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Le fondazioni sono attori fondamentali per il secondo welfare italiano. Anche per tutelare la salute mentale dei più giovani. Di seguito ne raccontiamo l’impegno a sostegno del benessere psicologico di bambini e ragazzi guardando alle principali iniziative sostenute in questo campo, in particolare, dalle Fondazioni di origine bancaria

La salute mentale dei più giovani 

Negli ultimi anni, in particolare di fronte alle drammatiche conseguenze della pandemia di Covid-19, il tema della salute mentale ha trovato crescente spazio nel dibattito pubblico italiano. I cittadini hanno infatti iniziato a porre maggiore attenzione al proprio benessere psicologico, cercando soluzioni per tutelarlo dentro e oltre l’emergenza pandemica. Una tendenza che riguarda soprattutto i più giovani.

Questo perché l’impatto più consistente della pandemia secondo Istat (come spiegavamo anche in una recente inchiesta pubblicata sul Corriere della Sera, ndr) è stato riscontrato proprio tra ragazzi e ragazze (fascia 14-19 anni). Lindice di salute mentale con cui si misura, all’interno del Rapporto BES, il disagio psicologico della popolazione ha infatti mostrato il peggioramento più sostenuto rispetto alle altre fasce d’età, passando da 73,9 a 70,3 tra 2020 e 2021. Dopo un lieve miglioramento nei dati 2022 (in cui si era registrata una media del 72,6), il 2023 registra nuovamente un calo (71,0).

Salute mentale dei giovani tra il 2016 e il 2022 in italia
Fonte: Corriere della Sera, 21 aprile 2024

In questo quadro, come il nostro gruppo di ricerca ha argomentato anche nel recente volume “Welfare per le nuove generazioni“, le istituzioni pubbliche – a livello europeo, nazionale e locale –  hanno cominciato a sperimentare strade più o meno innovative per rispondere a questi bisogni crescenti. Come rileva il rapporto ANCI IFEL sul disagio psicologico degli adolescenti, tra le risorse attivate dai Comuni su questo fronte – in aggiunta ai fondi ordinari nazionali e regionali – vi sono poi numerosi finanziamenti provenienti da attori del privato sociale tra cui, appunto, le fondazioni. E in particolare le Fondazioni di origine bancaria, le cosiddette FOB. 

Intervento precoce, prevenzione e comunità educanti: l’impegno delle FOB

Le FOB sono state capaci di rispondere ai crescenti bisogni nel campo della salute mentale dei giovani promuovendo iniziative sul tema della salute mentale e soprattutto sulle sue implicazioni per i più giovani. 

Fondazione Cariplo, la prima FOB per dimensione patrimoniale secondo il Rapporto ACRI 2023 con un patrimonio di quasi 8 miliardi di euro, ha lanciato ad aprile 2024 la terza edizione del bando “Attenta-mente”, che ha il suo focus nel benessere emotivo, psicologico, relazionale di bambini e ragazzi. Il bando (ne abbiamo parlato qui) stanzia 2 milioni di euro (arrivando ad oltre 11 milioni totali considerando le tre edizioni) con l’obiettivo di sostenere l’intervento precoce, il supporto e la cura tempestivi, oltre al coordinamento dei servizi sul piano educativo, sociale e sanitario. Ai 34 progetti finanziati con il bando 2022 e ai 23 relativi al bando 2023, se ne aggiungeranno dunque altri, che porteranno nelle province lombarde e in quelle di Novara e del Verbano Cusio Ossola spazi di ascolto, percorsi psicologici, orientamento al lavoro, formazione e laboratori creativi. 

Il disagio psicologico nell’infanzia e nell’adolescenza: evidenze e opportunità dalla Lombardia

Un’niziativa esemplificativa avviata nella cornice del bando “Attenta-mente” è Funamboli in Equilibrio, con cui, attraverso un partenariato tra associazioni e cooperative, si interviene su ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 21 anni della zona di Sondrio e dell’Alto Lario attraverso equipe multidisciplinari, percorsi psicoeducativi personalizzati, laboratori creativi e di narrazione autobiografica.  

