Recentemente l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Lecco ha sottoscritto un contratto aziendale che introduce interventi di welfare rivolti a tutti i suoi dipendenti. Il progetto è parte del sistema delle Reti territoriali per la conciliazione promosse nel corso degli ultimi anni dalla Regione Lombardia. In questo approfondimento vi raccontiamo come è nata questa esperienza.
Il welfare aziendale della ASST di Lecco
Lo scorso 9 settembre, le parti sociali dell’ASST di Lecco hanno sottoscritto un accordo che ha previsto il rafforzamento del welfare aziendale dell’impresa. Le risorse stanziate per il 2018 saranno 76.000 euro e saranno destinate a sviluppare una serie di progetti aziendali:
- Interventi per il sostegno alla genitorialità, cioè iniziative finalizzate a favorire la permanenza e il rientro al lavoro dei dipendenti dopo la nascita di un figlio. Il progetto prevede un contributo economico (dai 75 ai 150 euro) destinato al pagamento delle rette per la frequenza di asili nido, micronidi, nidi famiglia o sezioni primavera.
- Premi studio, cioè forme di sostegno economico (fino a 900 euro) destinate ai figli dei dipendenti che si sono distinti per meriti scolastici al conseguimento del diploma di scuola superiore, laurea triennale o magistrale.
- Contributi una tantum per servizi di pre e post scuola destinati ai figli dei dipendenti. In questo caso, il contributo economico può arrivare fino ad un massimo di 200 euro.
Per poter usufruire di queste prestazioni, i dipendenti dell’ASST di Lecco dovranno presentare una apposita domanda (presente nel contratto aziendale qui allegato) che consentirà poi l’accesso ad una graduatoria. Questa forma di interventi aziendali è quindi in parte vincolata ad una serie di requisiti come la composizione familiare, gli impegni lavorativi dei genitori, il numero di domande presentate, ecc. Questa scelta è stata fatta con lo scopo di sfruttare al meglio le risorse a disposizione dell’azienda e per favorire i nuclei familiari più bisognosi.
Il welfare aziendale e la conciliazione vita-lavoro nel settore pubblico
Il welfare aziendale sembra essere un fenomeno ancora non molto diffuso all’interno del settore pubblico. Negli ultimi anni, però, sono emerse alcune esperienze che hanno dimostrato come i margini di sviluppo siano notevoli. Già da qualche tempo, ad esempio, sono stati istituiti dei fondi per la previdenza complementare rivolti ai lavoratori del settore pubblico (come il fondo Espero, destinato ai dipendenti scolastici, e il fondo Perseo Sirio). Vi sono poi alcune esperienze – come quella di AUSL Romagna (di cui vi abbiamo parlato qui) – di realtà pubbliche che, grazie alla loro lungimiranza, hanno dato vita ad un’offerta di servizi per i propri collaboratori.
Un altro esempio è proprio quello offerto dall’ASST di Lecco. L’iniziativa dell’azienda sanitaria lombarda presenta caratteristiche interessanti sotto due punti di vista: in primo luogo, rappresenta una best practice non solo sul piano dell’offerta di welfare, ma anche in merito a quello delle relazioni industriali e tra le parti sociali; in seconda battuta, è una dimostrazione di come le Reti territoriali per la conciliazione realizzate dalla Regione Lombardia stiano divenendo uno strumento sempre più integrato nel sistema locale, capace di sensibilizzare e coinvolgere anche le realtà dell’ambito pubblico.
Riferimenti
Contratto aziendale dell’ASST di Lecco