Vacanze offerte dall’azienda, baby-sitting gratis (o quasi) per i figli dei dipendenti, idem la visita medica o dal dentista, l’abbonamento a teatro o in palestra, e poi rimborsi spese per libri scolastici, rette dell’asilo o dell’università, sconti dal benzinaio, al ristorante, al negozio.
Delizie del secondo welfare, o welfare aziendale: privilegi dei (beati) dipendenti di Olivetti fino a poco fa, di Luxottica e Eni, Alitalia, Telecom, Ferrero – insomma le big, le “grandi ma poche” con più di 250 addetti. E se questi vantaggi venissero estesi al restante 99.9 per cento del tessuto produttivo ossia alle piccole-medie e piccolissime imprese? E’ la sfida che si gioca a Prato, dove è stato appena lanciato il primo esperimento di welfare “di distretto” d’Italia.
Le Pmi inaugurano il welfare di distretto e i dipendenti ringraziano
Davide Illarietti, Corriere della Sera, 19 aprile 2014