Fondazione Compagnia di San Paolo, che con i suoi 6 miliardi di patrimonio è la seconda FOB per dimensione, è invece alla seconda edizione del bando “Salute, effetto comune”, pubblicato a luglio 2020 per il triennio 2021-2023 con un budget di 1 milione di euro e presentato nuovamente a febbraio 2023 con un ulteriore stanziamento di oltre 2 milioni di euro. Il bando 2023 ha finanziato 14 interventi, che comprendono percorsi personalizzati per adolescenti con esperienza di sofferenza mentale seguiti dai servizi e iniziative di promozione e prevenzione, in collaborazione con i diversi attori del territorio (servizi di salute mentale, servizi sociali, scuole, ETS, etc.). 

Un esempio per tutti è il progetto Ali2, avviato ad Alessandria e già alla seconda edizione, che prevede la costruzione di una rete territoriale per il supporto di giovani alle prese con il disagio mentale, o a rischio di svilupparlo. Comune, ASL, cooperative, associazioni, istituti scolastici e centri sportivi collaborano nella costruzione di attività di formazione della comunità educante – come il progetto “Genitori e Teachers’ Club” – o di  attività laboratoriali e di educazione tra pari – come il laboratorio cinematografico “Il cinema come cura”. 

Giovani e tecnologia: abbiamo perso una generazione a causa degli smartphone?

Fondazione CRT, con base a Torino e terza FOB per patrimonio in Italia (oltre 2,5 miliardi di euro), ha supportato, tra le sue molteplici attività, il progetto Nuove F-orme – Relazioni che curano, coordinato da Eclectica+ e rivolto a 20 adolescenti con diagnosi psichiatriche, in carico presso l’ospedale Regina Margherita di Torino. L’iniziativa vuole favorire il reinserimento scolastico e prevenire fenomeni di dispersione, avviando – da un lato – percorsi di formazione per educatori specializzati ed insegnanti delle scuole di riferimento degli adolescenti inclusi nel percorso, promuovendo – dall’altro – percorsi di supporto alla pari e incontri per i familiari. Il progetto si propone, infine, di costruire un gioco-kit per affrontare i disagi mentali da promuovere nelle istituzioni scolastiche.

Azioni trasversali promosse dalle Fondazioni di origine bancaria

Nel tentativo di compensare l’esiguo numero di fondazioni e finanziamenti rivolti alle regioni meridionali, a partire dal 2007 è attiva la Fondazione CON IL SUD. Costituita da diverse FOB in accordo con il mondo del volontariato, grazie a patrimonio iniziale di oltre 300 milioni, cui ne sono progressivamente stati aggiunti altri da parte delle fondazioni partecipanti in un impegno già rinnovato fino al 2025, questa realtà opera anche a sostegno del benessere mentale. 

Per esempio a Palermo ha finanziato il progetto “In-Dipendenze”, che si concentra su contatto precoce, pronta accoglienza, diagnosi, terapie appropriate e prevenzione delle patologie correlate alla dipendenza da smartphone. Nel capoluogo siciliano si porteranno avanti attività di sensibilizzazione nelle scuole per alunni, alunne e genitori con lo scopo di acquisire competenze e consapevolezza sull’uso responsabile dei dispositivi informatici e della rete. Si avvieranno, inoltre, servizi ambulatoriali aperti tre volte a settimana e ad accesso gratuito, che garantiranno percorsi di psicoterapia, laboratori di rieducazione all’utilizzo della rete e attività di sostegno rivolte ai genitori. 

Salute mentale dei giovani: un nuovo ruolo per la scuola

Rilevante nel panorama delle FOB è anche il Fondo per il contrasto della Povertà educativa minorile, che nasce nel 2016 da un’intesa tra ACRI – in rappresentanza delle Fondazioni -, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Gestito dall’impresa sociale Con i Bambini, il Fondo ha recentemente promosso un bando per il benessere psicologico e sociale degli adolescenti dall’ammontare complessivo di 30 milioni di euro. Quest’iniziativa, che è stata sviluppata anche attraverso un’audizione con un gruppo di adolescenti nella fascia 14-18 anni realizzata  nell’estate 2022, ha l’obiettivo di promuovere salute e benessere sperimentando modelli di intervento comunitari.

