Il 1 febbraio scorso è stato sottoscritto in Intesa Sanpaolo un accordo, del tutto innovativo, che offre risposte a nuove esigenze. L’azienda e il sindacato operano da molto tempo, nell’ambito di un Comitato Welfare paritetico, per affrontare nuovi bisogni nell’ottica del benessere lavorativo. Nel Gruppo, grazie ad accordi sottoscritti, 5.700 lavoratori beneficiano del lavoro flessibile, possono conseguentemente lavorare a casa o in hub aziendale scelto, 8 giorni al mese, c’è una “banca del tempo” per affrontare le emergenze familiari e normative di favore sono state condivise per la maternità e per la disabilità.
Tutte le misure individuate nel recente integrativo sono sperimentali e l’accesso è del tutto volontario. L’accordo prevede:
- flessibilità ed elasticità di orario, nonché ampliamento della pausa pranzo;
- priorità nell’accoglimento di richieste di part time;
- riconoscimento di permessi per attività di volontariato a favore di colleghi disabili o affetti da gravi patologie, nonché per attività di formazione/sostegno a favore dei figli dei colleghi nell’ottica di invecchiamento attivo;
- iniziative di counseling (ascolto strutturato) da parte di colleghi con le specifiche competenze di councelor, a favore di “over 60” o di colleghi con gravi patologie, utilizzando la Banca del Tempo;
- lavoro flessibile, in particolare per le gravi patologie, anche se non è previsto nella propria unità produttiva;
- incentivazioni al pensionamento per chi matura il requisito pensionistico entro il 31.12.2018 (75% della Retribuzione Annua Lorda);
Contrattare l’innovazione e le nuove esigenze: il welfare di Intesa Sanpaolo
Caterina Dotto, Bollettino Adapt, 9 maggio 2017