L’effetto della pandemia sul mercato del lavoro ha gravato pesantemente sull’occupazione femminile. Da un lato, le donne sono state le prime a perdere il posto di lavoro durante l’emergenza Covid e, dall’altro, non c’è stato alcun rientro nei mesi seguenti.
Secondo i dati Eige – Gender Equality Index– l’Italia si posiziona ultima in Unione Europea in materia di parità sul lavoro. Sebbene il PNRR faccia ben sperare in un ampliamento dei posti di lavoro per le donne, servirà ben di più per poter stabilizzare la situazione. Inoltre, gli stanziamenti per la creazione di nuovi nidi difficilmente produrrà l’effetto sperato: secondo alcune stime l’investimento permetterà a malapena di garantire il posto a un bambino su tre, target che – secondo l’agenda di Lisbona – l’Italia avrebbe dovuto raggiungere nel 2010.
Malgrado gli sforzi, il mercato del lavoro femminile necessiterà di misure tempestive ed efficienti, con investimenti sull’occupazione, specialmente quella nei servizi.