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Dopo alcuni mesi di progettazione Bomi Group, gruppo internazionale che opera nel settore logistico e dei trasporti, ha avviato un complesso piano di welfare aziendale che comprende una vasta gamma di misure, dall’asilo nido all’assistenza agli anziani, fino allo smart working e alla flessibilità oraria.

Per la strutturazione del progetto, il Gruppo ha scelto di avvalersi delle opportunità promosse dal bando "Governare gli equilibri: una rete territoriale per promuovere la conciliazione" (che vi abbiamo segnalato qui e qui) promosso dall’ASST di Melegnano e della Martesana con A.S.S.E.MI. capofila. Si tratta di un’iniziativa finanziata da Regione Lombardia nel corso della quale è stato avviato un percorso formativo per dotare specialisti e consulenti del mondo delle Risorse Umane di tutte le competenze utili alla realizzazione di politiche di welfare aziendali e di conciliazione vita-lavoro.

Bomi ha inoltre previsto una serie di survey e interviste rivolte ai lavoratori allo scopo di sondare e analizzare i loro reali bisogni sociali. Anche nella scelta dei servizi e dei fornitori, il management aziendale ha scelto di condurre un’indagine approfondita per valorizzare l’offerta del territorio. In questa direzione, sono state stipulate delle convenzioni con imprese sociali, realtà del Terzo Settore ed enti pubblici: l’obiettivo di fondo è stato quello di coinvolgere il più possibile il contesto locale e la comunità.

Il piano di welfare di Bomi Group

Questi approfondimenti hanno permesso all’impresa di realizzare vari servizi per tutti i collaboratori. Tra le prestazioni più interessanti vi è un complesso sistema di convenzioni che ha interessato alcune strutture mediche e odontoiatriche – allo scopo di consentire l’accesso ad una serie di prestazioni a prezzi ridotti, anche destinate ai componenti della famiglia – ma anche l’asilo nido e il sistema dei servizi sociali del Comune di Spino d’Adda (Cremona), dove è presente l’Headquarters dell’azienda. In questo caso, i dipendenti della società potranno avere delle agevolazioni nell’accesso ai servizi locali, i quali saranno disponibili anche a coloro che non hanno la residenza in quell’area specifica.

È stato poi previsto un piano per facilitare il rientro al lavoro delle neo-mamme e dei neo-papà: in particolare sono stati predisposti dei periodi di affiancamento all’attività lavorativa per rendere meno duro il reinserimento in azienda. Molto interessante è anche l’introduzione del Family Day e del meccanismo di solidarietà tra colleghi, il quale permette di cedere delle ore o dei giorni di permesso o di ferie a coloro che hanno bisogno di assistere un loro familiare non autosufficiente. In ottica di work-life balance, Bomi ha deciso poi di introdurre la flessibilità oraria e lo smart working (per un massimo di 2 giorni alla settimana).

Per continuare a sostenere il progetto di "logistica sostenibile" che Bomi Group sta portando avanti con perseveranza già da un anno, il quale si propone di ridurre al minimo l’impatto ecologico e ambientale dell’azienda, è stato avviato anche un servizio di carpooling aziendale: un modo comodo, economico e sostenibile per percorrere il tragitto casa-lavoro condividendo un’auto privata e i relativi costi di viaggio.

Infine, grazie alla partnership con il provider Edenred, è stata realizzata una piattaforma welfare. Il portale contiene tutte le possibilità previste dalla normativa: la previdenza complementare, la possibilità di accedere a visite specialistiche e esami diagnostici, il rimborso delle spese per l’istruzione dei figli e per l’assistenza dei familiari anziani, gli abbonamenti per il trasporto pubblico, le spese per il tempo libero e i Ticket Compliments, cioè buoni acquisto – dal valore massimo di 258,23 euro – utilizzabili per la spesa, lo shopping o il carburante.


Integrare welfare aziendale e welfare pubblico

Oltre all’articolato sistema di prestazioni messo in piedi, in cui sono presenti azioni che ben si integrano con il sistema dei servizi pubblici locale, ciò che più spicca del progetto di welfare di Bomi è l’attenzione posta nella scelta dei fornitori. Come spesso abbiamo cercato di evidenziare, ad esempio qui, saper valorizzare il sistema locale può rappresentare un punto di forza per tali progetti.

Come ci ha spiegato Giovanni Crocco, responsabile Risorse Umane di Bomi Group nonché Welfare Manager, “le motivazioni che hanno portato alla creazione del progetto di welfare sono molteplici. In primo luogo, il bando ‘Governare gli equilibri’ ci ha sicuramente permesso di rafforzare le nostre competenze e di dar vita ad un piano complesso, innovativo ed attento ai particolari. Ovviamente vi sono state poi altre ragioni legate al contesto organizzativo e di attenzione per il lavoratore”.

“Attraverso il welfare”, ha continuato Crocco, “abbiamo voluto mettere al centro della nostra organizzazione il lavoratore e, di conseguenza, consolidare il senso di appartenenza all’azienda. Ultimo, ma non per importanza, vi è il fatto che l’insieme delle prestazioni consentirà a tutti di articolare in una maniera più efficace i tempi di vita e di lavoro e, quindi, fornirà nuove risposte per i bisogni sociali di tutti”. Crocco è infatti fermamente convinto che “il welfare è in grado di generare felicità”.