I provider di welfare aziendale sono società private che si occupano di sostenere le imprese nelle varie fasi di ideazione, implementazione e monitoraggio di interventi o piani di welfare. Attualmente esistono varie realtà inseribili all’interno del mercato dei provider di welfare: le società di servizi, le software-house e le piattaforme on-site, le società di brokeraggio assicurativo e alcune società definibili spurie.
Percorsi di secondo welfare ha deciso di dedicarsi a questo tema realizzando una ricerca – i cui dati saranno pubblicati in autunno all’interno del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia – e degli approfondimenti sulle realtà italiane più rilevanti. Lo scopo della ricerca, che si è svolta tra dicembre 2016 e febbraio 2017, è stato quello di indagare e analizzare i cambiamenti avvenuti all’interno del mondo dei fornitori di servizi di welfare dopo l’introduzione delle novità previste dalla Legge di Stabilità 2016.
In questo nostro primo approfondimento vi presentiamo l’esperienza di Edenred Italia attraverso l’intervista svolta con Alessandra Vultaggio, Business Development Manager presso Edenred.
Quali sono le misure e i servizi di welfare che mettete a disposizione e che proponete alle aziende? In che modo vengono erogati?
Edenred opera in quattro differenti aree di competenza: l’area degli Employee Benefit, all’interno della quale ricade anche il welfare aziendale; l’area degli Incentive&Rewards, cioè delle soluzioni per incentivare collaboratori e clienti; il mondo dell’Expense Management, quindi della gestione delle spese aziendali; e, infine, l’area dei Public Social Program, cioè dei contributi erogati dalla pubblica amministrazione ai cittadini disagiati, ad esempio la Dote Scuola di Regione Lombardia.
Il Welfare per noi rappresenta una naturale estensione del modello alla base dei benefit per il dipendente. Alla base c’è la potenza del voucher, che è un titolo di legittimazione ad un servizio. C’è una rete di operatori di servizio e la finalizzazione sicura della spesa. Il tutto racchiuso in uno strumento semplice. È per questo che consideriamo il Welfare un asset importante di sviluppo, perché possiamo facilmente replicare il modello alla base del nostro core business, del quale siamo inventori e leader in tutto il mondo.
Per quanto riguarda il nostro paniere di servizi nell’ambito del welfare aziendale, noi avevamo già prima della Legge di Stabilità 2016 una piattaforma di flexible benefit – chiamata FlexBenefit® – che contiene tutti i servizi previsti dall’articolo 51 e 100 del TUIR. Dal fondo di previdenza alla cassa sanitaria, dalle spese scolastiche a rimborso, ai voucher per i servizi di sport, cultura e benessere. Questo è il prodotto più ricco, articolato e completo.
Con l’uscita della Legge di Stabilità, che ha dato una semplificazione della fruizione del welfare per aziende e lavoratori ed ha affermato in modo ufficiale l’utilizzo del voucher, a luglio 2016 siamo usciti con un prodotto più immediato e semplice: Ticket Welfare®. Si tratta di un voucher che copre tutti i servizi relativi alla scuola e all’istruzione dei figli dei dipendenti, l’assistenza agli anziani e ai non autosufficienti, la formazione e l’ambito ricreativo. Come si può vedere in questo modo si prendono in considerazione tutti i bisogni della popolazione aziendale, sia delle grandi imprese sia delle PMI. La semplicità è il suo maggiore punto di forza, insieme ad un network di oltre 3.000 operatori convenzionati fisici e on line, presenti in tutto il territorio italiano e la possibilità di registrare il proprio operatore di fiducia, qualora non presente tra quelli proposti. Ticket Welfare® può essere acquistato sia stand alone oppure dentro la piattaforma FlexBenefit®, quindi con la massima personalizzazione in base alle esigenze di ciascuna azienda.
Relativamente alla vostra società e al vostro ruolo di provider, avete introdotto delle modifiche alla luce della Legge di Stabilità 2016? Sono stati pensati nuovi servizi o nuove modalità nell’erogazione delle prestazioni?
Di fatto abbiamo introdotto un nuovo prodotto: il Ticket Welfare®. Abbiamo inoltre razionalizzato la nostra offerta che oggi si compone di tre soluzioni flessibili e componibili in base alle esigenze: la piattaforma FlexBenefit®, per i piani welfare più personalizzati e articolati; Ticket Welfare®, il voucher per i servizi alla persona e alla famiglia; Ticket Compliments®, il voucher per la spesa familiare e il carburante, spendibile presso oltre 12.000 punti vendita in tutta Italia. Ticket Welfare® e Ticket Compliments® possono essere acquistati separatamente oppure inseriti come benefit nel portale FlexBenefit®, insieme alla Cassa Sanitaria, al Fondo di previdenza e al Rimborso delle spese scolastiche e di assistenza ai familiari (baby sitter e badanti).
Prima della Legge di Stabilità, in realtà, utilizzavamo già lo strumento del voucher; ma le novità introdotte dal provvedimento ci hanno fatto pensare ad una nuova soluzione che fosse più semplice, e quindi fruibile da tutte le aziende, soprattutto le PMI. Chiaramente ci siamo ispirati anche alla nostra esperienza all’estero. In Francia, nel 2005 è nato il Ticket CESU®, proprio da una legge del governo. In Belgio, Inghilterra, Spagna e Brasile ci sono esperienze molto simili.
Il funzionamento del Ticket Welfare® è facilissimo: ai lavoratori viene assegnato un proprio budget dall’azienda – che può derivare anche dalla trasformazione del premio di produttività – al quale potranno avere accesso tramite un apposito portale. All’interno di questo portale – molto semplice da utilizzare – è possibile richiedere il voucher in formato digitale. Il dipendente potrà usufruire del servizio o della prestazione in qualunque negozio o struttura, senza vincoli.
Quali sono le prestazioni più richieste dalle imprese sulla base della vostra esperienza?
I servizi più richiesti riguardano senz’altro l’istruzione dei figli: quindi tutto ciò che concerne le rette dell’asilo nido, della scuola materna, oppure i libri scolastici. Seguono poi i servizi sanitari, i viaggi e lo sport. L’assistenza a bambini e anziani si sta facendo largo in questo periodo anche grazie alle novità della Legge di Stabilità. Secondo me tra un anno gli effetti della legge saranno decisamente più chiari e si potrà analizzare quanto gli incentivi sono stati utili nella diffusione di questi servizi.
Alla luce delle novità previste dalla Legge di Stabilità 2016 ritiene che sia cresciuto l’interesse delle aziende verso l’implementazione di piani di welfare nell’ultimo anno? In altre parole, ritiene che la scelta delle imprese di investire sul welfare sia connessa a tali incentivi?
Indubbiamente ha alzato l’attenzione sul tema del welfare aziendale. Si può dire che, per tutte quelle aziende che già stavano facendo delle riflessioni in merito, gli incentivi fiscali hanno giocato un ruolo decisivo. C’è stata un po’ una corsa all’attivazione dei piani, già progettati. Questo riguarda, però, in modo particolare le medie e grandi imprese. Per le PMI, che per ovvi motivi non hanno risorse e tempo per approfondire tutte le opportunità, queste novità rappresentano un modo per iniziare ad affacciarsi al tema. Ad esempio, il contratto metalmeccanico, siglato recentemente, ha visto nascere una forte richiesta da aziende di varie dimensioni, anche PMI, che hanno così potuto trovare in Ticket Welfare® e Ticket Compliments® due soluzioni semplici e immediate per la propria popolazione aziendale. Sicuramente è un primo passo, molto importante.