Secondo una recente indagine dell’Osservatorio Sanità di UniSalute (compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria) – che ha cercato di comprendere quali sono i servizi e i benefit di welfare aziendale più desiderati dai lavoratori italiani – la maggior parte dei lavoratori vorrebbe vedere garantiti dal proprio contratto le prestazioni sanitarie, declinate sia nella forma classica dei rimborsi spese (69%), sia in formule più innovative, come l’assistenza domiciliare o i check-up gratuiti di prevenzione dopo il pensionamento (entrambi 38%).
Al secondo posto si trovano i buoni spesa per carburante, alimentari ed elettronica: li gradirebbe in media il 41% dei lavoratori. Subito dopo viene il pensiero della pensione: il 39% degli intervistati, infatti, sarebbe interessato a versamenti aggiuntivi in fondi previdenziali aziendali. Il 32% gradirebbe, invece, prestazioni legate all’educazione dei figli, come agevolazioni per le tasse scolastiche, i libri, la mensa o i servizi di baby sitting.
Per quanto riguarda invece la conciliazione tra lavoro e vita privata, al primo posto delle soluzioni più ambite dai lavoratori c’è l’orario flessibile (54%), seguito a distanza dalla possibilità di telelavoro (24%) e dal part time (16% in media, ma più popolare tra le donne rispetto agli uomini, con il 23% contro il 9%). Non attraggono gli italiani, invece, servizi come la scuola materna aziendale (4%), l’area relax (2%) e quella ricreativa (1%).
Flexible benefit: 7 italiani su 10 vogliono servizi sanitari aggiuntivi
Veronica Ulivieri, La Repubblica, 25 luglio 2017