Secondo l’Eurostat, la percentuale di lavoratori occupati tra i 15 e i 64 anni nell’Unione europea (Ue) che solitamente non lavorano in ufficio ma utilizzano la casa o altre postazioni (quindi in smart working) è stata in media pari al 5% nel 2017.
La percentuale più alta è stata registrata nei Paesi Bassi (13,7%), seguiti da Lussemburgo (12,7%) e Finlandia ( 12,3%). Fanalini di coda Bulgaria (0,3%) e Romania (0,4%). Lavorare da casa è risultato leggermente più comune nell’eurozona (5,7% degli occupati) rispetto all’intera Ue. L’Italia? Secondo i dati siamo ben sotto la media, con il 3,5 per cento. Per quanto riguarda le donne ci si ferma al 3,3%, gli uomini arrivano al 3,6 per cento.
Smart working, l’Italia arranca. E gli uomini superano le donne
Alberto Annicchiarico, Il Sole 24 Ore, 20 Giugno 2018