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Rapporto Censis-Eudaimon, il welfare aziendale potrebbe valere fino a 53 miliardi di euro

Questo sarebbe il valore, in termini di risparmi fiscali e prestazioni erogate, se gli interventi di welfare fossero implementati da tutte le imprese del settore privato

Secondo il IV Rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale, presentato lo scorso 24 marzo nel corso di un evento online, se il welfare aziendale fosse adottato da tutte le imprese del settore privato potrebbe generare un valore economico di circa 53 miliardi di euro. Tale stima è stata realizzata dal Censis sommando il valore dei potenziali risparmi fiscali e incrementi di produttività delle aziende (che sarebbe pari a 34 miliardi di euro) e il valore monetario dei servizi e delle prestazioni di welfare erogate ai lavoratori (pari a 19 miliardi di euro).

Dal rapporto emerge inoltre come il tema del welfare aziendale sia sempre più rilevante per le imprese e i dipendenti. Stando ai dati forniti e basati su una rilevazione campionaria, per l’87% delle organizzazioni considerate dallo studio il welfare sarà sempre più importante nel prossimo futuro. In particolare, per il 52% perché migliorerà la coesione interna di organici sempre più diversificati nelle modalità di lavoro, per il 35% perché renderà disponibili servizi di welfare utili e strumenti di formazione per trasferire nuove competenze ai lavoratori.

Anche tra i lavoratori le percentuali di chi ritiene il welfare come un elemento centrale per i prossimi anni sono elevate
. In media, il 77% di loro ha risposto affermativamente alla domanda "è importante che la sua azienda decida di conservare/potenziare/introdurre i servizi, le tutele e le opportunità del welfare aziendale?". Da evidenziare però il fatto che il dato sale all’83% tra i dirigenti e all’82% tra gli impiegati, ma scende al 61% tra gli operai.

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