«Ha ancora senso opporre il pubblico e il privato nel welfare?». No, «non ha più senso», alla luce soprattutto dell’analisi "micro" dei costi di produzione e delle performance: la prospettiva migliore, tenendo conto di efficacia, efficienza e qualità dei servizi, è quella di «una loro complementarietà», perché la sussidiariartà «è un reale e potente alleato dello Stato». Anzi, nel delicato campo dei servizi alla persona, in tempi di ineludibile spending review, confermando come valore imprescindibile un welfare di qualità per tutti, «è fondamentale togliere terreno a eventuali inefficienze e a posizioni di rendita che queste alimentano».
A sgombrare il campo da qualsiasi alibi alle facili, ma solo ideologiche e controproducenti, contrapposizioni tra pubblico e privato sociale è l’interessante – e ricco di numeri e confronti – Rapporto annuale proposto dalla Fondazione per la sussidiarietà sul tema "Sussidiarietà e… qualità nei servizi sociali", che sarà presentato giovedì 13 marzo a Roma.
Servizi sociali: l’Abc sussidiario dell’efficienza
Marco Biscella, Il Sole 24 Ore, 10 marzo 2014