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I buoni pasto sono strumenti strategici per il welfare aziendale che presto potrebbero subire una rivoluzione. Il Parlamento si appresta infatti ad approvare il cosiddetto Ddl Concorrenza in cui c’è un emendamento dedicato proprio a questo settore che nel 2023 è valso 4,5 miliardi di euro.

Proposto dal deputato di Fratelli d’Italia Silvio Giovine, questo emendamento prevede di introdurre un tetto massimo del 5% sulle commissioni che le società emettitrici dei buoni pasto possono richiedere a ristoranti, bar e supermercati che li accettano. Questo limite è già in vigore per il settore pubblico e se dopo la Camera anche il Senato approverà la norma diventerà obbligatorio anche per il privato dal 2025.

Si tratterebbe di una novità importante che investirà migliaia di aziende e circa 3,5 milioni di lavoratrici e lavoratori.

Per questo, dopo aver pubblicato un primo articolo di presentazione dell’emendamento, abbiamo voluto dare voce ad alcuni attori coinvolti in questo cambiamento per provare a capire meglio cosa potrebbe succedere.

Lo abbiamo fatto intervistando l’onorevole Giovine e i rappresentanti di Up Day, 360 Welfare e Satispay, tre società emettitrici diverse per dimensioni, storia e strategie ma anche per i rispettivi punti di vista sulla norma. Valentino Santoni, ricercatore di Secondo Welfare ed esperto di welfare aziendale, ci ha inoltre aiutato a individuare alcuni aspetti di quella che si preannuncia come una rivoluzione e su cui occorre fare attenzione.

Il nostro speciale sui buoni pasto: voce ai protagonisti

“Correggere una stortura che dura da troppo tempo”
Leggi l’intervista a Silvio Giovine, Deputato di Fratelli d’Italia

Un emendamento “rischioso” che “può far crollare l’intero sistema”
Leggi l’intervista a Mariacristina Bertolini, Vice Presidente Up Day

Riportare il buono pasto “alla sua funzione originaria”
Leggi l’intervista a Paolo Sturbini, Direttore Generale di 360 Welfare

L’occasione per aprire “un mercato notoriamente chiuso e concentrato”
Leggi l’intervista ad Alberto Dalmasso, CEO di Satispay

Come disinnescare i rischi delle commissioni al 5%
Leggi l’editoriale di Valentino Santoni, ricercatore di Secondo Welfare

 

Foto di copertina: Foto di Nguyen Dang Hoang Nhu via Unsplash