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Sanità integrativa: cresce l’interesse tra i lavoratori italiani

Osservatorio Sanità 2025 condotto da Nomisma per UniSalute rileva una forte domanda di sanità integrativa da parte dei lavoratori, ma solo il 45% delle aziende la offre nel proprio piano di welfare.

Sempre più lavoratori desiderano aziende attente al loro benessere, non solo in termini di stipendio ma anche di benefit concreti, come la sanità integrativa. A dirlo è l’ultima indagine dell’Osservatorio Sanità, condotta da Nomisma per UniSalute, secondo cui il 75% di chi lavora in aziende che non offrono questo servizio vorrebbe poterne usufruire.

Ad oggi, solo il 45% delle imprese italiane prevede forme di sanità integrativa nel proprio piano di welfare, con una maggiore presenza al Nord (51%) rispetto al Centro (49%) e al Sud (34%). Tra i servizi più utilizzati: rimborsi per visite ed esami, prestazioni con medici convenzionati (71%), cure dentistiche (57%) e pacchetti di prevenzione (54%).

Tuttavia, solo il 41% dei lavoratori coperti si dichiara pienamente soddisfatto dell’offerta aziendale. Servizi come pacchetti maternità, supporto psicologico o telemedicina sono ancora poco diffusi, così come l’assistenza per familiari non autosufficienti. Alla luce della crescente attenzione al benessere lavorativo, secondo l’Osservatorio Sanità, è probabile che nei prossimi anni le aziende dovranno investire sempre più in questi ambiti per attrarre e trattenere i talenti.

Foto di copertina: Etatics Inc., Pexels.com