Questi interventi dovranno avviare spazi di presidio flessibili e non medicalizzati, centrati sul riconoscimento e la valorizzazione dei bisogni emotivi e sociali di ragazzi e ragazze più che su terapie farmacologiche e/o forme di ricovero. Tali spazi dovranno essere organizzati grazie a equipe multiprofessionali, che saranno formate da psicologi, neuropsichiatri infantili, medici, educatori, operatori sociali e che collaboreranno a stretto contatto con i servizi di salute mentale del territorio. 

Ricerca e sensibilizzazione

In aggiunta all’importantissimo lavoro di finanziamento di interventi e iniziative concrete sul territorio, alcune fondazioni si occupano, invece, della salute mentale in termini di ricerca e sensibilizzazione, mantenendo viva e accrescendo l’attenzione verso questa tematica e verso il disagio psicologico giovanile. 

Lo scorso marzo, ad esempio, Fondazione Child ha organizzato, in collaborazione con Telefono Azzurro, il diciassettesimo congresso internazionale dedicato alla salute mentale di bambini e adolescenti. Sempre con Telefono Azzurro, Fondazione Magna Grecia, che si occupa da quarant’anni dello sviluppo del Mezzogiorno attraverso ricerca e advocacy, ha stilato un importante protocollo d’intesa triennale. Si organizzeranno, così, convegni, seminari e dibattiti sul tema della salute mentale e del benessere psico-fisico dei minori. 

Salute mentale e giovani: l’indagine di Telefono Azzurro

Fondazione Patrizio Paoletti ha lanciato, invece, la campagna Mai più soli che, attraverso spot, approfondimenti e un podcast, vuole sensibilizzare il pubblico sul disagio psicologico dei più giovani. Inoltre, l’iniziativa avrà come importante risultato anche una ricerca su adolescenza e benessere, condotta in collaborazione con l’Università di Padova all’interno delle scuole italiane tra 2022 e 2023. 

Fondazione Progetto Itaca, una delle principali organizzazioni italiane impegnate a favore della Salute Mentale, con 17 sedi sul territorio nazionale, porta avanti il Progetto Prevenzione nelle scuole, attraverso il quale nell’anno scolastico 2022/2023 ha condotto 183 presentazioni e raggiunto, così, oltre 9000 studenti e 90 istituti. A questo progetto di informazione e prevenzione dedicato agli adolescenti se ne è affiancato uno analogo, rivolto però a genitori e insegnanti, denominato Ending the Silence, che ha raggiunto – nel suo primo anno di attività – tre città e oltre 160 tra genitori e personale scolastico. Infine, Progetto Itaca sta avviando un corso di formazione per genitori, educatori e familiari di giovani nella fascia 12-22 con disturbi psichici e psicologici. 

L’impegno delle fondazioni e il ruolo del Pubblico 

Da questa mappatura emerge in primis la rilevanza delle iniziative provenienti dalle fondazioni nel costruire progettualità locali relative alla salute mentale di bambini e adolescenti, come emerge anche dal più volte citato rapporto ANCI IFEL. 

Appare evidente, inoltre, il ruolo fondamentale nelle attività di ricerca e advocacy dell’esperienza di fondazioni come Child o Progetto Itaca, impegnate da decenni in attività di promozione della salute mentale. 

Soprattutto, però, attraverso la centralità dei servizi del Sistema Sanitario Neazionali e degli enti locali nella costruzione delle iniziative promosse dalle fondazioni si comprende la complementarietà del ruolo di quest’ultime rispetto al settore pubblico. Questi enti, infatti, si pongono a supporto dei servizi sanitari e di prevenzione, promuovendo lo sviluppo di una sinergia fra primo e secondo welfare. 

Importante è, dunque, monitorare l’impegno delle fondazioni in un ambito oggi prioritario come la salute mentale di bambini e adolescenti: l’integrazione fra pubblico e privato e uno sforzo comune verso obiettivi condivisi sono elementi chiave della costruzione di percorsi di cura e prevenzione integrati ed efficaci. 

 

 

Foto di copertina: Marcus Wallis, Unsplash.com