L’età media è 37 anni: persone giovani, alle prese con la famiglia, i figli piccoli da portare e riprendere. È nato da un’esigenza concreta il nuovo accordo integrativo triennale 2014-2016 per i 100 lavoratori specializzati della Berto’s di Tribano (Padova), multinazionale tascabile specializzata nella produzione di attrezzature professionali per la cucina fondata nel 1973 da Giorgio Berto, 30mila pezzi all’anno, per il 75% in più di cento Paesi e 21 milioni di ricavi nel 2013 (+8,5%), confermati anche quest’anno.
«La produzione ha orari che vanno dalle 8 alle 12 e dalle 13 alle 17, gli uffici dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 17 – spiega la responsabile Risorse umane Elena Levis – In realtà si può iniziare alle 8, 8.15, 8.30, 8.45, 9… e compattare la pausa pranzo». E poi c’è anche la flessibilità fino a 15 minuti da recuperare in coda alla fine del turno.
Qui, in terra padovana, si respira un “clima di condivisione” che consente di sperimentare sul territorio relazioni industriali moderne, un nuovo patto tra lavoratori e impresa che alza l’asticella della qualità del lavoro e del welfare aziendale. Un clima favorevole in una azienda che non ha visto un’ora di cassa integrazione in 41 anni e un turn over pari a zero.
Nell’azienda dove si può scegliere fra 16 formulazioni di orario diverse
Barbara Ganz, Il cielo sopra San Marco (blog Sole24Ore), 11 novembre 2014