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Numerose ricerche sull’informazione continuano a dimostrare che le donne sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. Secondo i risultati del Global Media Monitoring Project 2015, il più ampio e longevo progetto di ricerca sulla visibilità delle donne nei mezzi d’informazione, radio, stampa e TV italiane danno molta più visibilità agli uomini che alle donne (79% vs il 21%). In particolare, tra gli esperti le fonti femminili sono soltanto il 18%. A spiegare e interpretare il mondo sono quasi sempre gli uomini. Eppure le donne esperte ci sono. E possono svecchiare un linguaggio mediatico che, ignorando le esperte, trascura i segni del tempo e disconosce l’apporto delle donne in tutti i diversi ambiti della società, dalla politica alla scienza.

Per questo l’Osservatorio di Pavia e l’associazione GiULiA, in collaborazione con Fondazione Bracco e con il sostegno della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, lo scorso novembre al Festival della Scienza di Genova hanno lanciato #100esperte, una piattaforma online che raccoglie 100 nomi e CV di esperte nell’ambito delle STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), un settore storicamente sottorappresentato dalle donne e al contempo strategico per il nostro Paese. Un sito che si propone anzitutto come strumento di ricerca di fonti femminili competenti per giornaliste e giornalisti, ma anche come risorsa di voci prestigiose e autorevoli che possono contribuire al dibattito pubblico, dentro e fuori i media.

A completamento della banca dati, è stato realizzato “100 donne contro gli stereotipi per la scienza” (edito da Egea), a cura di Giovanna Pezzuoli e Luisella Seveso. Il volume vuole dare la parola alle 100 scienziate, matematiche e informatiche, astrofisiche e chimiche, neuropsichiatre e biologhe che raccontano in prima persona la loro vita, le loro emozioni, la loro determinazione nell’arrivare a traguardi di grande prestigio. Quindici di loro si descrivono diffusamente, mentre le altre si presentano con brevissimi tweet che danno un’immagine incisiva della loro professionalità e umanità. Il volume racconta inoltre dell’impegno delle istituzioni pubbliche e private per combattere le persistenti disuguaglianze uomo-donna (Beatrice Covassi, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; Diana Bracco, Fondazione Bracco), il testo propone alcuni contributi di approfondimento sul contesto donne&scienza a cura Monia Azzalini (Osservatorio di Pavia), Barbara Saracino (Observa Science in Society), Michela Matteoli (Istituto di Neuroscienze del CNR) e Telmo Pievani (Università degli studi di Padova).

Il volume sarà in libreria dal 2 marzo 2017. I ricavi delle vendite contribuiranno al progetto promosso dal poliambulatorio di Opera San Francesco per i Poveri alla prevenzione dell’HPV (Huma Papilloma Virus) attraverso la somministrazione di un vaccino quadrivalente a giovani immigrate e a donne in condizioni di disagio.