L’iniziativa UE su “Benessere Sostenibile ed Inclusivo” ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e l’uso di indicatori che vanno oltre il PIL – Prodotto Interno Lordo (in inglese GDP – Gross Domestic Product) quale misura di benessere di un Paese. Infatti, seppur storicamente usato come proxy della performance economica, il PIL non coglie “dimensioni” di benessere connesse ad aspetti quali la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale, la qualità della vita e l’equità intergenerazionale.
Per questo la Commissione Europea sta quindi lavorando allo sviluppo di dashboard più articolate a supporto del processo decisionale e di policy e del monitoraggio dei progressi nella transizione sostenibile dell’UE in un contesto di urgenti sfide globali e di una cittadinanza maggiormente consapevole e partecipativa.
Il progetto CITYBLE (di cui vi abbiamo parlato qui, qui e qui, NdR) appare è perfettamente in linea con gli indirizzi e la visione dell’UE sopra esposti e in questa sede appare utile proporre alcune riflessioni sul ruolo che può svolgere per contribuire alla valutazione del benessere.
Il nuovo approccio di CITYBLE
Il progetto PRIN-MUR CITYBLE “Developing Two-Sided Citizen Analytics for the Sustainable Digital Society”, svolto in collaborazione tra team interdisciplinari dell’Università di Ferrara, l’Università di Milano e l’Università del Salento, mira a sviluppare un nuovo approccio all’intelligenza sociale e alla sostenibilità.
Tale approccio è basato su:
- nuove definizioni e nuove metriche di well-being e sostenibilità;
- nuovi modelli di partecipazione dei cittadini alla definizione di obiettivi, strategie ed azioni per la sostenibilità ed il benessere sociale;
- nuovi strumenti digitali in grado di supportare la capacità dei cittadini di generare, raccogliere ed analizzare dati di rilievo per il miglioramento delle condizioni di benessere sociale.
L’esecuzione delle attività di CITYBLE si basa su diverse metodologie di ricerca qualitativa e quantitativa, tra cui Design Science, osservazione partecipativa, feedback di esperti e applicazioni pilota in diversi contesti urbani (es. Milano, Ferrara e Lecce). Il progetto intende anche estendere la cooperazione e l’impatto attraverso il dialogo con rilevanti attori istituzionali nazionali ed internazionali quali ISTAT e Nazioni Unite.
Intelligenza collettiva e prospettive “Citizen”
Le condizioni di sostenibilità e benessere di società e territori sono oggi minate da un numero senza precedenti di grandi sfide, quali il cambiamento climatico, l’inquinamento, la povertà crescente, il terrorismo e le tensioni geopolitiche, le emergenze sanitarie e la grande crisi etica nel mondo del business. Tali sfide sono caratterizzate da una complessità interna che può essere ridotta solo facendo leva su nuove forme di intelligenza collettiva ed il coinvolgimento più esteso ed organico dei cittadini e delle comunità nella progettazione di azioni finalizzate al bene pubblico. In tale prospettiva, la raccolta di dati guidata dai cittadini (citizen-sourcing) o l’analisi degli stessi dati a fini di ricerca, ovvero la citizen science, sta diventando sempre più diffusa per analizzare fenomeni complessi e migliorare il processo decisionale.
I sistemi collaborativi basati su piattaforme consentono oggi opportunità senza precedenti per facilitare la conversazione multi-stakeholder e la cooperazione tra decisori politici, accademici, scienziati e cittadini. All’interno di CITYBLE, abbiamo intrapreso un’ampia analisi di progetti europei sul tema Citizen Science, raccogliendo dati dal Community Research and Development Information Service (CORDIS) su 3.223 progetti svolti dal 1991 al 2024. La maggior parte dei progetti è concentrata su Clima, Città e Sostenibilità (38,8%), Disuguaglianze (di genere, razziali ed etniche, culturali – 15,7%), Energia, Cyber Security e IoT (15,4%), Analisi dei dati e Digitalizzazione (9,1%).
Abbiamo utilizzato questa grande popolazione di progetti per estrarre elementi utili ad elaborare due prospettive nella partecipazione dei cittadini al processo di analisi, indagine e supporto alle policy istituzionali:
- Prospettiva “relativa” ai cittadini (citizen-related), in cui la partecipazione è necessaria per identificare la domanda emergente di sostenibilità e benessere, con nuovi approcci alla definizione e misurazione;
- Prospettiva “prodotta” dai cittadini (citizen-produced), in cui la partecipazione è cruciale per tracciare input, comportamenti e azioni e generare nuovi dati e informazioni utili attraverso un processo di crowd-sourcing.
Verso una piattaforma di Citizen Analytics
Sulla base di questa doppia prospettiva, ed al fine di dare corpo agli obiettivi del progetto CITYBLE, stiamo lavorando allo sviluppo di nuove tassonomie, nuove metriche e nuovi approcci alla generazione e analisi dei dati per la Sustainable Digital Society.
Dal punto di vista del design della piattaforma, occorre lavorare su nuovi modelli e nuovi strumenti relativi a fonti di dati connesse o generate dai cittadini (sources), tipologie di dati (types), acquisizione dei dati (acquisition methods and tools), analisi (processing) e visualizzazione (visualization). La Figura 2 mostra la logica di design della piattaforma di citizen analytics ed alcuni esempi relativi alle varie categorie di componenti.
In questo modo risulterebbe possibile concettualizzare una piattaforma di citizen analytics in grado di combinare le due forme di analytics (“citizen-related” e “citizen-produced”) per creare una più articolata “intelligenza” sul benessere delle persone e sulla sostenibilità degli ecosistemi urbani, supportando la generazione di report e linee guida per leader pubblici, istituzioni e cittadini stessi.