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Il 15 ottobre Intesa Sanpaolo, in collaborazione con Fondazione Lang, ha organizzato a Milano una giornata per riflettere sui progetti sociali destinati a contrastare la dispersione scolastica e favorire la formazione, anche professionale, di giovani Neet (che non studiano e non lavorano) tra i 15 e i 29 anni. L’incontro, dal titolo “Presenti… inclusi: Esperienze e progetti di inclusione sociale e contro la dispersione scolastica” è stato un’occasione di confronto e riflessione sulle iniziative sociali e i progetti sostenuti dalla banca attraverso il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo


I progetti presentati: best practice da guardare con interesse

Nel corso dell’evento sono intervenuti Gian Maria Gros-Pietro, Presidente Intesa Sanpaolo, Giovanna Paladino, Responsabile Segreteria Tecnica di Presidenza che ha presentato il Fondo Beneficenza Intesa Sanpaolo (vedi infra), e Lucia Martina, Segretario Generale Philanthropy Advisor Fondazione Lang Italia. Al centro della giornata ci sono stati tuttavia i racconti di importanti progetti per il contrasto alla dispersione scolastica e per l’inserimento lavorativo su tutto il territorio italiano, finanziati attraverso il Fondo Beneficenza. 


Proud of You – Plus

Caterina Corapi, Presidente Next – Level, e Roberto Marcone, Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e educazione all’Università Campania Luigi Vanvitelli, hanno presentato “Proud Of You – Plus”.

Proud of You – Plus è l’evoluzione del progetto "Proud of You-Pilot", nato per prevenire la dispersione scolastica mettendo a punto una didattica innovativa di italiano e matematica, con annesse attività ricreative e culturali, è stato sperimentato a Napoli presso l’Istituto Virgilio IV di Scampia. Il progetto ha portato a risultati positivi che hanno determinato una definizione della metogologia e una successiva estensioni dell’iniziativa ad altri 3 plessi scolastici di Napoli siti in quartieri ad altissimo degrado socio-economico. L’estensione del progetto ad altre scuole ha consentito di verificare la trasferibilità dell’innovazione in contesti simili, avendo modo di testare la metodologia per renderla replicabile e auspicabilmente scalabile. 

L’obiettivo della versione "Plus" del progetto è ora quella di potenziare l’efficacia dell’intervento, estendendo la durata del progetto a 18 mesi per garantire la continuità della didattica a cavallo tra gli anni 2019 e 2020 e garantendo così il doposcuola presso l’Istituto Radice Sanzio per l’intera annualità dell’anno scolastico. Infine, è prevista una sperimentazione di formazione di base e professionale rivolta alle mamme, con l’impegno del Capofila Next-Level ad assumersi il rischio economico e di innovazione di tale iniziativa. 

Beneficiari diretti del progetto saranno 220 studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado, 50 genitori e 18 insegnanti dell’Istituto Viriglio IV di Scampia e dei 3 plessi dell’Istituto Radice Sanzio Ammaturo, e 18 tutor junior della didattica che stanno intraprendendo la carriera di docenti.  Beneficiari indiretti saranno 220 nuclei familiari e circa 100 docenti delle scuole. 


Exmè 20-20

Ugo Bressanello, Presidente Domus De Luna, ha presentato “Exmè 20-20”. Si tratta di un progetto volto al recupero di un cx Mercato Civico di Cagliari, edificio abbandonato negli anni ‘90 e a luogo teatro di spaccio e di consumo pubblico di droghe. 

Exmè 20-20 è un intervento di concreta e partecipata innovazione sociale che cerca il radicamento e lo sviluppo delle buone pratiche che nell’ultimo triennio hanno portato il seme del cambiamento grazie al progetto Futuro Exmè, in una comunità che finalmente inizia a conoscere se stessa. In continuità col recente passato e attraverso la comprensione di ciò che ha funzionato e di ciò che ancora si può migliorare, l’Exmè vuole diventare “Maturo”, strutturare al meglio i suoi interventi, senza dimenticare le radici ma pensando al domani: continuare a combattere la povertà educativa e la dispersione scolastica attraverso nuovi strumenti che agiscano sul fenomeno quando già evidente e che lo prevengano attraverso un vero patto con la Scuola.

Agire sul fenomeno con il potenziamento del doposcuola e di campus estivi; prevenire attraverso il miglioramento degli strumenti che da sempre sono stati i migliori alleati: l’arte, la musica e lo sport; coinvolgere attivamente le famiglie offrendo sostegno attraverso spazi d’ascolto e iniziative per la comunità (banco alimentare, scambio e riciclo di abiti usati); organizzare incontri, eventi culturali e festival per la comunità; aprire all’esterno, facendo conoscere e provare ai ragazzi nuove frontiere.


Librino è Bellezza

Antonio Presti, Presidente Associazione Fiumara d’Arte ha parlato di “Librino è Bellezza”. Si tratta di un progetto ideato dall’Associazione Fiumara d’Arte nell’ambito delle iniziative culturali, etiche e sociali direttamente promosse per il quartiere catanese di Librino.

