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WeWorld Index Italia 2025: l’Italia non è ancora a misura di donne e minori

Il rapporto che analizza il rispetto dei diritti di donne, bambine, bambini e giovani nel nostro Paese riporta una situazione appena sufficiente, determinata anche dalle forti disparità territoriali

Il WeWorld Index Italia 2025  analizza la qualità della vita di donne e minori nel nostro Paese, indicandola come “appena sufficiente“. Una situazione determinata anche dalle forti disuguaglianze territoriali: oltre 1 donna (28,3%) e 1 minore (29,9%) su 4 vivono in regioni con uno scarso accesso ai diritti fondamentali. Il divario tra Nord e Sud resta marcato, con Sicilia, Campania e Calabria in fondo alla classifica, mentre Trento si conferma l’area più virtuosa.

Secondo i dati di WeWorld, le madri del Sud sono le più penalizzate, con tassi di occupazione bassi (69,5%) e servizi socio-educativi insufficienti. Il report denuncia anche la carenza di politiche efficaci per la conciliazione vita-lavoro e una distribuzione del lavoro di cura ancora squilibrata.

All’interno del report è presente anche un sondaggio WeWorld-Ipsos che evidenzia discriminazioni nel mercato del lavoro: il 61% delle donne intervistate ha ricevuto domande su figli o gravidanze nei colloqui per l’assunzione. WeWorld fa alcune proposte per affrontare la situazione, tra cui: investire in servizi per l’infanzia, potenziare il welfare e ridisegnare il congedo parentale per favorire la parità.

 

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Foto di copertina: www.weworld.it