"Sprigioniamo il lavoro" è il nome dato al progetto che sarà presentato alla Camera dei Deputati mercoledì 23 marzo.
Da aprile, negli istituti penitenziari di Parma, si cercherà di portare il lavoro in carcere attraverso una rete di soggetti istituzionali e privati che sono confluiti nell’operazione (al progetto hanno aderito la Confederazione nazionale dell’artigianato di Parma e l’Unione parmense industriali).
In particolare partirà la chiamata di interesse per l’avvio di attività lavorative nel carcere di Parma che potranno essere presentate da soggetti imprenditoriali singoli o associati tra loro. Le proposte di avvio o dislocazione di attività lavorative nel carcere parmense potranno essere presentate attraverso la compilazione di un form nel sito www.sprigioniamoillavoro.it . I servizi di supporto alle imprese riguarderanno la possibilità di visitare gli spazi messi a disposizione (oltre 300 metri quadrati), di confrontarsi con i partner del progetto e ricevere assistenza per la valutazione dei vantaggi costituiti dalla possibilità di avere gratuitamente spazi idonei e accedere ai benefici fiscali e contributivi previsti dalla legge Smuraglia.
La Fondazione Cariparma valuterà le forme di sostegno ai progetti reputati idonei.
"Sprigioniamo il lavoro": così le imprese entrano in carcere a Parma
La Repubblica, 21 marzo 2016