In Italia per l’assistenza a chi è in difficoltà, perché non autosufficiente o semplicemente per colpa della povertà, si spendono Sessantasette miliardi l’anno. Ma, paradossalmente, il 37% dei fondi va ai cinque decili della popolazione che può vantare i redditi più alti.
E’ il dato che emerge dall’indagine condotta dall’Irs, istituto per la ricerca sociale di Milano, insieme con il Capp, centro di analisi delle politiche pubbliche, con il patrocinio della fondazione Cariplo. Lo studio raccoglie l’eredità del lavoro condotto a metà degli anni ’90 dalla Commissione guidata dal docente dell’Università di Bologna Paolo Onofri, e ha il pregio di monitorare contemporaneamente vari tipi di spesa: le erogazioni dell’Inps, quello che arriva alle famiglie con le detrazioni fiscali, la spesa degli enti locali e quella delle regioni a cavallo tra sanità e assistenza.
Il paradosso dell’assistenza che va alle famiglie più ricche
Rita Querzè, Corriere della Sera, 27 settembre 2013