C’è una nuova missione per il non profit: educare gli assessori. Aiutare i pubblici amministratori a comprendere che il modello dirigista nella gestione dei servizi sociali e del welfare non è più adeguato, non regge.
Oggi se si vuole continuare a mantenere in vita un sistema di Stato sociale che arrivi a tutti, un welfare universale, è necessario rivoluzionare l’approccio nella produzione dei servizi: da un sistema nel quale il pubblico produce in proprio, e al limite ‘delega’ al Terzo settore e ai soggetti del privato sociale, a un modello di co-produzione. Dove la Pubblica amministrazione controlla, regola, accompagna, ma soprattuto co-produce, co-costruisce, cogestisce insieme ai protagonisti, sempre più in rapporto tra loro, dell’economia sociale e del mercato ‘for profit’.
È, come si dice, un cambio di paradigma, di cultura. Ed è per questo che l’economista bolognese Stefano Zamagni lancia una sfida a chi opera nel Terzo settore: andate ed educate alla sussidiarietà gli amministratori, non limitatevi a fare bene il vostro lavoro, ma cercate di avere una funzione ‘civilizzante’ nel pubblico come nel privato for profit
Profit e non profit uniti per il welfare (con gli assessori)
Massimo Calvi, Avvenire, 11 ottobre 2014