"I dipendenti pubblici potranno avere uno sconto sull’abbonamento ai mezzi pubblici, oppure una riduzione del contributo da pagare per la mensa scolastica, o ancora una tariffa più bassa per la piscina comunale dei figli". È il sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti, a spiegare al Corriere della Sera cosa potrebbe cambiare per i 3 milioni di dipendenti pubblici italiani con il nuovo contratto in arrivo.
In pratica un pezzo dello stipendio potrà essere dato al di fuori della busta paga, similmente a quanto accade in diverse imprese che hanno avviato misure di welfare aziendale.
Perché una scelta del genere? Rughetti spiega che questo tipo di scelta "rafforzerebbe quel senso di appartenenza alla Pubblica amministrazione, alla maglietta, che aiuta il lavoro di squadra e migliora la qualità del servizio. Entriamo nella Pubblica amministrazione 4.0, lavoriamo tutti per i nostri azionisti, i cittadini".
Ma c’è anche un altro motivo dietro questa scelta: "rendere la Pubblica amministrazione più competitiva sul mercato del lavoro. Negli ultimi anni il pubblico non è riuscito ad attirare le risorse migliori del Paese proprio perché offriva condizioni meno vantaggiose del settore privato. Anzi, molti hanno lasciato lo Stato per l’azienda, perché paga meglio e offre queste forme di retribuzione alternativa".
Una strada, in realtà, che alcune realtà pubbliche lungimiranti hanno già iniziato a battere, come vi avevamo raccontato qui.
Sconti per bus e mense scolastiche, «Il welfare del pubblico impiego»
Corriere della Sera, 26 febbraio 2017