È stata recentemente presentata e messa a disposizione sui principali store digitali una App realizzata dall’Osservatorio sulla vulnerabilità economica delle famiglie italiane, promosso dal Forum ANIA-Consumatori in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, che persegue l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica verso la necessità di monitorare le proprie aree di esposizione ai rischi e pianificare strategie di tutela.
Tramite questa iniziativa le imprese e le associazioni di consumatori che fanno parte del Forum vogliono informare i cittadini e renderli maggiormente consapevoli riguardo gli shock esterni che possono rendere vulnerabile il nucleo familiare dal punto di vista finanziario, anche a causa della contrazione del welfare pubblico che non garantisce più le stesse tutele del passato.
Il nuovo strumento digitale è stato sviluppato grazie al contributo scientifico di un’équipe di ricerca dell’Università degli Studi di Milano. La App è costituita da una sezione informativa – in cui si possono avere notizie riguardo gli studi e le attività dell’Osservatorio – e da un’altra attraverso la quale è possibile verificare il proprio livello di conoscenze in ambito finanziario e, allo stesso tempo, monitorare il grado di vulnerabilità della propria famiglia.
Chi scarica l’applicazione sul proprio smartphone o tablet è infatti chiamato a rispondere a un blocco di domande che testa il suo livello di educazione finanziaria e a un questionario più corposo che, date le risposte, fornisce al consumatore un feedback qualitativo. Una sorta di “check-up” digitale, che segnala all’utente se esistono dei fattori di rischio che possono mettere a repentaglio la sua sicurezza economica, proponendo anche eventuali strategie di protezione a riguardo.
La App "Osservatorio Vulnerabilità" è disponibile sui principali store online ed è scaricabile sul sito del Forum ANIA-Consumatori.
Questo articolo, riprodotto previo consenso dell’autore, ripropone i contenuti della newsletter del programma di educazione assicurativa "Io & i rischi" N. 11/2018.