È partita il 3 febbraio la nuova edizione di "Welfare, che Impresa!", il concorso che intende premiare e supportare i progetti di welfare più innovativi e in grado di produrre benefici in termini di sviluppo locale. L’iniziativa – che metterà in palio 300.000 euro e percorsi di accompagnamento mirato – è promossa da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Bracco, Fondazione Snam, Fondazione CON IL SUD e UBI Banca, a cui si unisce quest’anno Fondazione Peppino Vismara, con il contributo scientifico di AICCON e di Tiresia-Politecnico Milano.
Il tema
I cambiamenti demografici, sociali e culturali che si stanno verificando nel nostro Paese impongono un ripensamento del sistema di welfare che passa attraverso la sperimentazione di nuovi servizi e il rinnovamento di quelli esistenti, attirando nuove fonti di finanziamento. Secondo i promotori di "Welfare, che Impresa!" servono quindi iniziative che si contraddistinguano per: la promozione di percorsi di innovazione del sistema di welfare; la costruzione di reti; l’amplificazione dell’impatto prodotto per la comunità; nuove forme d’imprenditorialità sociale. In altre parole, l’obiettivo è indiviudare progetti che possano fungere da esempio per fronteggiare i problemi emergenti e abbiano quindi una funzione “catalizzatrice”.
A chi è rivolto il concorso
Possono partecipare al concorso gli Enti giuridici costituiti da non più di 5 anni o Enti ancora da costituirsi, fermo restando per questi ultimi l’obbligo di costituirsi entro 6 mesi dalla data in cui vengono comunicati i vincitori del presente Concorso.
Il concorso premierà i quattro progetti migliori nei seguenti ambiti:
- agricoltura sociale;
- valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio;
- restituzione alla fruizione collettiva dei beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata per fini di interesse generale e per le comunità locali;
- soluzioni e servizi diretti a rispondere, in un’ottica di generatività sociale, ai bisogni di cura, socio-assistenziali, sanitari, culturali e formativi delle comunità, anche con il fine di includere soggetti vulnerabili;
- soluzioni e azioni per la salvaguardia e il miglioramento delle condizioni ambientali e climatiche e/o volte a limitare l’apporto di materia ed energia e di minimizzare scarti e perdite nei processi di produzione e consumo.
I progetti presentati dovranno:
- avere come obiettivo primario la generazione di impatto sociale, secondo criteri e metriche predeterminate
- favorire l’occupazione, in particolare dei giovani e delle categorie svantaggiate
- essere promuovibili sul territorio attraverso la creazione di reti
- utilizzare la tecnologia, anche digitale
- consentire l’elaborazione di un piano prospettico di sostenibilità economica
- avere già validato la fattibilità, e poter esibire un proof of concept o un prototipo.
I premi
Come detto, il concorso metterà a disposizione 300.000 euro tra premi in denaro, percorsi di mentorship e finanziamenti. I premi saranno così suddivisi:
- al primo progetto classificato andrà un premio di 40.000 euro;
- al secondo, terzo e quarto classificati andranno tre premi da 20.000 euro ciascuno;
Tutti i progetti vincitori potranno accedere inoltre a:
- un percorso di mentorship individuale e personalizzato erogato dagli Incubatori partner (PoliHub, SocialFare, Hubble Acceleration Program, G-Factor; Make a Cube e Campania NewSteel);
- un finanziamento a tasso zero erogato da UBI Comunità fino a 50.000 euro (soggetto alla verifica dei requisiti di accesso) e un conto corrente con canone gratuito per 36 mesi.
In questa edizione 2020 sono previsti due ulteriori premi speciali:
- la possibilità di avviare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma ideatre60 di Fondazione Italiana Accenture;
- l’accesso facilitato allo Scaling Program di Impacton.
Tempi
Le candidature possono essere inviate fino al 27 marzo 2020. Il bando completo e la modulistica per candidare i progetti sono disponibili su welfarecheimpresa.ideatre60.it