Alla luce dei recenti sviluppi del welfare aziendale nel nostro Paese, il capitolo si propone di analizzare il ruolo giocato dalle parti sociali e dalla contrattazione – sia di primo che di secondo livello – in tale ambito, ponendo particolare attenzione alle novità previste dalle Leggi di Bilancio del 2016, 2017 e 2018. Di fronte ai cambiamenti sociali in atto e alle loro implicazioni per il mondo del lavoro, la sfida per le parti sociali è cogliere i tratti di innovazione del welfare e conseguentemente disegnare nuove forme di rappresentanza. Nella prima parte del capitolo, dopo una breve definizione del welfare aziendale e delle sue “fonti” contrattuali, sono analizzati alcuni dei dati più recenti allo scopo di comprenderne la diffusione e l’evoluzione nel contesto italiano. La seconda parte è invece focalizzata sulle dinamiche legate alla contrattazione del welfare, con approfondimenti sulle opportunità e i rischi per le parti sociali connessi con il processo negoziale. Particolare attenzione è riservata al ruolo del sindacato e alla sua opportunità di innovarsi attraverso la (ri)lettura dei bisogni dei lavoratori e la definizione di nuove risposte attraverso il welfare aziendale. Un focus specifico di questa analisi è dedicato alla flessibilità oraria e alla contrattazione del tempo. Pur essendo sempre stati due capitoli differenti della contrattazione, infatti, negli ultimi anni welfare e flessibilità dei tempi nei luoghi di lavoro vengono sempre più trattati in maniera congiunta dalle parti sociali. A supporto dell’analisi sono stati rielaborati e presentati i dati di due indagini originali sull’argomento. La prima, effettuata attraverso uno studio del database del Cnel – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, riguarda la diffusione del welfare all’interno dei Contratti Collettivi Nazionali del Lavoro; la seconda è stata invece realizzata attraverso una nostra analisi dei dati Ocsel – Osservatorio sulla Contrattazione di Secondo Livello di Cisl.
 



Occupational Welfare and bargaining. Challenges and opportunity for social partners

This chapter aims to analyze the role of the social partners and of bargaining in the development of the company-based welfare in Italy, especially as a result of the innovations provided by the Budgetary Laws of 2016, 2017, and 2018. Considering the current social and labour challenges, trade unions and employer organizations need to exploit the innovations in the field of bargaining to design new strategy of negotiation. In this context, company-based welfare could be a strategic incentive of bargaining. In the first part of the chapter, after a brief definition of the concept and its contractual “sources", some of the most recent data will be analyse in order to understand the diffusion of measures and benefits provided by employers to their employees in the Italian context. The second part focuses on the dynamics linked to collective bargaining, with the aim of investigate both opportunity and risks for social partners. Particular emphasis is given to the role of trade unions and its opportunity of innovation thanks to company-based welfare as a “new” tool for taking care of employee’s social needs. A specific part of this survey focuses on flexible work and on time in bargaining negotiation: welfare and flexible work time in the workplace have increased their relevance in the bargaining process, indeed. Those analysis is supported by two original elaboration analysis: the first, carried out through a study of the “National Council of Economics and Labor” (CNEL) database, concerns the diffusion of welfare within the National Collective Labor Contracts; the second was carried out through our analysis of the “Second Level Observatory” (Ocsel) of “Italian Confederation of Labor Unions” (Cisl) data.