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Il governo gialloverde, insediatosi a giugno 2018, ha voluto rivolgere fin da subito un’attenzione simbolica al tema della disabilità, istituendo il Ministero per la famiglia e le disabilità. Dopo i significativi passi in avanti raggiunti nella precedente legislatura – in particolare la legge sul Dopo di noi e l’istituzione di un Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiarela Legge di Bilancio 2019 sembra rafforzare e confermare i provvedimenti già in essere, introduce anche alcune novità a sostegno delle persone con disabilità sensoriali e istituisce un Fondo volto a favorire l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità. Rimane per ora in sospeso la discussione sulla ridefinizione dell’importo delle pensioni di invalidità, argomento affrontato a più riprese negli scorsi mesi in relazione al disegno delle nuove misure di contrasto alla povertà (reddito e pensione di cittadinanza): diversi osservatori auspicavano un suo inserimento nella Legge di Bilancio ma questo non è avvenuto (come vi abbiamo spiegato in questo approfondimento).

Fondi per il Dopo di noi e per i caregiver familiari

Come sottolineato, la precedente legislatura ha segnato significativi avanzamenti dal punto di vista della tutela e della promozione dei diritti delle persone con disabilità. La Legge n. 112 del 2016 – cosiddetta “Legge sul dopo di noi” – ha stabilito strumenti economici e interventi volti a favorire la deistituzionalizzazione delle persone con disabilità e, più in generale, la creazione di percorsi personalizzati miranti a favorire la vita indipendente (anche in relazione all’assenza o al venir meno di un supporto da parte della famiglia). La Legge di Bilancio 2019 amplia le risorse destinate al Fondo per il Dopo di noi, riportando la quota per il 2019 ai 56,1 milioni di euro inizialmente stanziati ma poi ridotti dalla precedente Legge di Bilancio a 51,6 milioni.

Il Fondo a sostegno dei caregiver familiari è stato istituito dalla Legge di Bilancio 2018 al fine di riconoscere e sostenere il valore economico e sociale del lavoro svolto dai caregiver familiari a favore dei propri congiunti non autosufficienti. A questo importante riconoscimento – di cui avevamo parlato con l’on. Bignami, promotrice della misura – la precedente Legge di Bilancio aveva destinato 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019, 2020. La destinazione concreta di tali risorse avrebbe dovuto essere oggetto di specifici interventi legislativi; nel corso del 2018 l’attività legislativa non si è concentrata su questo tema, perciò le risorse stanziate sono rimaste inutilizzate. La recente Legge di Bilancio 2019 incrementa la dotazione del Fondo di 5 milioni per gli anni 2019, 2020, 2021 ma non contiene elementi concreti utili a chiarire l’organizzazione di interventi e servizi volti ad attuare il Fondo. Complessivamente il Fondo potrà contare su 55 milioni di euro per il prossimo triennio.

Anche il Fondo Non Autosufficienze (FNA) e il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, che si rivolgono al tema della disabilità (anche se non esclusivamente), potranno contare su un incremento di risorse per il prossimo triennio. Al FNA – con una attuale dotazione di 450 milioni di euro – sono stati destinati 100 milioni in più per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Il Fondo per le Politiche Sociali potrà invece contare su 400 milioni di euro annuali per il prossimo triennio.

Interventi a favore delle persone non vedenti, sorde e con ipoacusia

La Legge di Bilancio 2019 introduce la possibilità di detrarre la spesa per il mantenimento dei cani guida sostenuta dai non vedenti (ma non dai familiari che li abbiano in carico) con una detrazione forfetaria di 1.000 euro, con un un limite complessivo di 510.000 euro per l’anno 2020 e di 290.000 euro annui a decorrere dall’anno 2021.

Sempre nel campo delle disabilità sensoriali, la Legge di Bilancio 2019 ha istituito un Fondo per l’inclusione delle persone sorde e con ipoacusia che promuoverà la piena ed effettiva inclusione sociale delle persone sorde e con ipoacusia anche attraverso la realizzazione di progetti sperimentali per la diffusione di servizi di interpretariato in lingua dei segni italiana (LIS) e video-interpretariato a distanza nonché attraverso l’uso di tecnologie innovative finalizzate all’abbattimento delle barriere alla comunicazione.

Le modalità di attuazione del Fondo – che ha uno stanziamento pari a 3 milioni di euro per il 2019, 1 milione per il 2020 e 3 milioni per il 2021 – saranno definite tramite un decreto del Ministro per la famiglia e le disabilità, di concerto con i Ministri dell’economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali, sentite le altre amministrazioni interessate. Non è tuttavia previsto un coinvolgimento degli attori dell’associazionismo.

Accessibilità e mobilità delle persone con disabilità: una sfida europea e italiana

La Legge di Bilancio 2019 interviene anche nel campo dell’accessibilità e della mobilità. Il testo riafferma innanzitutto l’adesione dell’Italia al progetto sperimentale della “Carta Europea della Disabilità”, che coinvolge otto Stati membri e consiste nel rilascio di una Carta con validità in tutta l’Unione che garantisce l’accesso a prestazioni specifiche nel campo della cultura, del tempo libero, dello sport e dei trasporti. Il progetto è stato formalmente avviato nel 2016 ma il rilascio delle Carte non è ancora avvenuto in Italia. La Legge di Bilancio 2019 stabilisce che entro novanta giorni dal 1° gennaio 2019 saranno definiti i criteri e le modalità di rilascio e di distribuzione del documento (a cura dell’INPS). Questi elementi saranno stabiliti, conformemente alle indicazioni operative elaborate dalla Commissione europea, con un decreto del Ministro per la famiglia e le disabilità, di concerto con i Ministri del lavoro e delle politiche sociali, delle infrastrutture e dei trasporti e per i beni e le attività culturali. Alla realizzazione del progetto sono destinati 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.

La Legge di Bilancio 2019 contiene inoltre un impegno per la mobilità e l’accessibilità anche a livello nazionale, con l’istituzione del Fondo per l’accessibilità e la mobilità delle persone con disabilità presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Questo soggetto, con una dotazione finanziaria di 5 milioni di euro per il 2019, promuoverà l’accessibilità ai trasporti e la mobilità personale attraverso misure concrete. Il Fondo si occuperà, in particolare, di promuovere l’innovazione tecnologica delle strutture e delle procedure previste dal Codice della Strada per quanto riguarda il contrassegno e la segnaletica per la mobilità delle persone con disabilità. Le risorse saranno destinate anche a interventi finalizzati alla prevenzione dell’uso indebito dei permessi di circolazione e di sosta che il Codice della Strada riconosce alle persone con disabilità. L’attuazione di queste misure avverrà con un decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro per la famiglia e le disabilità, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro dell’interno. Nell’elaborazione del decreto saranno coinvolti l’Automobile Club d’Italia (ACI) e le associazioni delle persone con disabilità comparativamente più rappresentative a livello nazionale.


Riferimenti

Testo integrale della Legge di Bilancio 2019 pubblicatoin Gazzetta Ufficiale


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Il gruppo di ricerca di Percorsi di secondo welfare si è interrogato sulle possibili conseguenze che la Manovra genererà sul fronte delle politiche sociali. Per approfondire puoi leggere il nostro editoriale e le altre analisi tematiche su
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