Dal 1 aprile l’assistenza sanitaria integrativa per gli addetti dell’industria tessile-abbigliamento è divenuta realtà. Viene infatti attivato il fondo Sanimoda, che nasce dall’intesa contrattuale del febbraio 2017 tra i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil e le associazioni datoriali del settore, e prevede l’obbligo di contribuzione di 12 euro mensili, già avviata lo scorso gennaio, unicamente a carico delle imprese.
Sanimoda, che oggi conta di più di 100.000 iscritti (l’adesione è obbligatoria) contando il solo settore tessile-abbigliamento, vedrà successivamente la contribuzione da parte delle aziende che applicano anche altri contratti nazionali: calzature, pelletteria, penne e spazzole, giocattoli, occhiali e reti da pesca, con date e quote diverse per ognuno. Da visite mediche specialistiche ad accertamenti diagnostici, ricoveri e interventi chirurgici (inclusi day hospital e day surgery), il fondo offre un’ampia offerta di prestazioni dotate di un tariffario e un nomenclatore, comprensivo anche di analisi di laboratorio, spese odontoiatriche, trattamenti di fisioterapia, osteopatia, kinesiterapia, riabilitazione cardiologica e neuro-motoria a seguito di interventi, infortuni o malattia.
Sanimoda: parte la sanità integrativa nel tessile-abbigliamento
Rassegna.it, 29 marzo 2018