso a strumenti digitali e il possesso di competenze digitali diventano strumenti cruciali di inclusione sociale, poiché costituiscono opportunità educative, socio-relazionali e di accesso al mercato del lavoro.

% di popolazione italiana con competenze digitali di base o superiori
0
% di popolazione europea con competenze digitali di base o superiori
0

L’accesso alla sanità e la sfida dell’invecchiamento

La sanità in Italia raccoglie il 22,3% della spesa sociale pubblica, una quota inferiore rispetto alla media europea (29%).

Guardando ai canali di finanziamento della spesa sanitaria la componente prevalente è ancora pubblica, ma quasi un quarto della spesa è sostenuta direttamente dai beneficiari (in schemi sanitari volontari o in spesa out-of-pocket).

Consolidare il sistema sanitario pubblico appare ancora più fondamentale alla luce della crisi demografica.

La popolazione di 65 anni e più oggi

23.5%

entro il 2050 potrebbe arrivare al

34.9%

Una finestra di opportunità è scaturita dal PNRR, che ha stanziato risorse e definito il percorso per giungere ad una riforma complessiva, organica e strutturale del settore della non autosufficienza in Italia: è una tema che abbiamo approfondito con costanza sul nostro sito. Purtroppo però al momento la strada per l’implementazione della riforma sembra essere in salita.

Le sfide descritte nel presente capitolo – e le pratiche collaborative messe in campo per provare a fronteggiarle – sono al centro del Sesto Rapporto. “Agire insieme” può contribuire a cambiare il welfare e a contrastare quella spirale involutiva richiamata dai dati presentati?

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