Il progetto, che vuole coinvolgere le scuole del quartiere e i suoi abitanti, ha come tema la "bellezza" intesa come mezzo per acquisire il diritto alla cittadinanza, per affermare la consapevolezza della propria identità e alla determinazione del proprio futuro. L’Associazione Fiumara d’arte s’impegna, da dieci anni a questa parte, a realizzare una serie di laboratori creativi e digitali nelle scuole di Librino, con l’obiettivo di contribuire alla lotta dell’abbandono scolastico e di diffondere negli alunni delle scuole uno sviluppo di competenze critiche legate al senso del bello, spesso assente nelle periferie disagiate delle città italiane, utili per la formazione di una motivazione all’apprendimento.

L’affiancamento alla formazione tradizionale, basata sul trasferimento di nozioni, di una formazione estetica e culturale, in senso artistico, ha lo scopo di accendere il desiderio di apprendimento degli alunni e di incentivare le famiglie stesse alla promozione dello studio attraverso il coinvolgimento in attività artistico culturali extra scolastiche organizzate dalle scuole stesse. La bellezza diventa così fattore di cambiamento personale e sociale


W4T – Work for Tomorrow

Alessandro Mele, Direttore Generale di Cometa, ha invece raccontato di “W4T – Work for Tomorrow, Percorsi di Orientamento e Inserimento lavorativo”. Il progetto, realizzato a Como, ha l’obiettivo di favorire l’inserimento lavorativo di 60 studenti, di cui 40 allievi dei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale del settore sala-bar, legno e arredo-tessile e 20 giovani con un passato di abbandono scolastico o di Minori Stranieri Non Accompagnati, al momento NEET o disoccupati, e frequentanti un percorso sperimentale all’interno della Scuola Oliver Twist.

Le attività implementate prevedono l’inserimento in tirocinio previsto nei percorsi IeFP e sperimentali in una delle 700 aziende partner di Cometa Formazione, attività di tutoring, di approfondimento e di rielaborazione dell’esperienza fatta con i docenti, momenti di confronto a gruppi o singolarmente per far conoscere le opportunità lavorative future, un Job Day, dove i ragazzi potranno conoscere le aziende partner di Cometa.

Viene, inoltre, promosso un percorso di coaching e orientamento al lavoro, volto ad aiutare il ragazzo a costruire un curriculum vitae, prepararsi a un colloquio di selezione, elaborare il bilancio di competenze, fin dal III anno di scuola. Verrà sostenuto anche il lavoro di scouting, ovvero la ricerca di aziende disponibili ad ospitare gli studenti. Il progetto non si pone l’obiettivo di debellare la disoccupazione giovanile o il fenomeno NEET sul territorio, ma di contrastarla e prevenirla, favorendo il naturale inserimento lavorativo anche di quei giovani che, a causa della mancanza di una certificazione o di un diploma, non riescono a inserirsi nel mercato del lavoro.


Progetto Scuola Bottega

Lisa Ghezzi, La Strada, ha infine descritto “Progetto Scuola Bottega” di Milano. Si tratta di un progetto "storico" di lotta all’abbandono scolastico che prevede che ogni anno vengano formate 2 classi per l’accompagnamento alla licenza media di 30 ragazzi in età 14-18 anni, a rischio drop-out, in accordo con le scuole del territorio. Il percorso prevede l’alternanza di lezioni, laboratori manuali (in particolare, falegnameria e cartotecnica presso “La Bottega di Geppo”), sport, visite didattiche e avviamento al lavoro con tirocinio formativo.

È un percorso formativo che consente ai ragazzi di ritrovare fiducia nelle proprie capacità e di riprendere gli studi o orientarsi al lavoro con maggior consapevolezza. Per ciascun ragazzo viene formalizzato un progetto formativo condiviso e sottoscritto da 4 soggetti: scuola inviante (scuola secondaria di primo grado o CPIA-Centro Provinciale Istruzione Adulti), ragazzo, famiglia o Comunità Educativa e La Strada. Ogni studente viene poi seguito da un uno staff multidisciplinare e da un tutoraggio continuativo per tutto l’anno.
 

Come funziona il Fondo di Beneficenza

Previsto dallo Statuto di Intesa Sanpaolo, il Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale fa capo alla Presidenza della Banca e permette di stanziare una quota degli utili alla beneficenza e al sostegno di progetti di solidarietà, utilità sociale e valore della persona. In coerenza con gli obiettivi del Codice Etico del Gruppo, l’obiettivo è condividere con la comunità l’attenzione alla persona, ai diritti umani, alla solidarietà economica e sociale, allo sviluppo sostenibile, alla conservazione dell’ambiente e la promozione delle iniziative culturali a favore delle fasce svantaggiate.

Le erogazioni, assegnate sulla base di selezioni secondo puntuali meccanismi predefiniti prevedono liberalità territoriali (fino a un importo massimo di euro 5.000), indirizzate al sostegno di progetti e iniziative di impatto locale, e liberalità centrali (fino a un massimo di euro 500.000), riferite al sostegno di progetti di più ampio rilievo. L’attività si è svolta all’interno dell’adesione del Gruppo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU.

Attraverso questo strumento tra il 2016 e 2018 sono stati erogati circa 27 milioni euro a favore di iniziative realizzate da enti non profit, mentre per il solo 2019 la dotazione prevista è di oltre 13,5 milioni. Tra i progetti sostenuti spiccano, appunto, quelli di contrasto alla dispersione scolastica, una delle tre aree di intervento del Fondo per il biennio 2019-2020, insieme alla violenza sulle donne e sui minori e alla demenza senile.